Progetto SeCiF - LUCE E VISIONE - M. Gagliardi, E. Giordano Il progetto
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1.1 Contenuti
Luce
e visione propone un itinerario per affrontare lo studio di base dei
fenomeni luminosi dal punto di vista fisico, sottolineandone le connessioni con
altri punti di vista indispensabili per interpretare la vastissima esperienza
quotidiana legata alla vista che ognuno di noi possiede. Gli argomenti di fisica
affrontati si situano per la maggior parte nell’area tradizionalmente indicata
come ottica geometrica. Non mancano
tuttavia accenni ad argomenti di ottica
fisica che a nostro parere non possono essere evitati in un percorso di
apprendimento significativo. Il progetto non pretende infatti
di trattare in modo esaustivo tutti i temi affrontati, ma piuttosto di costruire
un quadro generale al cui interno i contenuti più usuali dell’insegnamento
relativi al rappresentare e interpretare “il vedere” acquistino significato
e pregnanza nel più vasto campo della cultura umana. 1.2 Motivazione ed
obiettivo
La ricerca didattica ha messo in
evidenza ed analizzato le difficoltà di ottenere un apprendimento significativo
in questo come in altri ambiti della fisica, ha esplicitato alcuni aspetti
critici della ricostruzione fisica dei fenomeni naturali a cui tali difficoltà
possono essere ascritte, ha infine individuato metodi didattici efficaci per
affrontarle. In particolare, si è constatato
che “Spiegare e Capire la Fisica” dei fenomeni luminosi richiede un percorso
lungo, complesso, interdisciplinare e che tale percorso può essere avviato fin
dalla scuola dell’infanzia e portato avanti lungo l’arco scolastico con modi
e tempi rispettosi dei modi di apprendere e delle esigenze cognitive, emotive ed
affettive che caratterizzano gli allievi delle diverse età. “Luce e Visione” affronta
contenuti selezionati e propone attività didattiche mirate con l’obiettivo di
permettere agli insegnanti di appropriarsi in modo professionalmente efficace
dei risultati della ricerca didattica in relazione agli aspetti dei fenomeni
luminosi che sono alla base di un apprendimento significativo dell’ottica
geometrica e del processo della visione. Da questo punto di vista, la proposta
si rivolge agli insegnanti di tutti i livelli scolastici. Molte delle attività
sperimentali, in particolare l’osservazione di situazioni e fenomeni della
vita quotidiana e la realizzazione di esperienze qualitative, sono proponibili a
tutti i livelli della scuola di base, anche se gli strumenti di
descrizione/rappresentazione che si possono utilizzare ed i livelli di
interpretazione e formalizzazione che si possono raggiungere dipendono molto
dalle fasce di età degli allievi. Ai primi livelli scolari si dovrà porre
particolare attenzione al rapporto tra il piano cognitivo e il piano fantastico
ed emotivo che le osservazioni e le esperienze possono evocare nei bimbi più
piccoli. A livelli scolari più alti sarà possibile arrivare gradualmente agli
esperimenti quantitativi e alle attività di schematizzazione e modellizzazione
presentate nella proposta, che portano alla formulazione di leggi generali
attraverso schemi geometrici, relazioni aritmetiche e algebriche, dipendenze
funzionali. Su queste basi potrà essere sviluppato dall’insegnante di scuola
secondaria un percorso di ulteriore approfondimento dello studio dell’ottica,
facendo riferimento anche a strumenti didattici più tradizionali (libri di
testo per lo svolgimento della parte più formale e dei relativi
esercizi/problemi, apparecchiature di laboratorio per l’esecuzione di
esperimenti più avanzati). LUCE E VISIONE si
presenta in definitiva come un prodotto che può assumere significati diversi a
seconda dei destinatari. Per gli insegnanti di scuola dell’infanzia e di
scuola elementare, in genere spaventati dalla fisica e con ricordi di scuola
secondaria superiore tutt’altro che rassicuranti, vuol essere, oltre che una
risorsa dal punto di vista didattico, anche uno strumento di apprendimento
personale sui fenomeni luminosi. Per gli insegnanti di scuola media, per la
maggioranza non laureati in fisica ma comunque ex studenti all’università di
una fisica vista come “materia di servizio” e generalmente poco amata, LUCE
E VISIONE vuol essere uno strumento che consente un cambiamento personale di
prospettiva nella considerazione degli aspetti fisici dei fenomeni naturali e
che suggerisce il modo per trasferire il nuovo atteggiamento anche agli allievi.
