Classe blu
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Lucilla spiega il problema.

Tra i bambini c’è Michele che suppone che Tobia potrebbe essere inseguito dalla sua ombra. Qualche piccolino invece ipotizza che potrebbe essere un fantasma o un cane.

Chi sarà? Ipotesi dei bambini. Che cos’è l’ombra?

Valutiamo le ipotesi dette precedentemente dai bambini e ne nasce una simpatica discussione sui fantasmi (esistono? non esistono?).

Poi valutiamo l’ipotesi degli animali chiedendo: “Quali animali vivono in città e nei nostri prati?” (vermi, ragni, scarabei, api ecc….). Alessandro dice che Tobia non può aver paura di questi animali perché sono piccolini, non abbiamo paura nemmeno noi !!! Forse può aver paura dell’ape perché punge! Le ultime ipotesi fatte da Michele sono sull’ombra.

Ma che cos’è l’ombra? 

Ale G: è quella che lasciamo dietro e fa tutto nero il pavimento.

Ale C: è quella che vediamo al sole dietro…..è questa sul muro!

Giuliana: quando uno sta camminando viene l’ombra.

Michele: è quella che lasciano tutte le cose e che noi lasciamo su tutto.

Ma che cosa serve per fare l’ombra?

Sabrina: il sole. Giuliana: la luce. Ale G: le lampadine e il fuoco, anche la luna fa la luce, ma quando siamo al buio non c’è l’ombra!

Andiamo alla ricerca dell’ombra che fa il nostro corpo sul muro e per terra.

In giardino i bambini si divertono a giocare a rincorrere la loro e la nostra ombra più grande. Arricchiamo il gioco divertendoci ad entrare nelle diverse ombre. (è stata un’esperienza molto divertente !)

Storia del mostro che aveva paura della sua ombra

Leggiamo una storia divertente del mostro che aveva paura della sua ombra… Sarà forse così anche per  Tobia? I bambini pensano di sì e continua il loro gioco di ricerca delle ombre, soprattutto nel momento di gioco in giardino.

Storia di Inchiostrik.

Giorgia ha portato un libretto che raccontava la storia di un mostro. Questa storia ha suscitato nei bambini un po’ di paura ma anche di risate….
Visto che è uscito il discorso della paura abbiamo chiesto di che cosa loro avessero paura.Qualcuno ha risposto del buio e così abbiamo detto ai bambini che c’era una stanzina buia nella scuola e se volevano vederla.Li abbiamo invitati ad entrare…Due bambini erano spaventati mentre gli altri erano divertiti.Il grande gruppo è rimasto solo pochi minuti mentre i bambini di quattro anni e una piccolina di tre anni sono voluti rimanere a giocare per un’ora.E’ stato divertentissimo perché aspettavamo che il mostro Inchiostrik ci facesse visita e ogni volta che accendevamo la luce guardavamo se avesse lasciato segni della sua presenza.Ai bambini è piaciuto moltissimo stare al buio ad ascoltare anche il silenzio e i vari rumori provenienti dall’esterno, non volevano davvero più uscire.Il gioco alla fine si è arricchito della presenza di Lucilla (paurosa del buio) entrata con i bambini della classe verde, con i quali ci siamo soffermati a giocare.
In classe per dissipare un po’ la paura dei due bambini spaventati abbiamo fatto dei giochi con gli occhi chiusi e sdrammatizzato sulle paure del mostro.

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Interviste sull’argomento “PAURA” e disegni inerenti al tema.

Che cos’è la paura? Di che cosa hai paura?

Simone: è un mostro che gira intorno-non ho paura di niente.

Sabrina: la paura dell’ombra - del lupo e del buio.

Davide: i draghi, il buio – ho paura dei draghi

Claudia: è l’ombra – ho paura dell’ombra.

Mavi: la paura per me è il vampiro mi fa sempre paura quando tremo- ho paura del lupo.

Giuliana: è l’ombra!- io non ho paura di niente .

Ale C: quando ho paura scappo e tremo- ho paura dei coccodrilli.

Andrea: la paura per me è quella che si spacca la casa in due, mi viene sulla testa e ho paura che mi si spacca il cervello.

Laura: è un pipistrello – ho paura del pipistrello.

Michele: è un drago – ho paura solo del drago.

Martino: la paura mi sembra un serpente pauroso – io ho paura del serpente e dei mostri .

Federico:quando non si accende la luce ho paura- solo del buio ho paura.

Arianna: non c’è la paura – io non ho paura di niente perché a casa ho il libro di Ale che non ha paura di niente.

Sara C: è un mostro – io ho paura del mostro patata che è peloso e del buio.