Per gli insegnanti laureati in fisica, infine, LUCE E VISIONE può
costituire il mezzo per acquistare consapevolezza dei problemi di comprensione,
interesse, motivazione che minano alla base l’apprendimento in fisica di tanti
alunni (di solito definiti “non portati per …”) e, soprattutto, per
rendersi conto che tali problemi possono essere affrontati ed anche, quantomeno
in parte, risolti. 1.3 Articolazione
Il progetto è costituito da un
insieme di pagine web, variamente percorribili in funzione degli interessi e
degli scopi del lettore, suddivise in quattro parti: Introduzione, Quadro di
riferimento, Percorsi, Risorse. 1.3.1 Introduzione L’Introduzione
presenta sinteticamente le ipotesi degli autori trattate più diffusamente ai
paragrafi 2 e 4 del presente libretto, relative ai processi di apprendimento ed
al ruolo dell’insegnante e della scuola . 1.3.2
Quadro di riferimento In Quadro di riferimento il tema della luce e della visione viene
inquadrato nel panorama più generale della cultura. Le sezioni Arte,
Astronomia, Biologia[1]
affrontano aspetti selezionati dei rispettivi punti di vista disciplinari. La
sezione Fisica situa gli argomenti di
LUCE E VISIONE all’interno del panorama complessivo della fisica della
luce. Per altri punti di vista culturalmente significativi (filosofia,
geometria, mito, psicologia religione, tecnica) vengono indicate voci
bibliografiche di riferimento e/o presentate esemplificazioni che evidenziano
importanza e pervasività del tema. 1.3.3 Percorsi Percorsi
costituisce la parte centrale della proposta e intende presentare un
percorso emblematico di costruzione/rilettura dei modi scientifici di guardare
ai fenomeni legati alla luce ed alla visione attraverso quattro tappe
fondamentali: l’analisi di situazioni di
vita quotidiana; la realizzazione di
esperienze controllate ed esperimenti di laboratorio, la costruzione
di schematizzazioni e di modelli interpretativi fondamentali, il ritorno
all’interpretazione di fenomeni quotidiani. Le proposte sono articolate
in quattro sezioni: “Vedere attraverso
l’aria”, “L’occhio
ingannato”, “Fenomenologie”,
“La fisica del quotidiano”. “Vedere
attraverso l’aria” affronta il
problema della visione e del comportamento della luce nel caso più semplice e
più generale (visione diretta di un oggetto) evidenziando i passaggi
fondamentali necessari per arrivare al modello di propagazione rettilinea della
luce ed al modello di visione di Keplero[2]. “L’occhio
ingannato” affronta il problema della visione e del comportamento della
luce nel caso che tra osservatore e oggetto osservato siano interposti
oggetti/mezzi diversi dall’aria (specchi, vetri, acqua,…) ed introduce alla
necessità di imparare a distinguere, correlare e studiare separatamente i
diversi fenomeni che nell’interazione tra luce e materia avvengono
contemporaneamente. “Fenomenologie”
è suddiviso in sottosezioni relative allo studio dei singoli fenomeni
individuati nella sezione precedente (riflessione,
diffusione, rifrazione,…).
Per ciascuna di esse si analizza in dettaglio come si comporta la luce e cosa
l’occhio vede. I modelli per la propagazione della luce nello spazio, la
schematizzazione dei corpi estesi come
insiemi di oggetti puntiformi, la schematizzazione dell’occhio e della visione
alla Keplero, introdotti nella sezione “Vedere attraverso l’aria”, sono
utilizzati per collegare i due aspetti di luce e visione. Partendo da esperienze
qualitative e quantitative sul comportamento di fascetti laser e di coni di luce
prodotti da una torcia, vengono ricostruiti tutti i passaggi che permettono di
rendere ragione dei fenomeni percettivi già considerati nella sezione
“L’occhio ingannato” (il mondo “nello specchio”, l’acquario
“schiacciato”, il remo “spezzato” o “piegato” …). Un’ulteriore
sottosezione (oltre
il modello di raggio) accenna sinteticamente a due aspetti di ottica
fisica che non possono essere modellizzati nell’ambito dell’ottica
geometrica: l’intensità della luce
(definizione e misura, dipendenza dalla distanza dalla sorgente o dallo spessore
del materiale interposto tra sorgente e recettore, utilizzi dell’energia
luminosa,….) e il colore (colore
della luce, colore delle tinte, percezione del colore), rimandando per una
trattazione più estesa al Progetto nazionale SeT 406: Luce, colore, energia[3]. Ognuna delle
precedenti sezioni di “Percorsi” è organizzata in modo da evidenziare: ·
L’insieme di idee, modi di dire, di fare e di guardare che
caratterizzano la conoscenza comune
relativa al fenomeno considerato, che derivano dall’esperienza e dal
linguaggio quotidiano. ·
L’insieme di idee, modi di dire, di fare e di guardare che
caratterizzano la conoscenza scientifica
relativa al fenomeno considerato. ·
Le tappe del passaggio
guidato dalla conoscenza comune a quella fisica attraverso l’analisi delle
situazioni quotidiane, la progettazione e l’esecuzione di esperienze ed
esperimenti, l’introduzione di modelli interpretativi. La sezione “La fisica del quotidiano”
propone infine il riesame e l’interpretazione, alla luce delle conoscenze
acquisite, di alcune tipiche situazioni quotidiane. 1.3.4
Risorse Risorse
presenta strumenti di diversa tipologia utilizzabili per la programmazione e la
sperimentazione di percorsi didattici sul tema Luce e Visione, raggruppati in
quattro sezioni: Attività sperimentali,
Documentazione di classe, Valutazione,
Bibliografia. Attività
sperimentali raccoglie l’insieme di tutte le esperienze suggerite
all’interno della parte “Percorsi”, suddivise per contenuto disciplinare
affrontato. Documentazione di classe riporta esempi tratti da sperimentazioni svolte
a diversi livelli della scuola di base (tracce
di percorsi, stralci di discussioni, stralci di relazioni individuali …). In Valutazione
vengono suggerite riflessioni e proposte specifiche per l’insegnamento delle
scienze sperimentali, elaborate in collaborazione con esperti in campo
pedagogico allo scopo di individuare strumenti adeguati per monitorare e
valutare il processo di insegnamento/apprendimento nel suo insieme e i percorsi
dei singoli allievi coerentemente con il modello di educazione scientifica
sotteso a LUCE E VISIONE. Bibliografia
infine dà indicazioni su pubblicazioni a stampa e siti web che offrono spunti
di approfondimento delle tematiche affrontate nelle diverse parti della
proposta. [1]
Nella sezione Arte Oreste Brondo tratta in particolare delle connessioni tra
scienza e arte in riferimento alla prospettiva e al colore nella pittura;
nella sezione Biologia Annastella Gambini tratta in particolare l’utilizzo
da parte dei viventi della luce come segnale che proviene dagli oggetti
circostanti. Per le connessioni dello studio della luce con la geometria e
l’astronomia viene fatto rimando ai
lavori di Nicoletta Lanciano (sul sito lanciano)
ed ai lavori che si stanno realizzando in Senis, uno dei progetti pilota SeT
(coordinato da P. Guidoni) http://www.indire.it/SeT
. [2] Per il modello di occhio si rimanda in particolare all’unità “L’occhio: funzionamento e visione” del Progetto nazionale SeT 406 “Luce, colore, energia”. Il Progetto, coordinato da E. Giordano e finanziato dal MPI, è stato portato avanti parallelamente al secondo anno del finanziamento SeCiF. Un gruppo di docenti di scuola media che da anni collaborano tra loro e con i ricercatori universitari in progetti di ricerca-azione ha preparato su questi temi un sito web con 6 unità di lavoro (schede di lavoro per gli studenti ampiamente commentate per gli insegnanti) ed una guida per l’insegnante. L’indirizzo provvisorio del sito è set. [3]
Molte delle proposte sono facilmente adattabili alla scuola primaria.
Accanto all’aspetto più propriamente scientifico sono stati affrontati,
in collaborazione con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di
Milano, anche aspetti tecnologici, in particolare relativamente al problema
degli utilizzi dell’energia solare. |