Giulia: non lo so – io non ho paura di niente.

Andrea: io non ho paura di niente perché gli do un cazzotto in faccia al fantasma (tanto non esistono i fantasmi.

Giacomo: è la strega – io ho paura delle streghe.

Leila: non ho paura di niente .

Davide W: io ho paura delle streghe.

Giorgia: ho paura del buio.

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Giacomo: Il mostro

 

 

 

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Matteo 3 anni: due fratelli che giocano con la maschera di Zorro…un fantasma viola che spaventa i due fratelli

 

 

 

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LIELA 3 anni: pipistrelli

 

Nella stanzina al buio chiediamo : “che odore ha il buio?

Alessandro: di bruciato.

Martino: di verme.

Davide di puzza.

Paride odore di puzza

Laura di muro.

Giacomo io ho paura del buio.

Alessandro la puzza per me è profumo; sono andato nel garage al buio e c’era odore di vernice.

Laura: c’è puzza che è venuto qualcuno forse Inchiostrik !

Wu: di profumo.

Michele: di albero.

Andrea M: odore di ragnatele.

Davide ha portato il libro:”La casa dei mostri” della collana “Il battello a vapore”.

Con l’educatrice i bambini cantano la canzone “Il fantasma della zia Gioconda”.

Era una notte pioveva a catinelle
io me ne andavo senza le bretelle
quando ad un tratto vidi un cimitero
com’era nero oh com’era nero!

E saltellando tomba dopo tomba
vidi una bionda mamma mia che bionda
era il fantasma della zia Gioconda
che ripuliva la sua tomba nera e fonda.

I vermicelli freschi di giornata
se li mangiava insieme all’insalata
quando ad un tratto vidi un gufo nero
com’era nero oh com’era nero!

Questa canzone non ha significato
è come fare il vino col bucato
è come dire buonanotte al muro
e poi lavarsi i piedi col cianuro.

 

 

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La storia di Inchiostrik e Schifosina lascia in qualche bambino grosse paure che noi adulti decidiamo di risolvere così.

Abbiamo sconfitto il mostro Inchiostrik spruzzando profumo nella stanzetta (visto che lui ama le puzze), poi abbiamo giocato con la nostra ombra (grande e piccola). Laura ha disegnato un arcobaleno; lo terremo come aggancio per il discorso dei colori.

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Giorgia 3 anni: Il mostro
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Proposta di Alessandro di creare dei mostri per poterci giocare!

Disegniamo facce di mostri.

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Nella stanza buia i bambini inventano storie e giochi con i mostri.

Nella stanza buia i bambini hanno raccontato delle “fantasie” con i loro mostri.

Gioco con i mostri nella stanzetta buia. Due mostri si sono scelti e si sono sposati…Visto il gioco comincia a prendere spessore, mi sento di proporre ai bambini di creare uno spazio (tipo casa dei mostri) dove poterli collocare. L’idea piace ai bambini e proveremo a svilupparla.

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Alessandro G: il mostro della cantina

 

 

La casa dei mostri è pronta.

Questa mattina con i bambini abbiamo sentito le varie idee per decidere lo spazio”casa dei mostri”. Alla fine si è aggiudicata la casetta che sarà trasformata. Il lavoro inizia con lo spostamento delle cose che l’arredano e si inizia la preparazione.

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L’adulto propone di raffigurare notti paurose per completare l’ambiente intorno alla casetta. (27.3.01).Vedi busta n.8.

Abbiamo raffigurato con gli acquarelli e pennarelli le nostre “notti paurose”.

 

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L’adulto propone una grande festa nella “città dei mostri”.

Disegni con la musica

Con le musiche di “Profondo Rosso”,”Suspiria” ecc…invitiamo tutti i mostri ad una grande festa che si svolge nella “città dei mostri”.Ogni mostro esce dalla casa e prende vita.Facciamo dei giri di giostra, balliamo, mangiamo e beviamo schifezzine…La musica è molto coinvolgente tutti partecipano al gioco con gioia.Alla fine della festa proponiamo di disegnare con il sottofondo musicale. L’esperienza è stata interessante per noi adulti che abbiamo potuto osservare espressioni grafiche inconsuete e curiose.Per i bambini è stato stimolante e piacevole.

Alcuni bambini si divertono davanti allo specchio a fare smorfie “paurose”e brutte.Noi adulti cogliamo lo spunto per proporre giochi a tutti.

Oggi giochiamo a diventare mostri.Ci trucchiamo, ci camuffiamo un po’ e sulle musiche di “Thriller” ci muoviamo.Questi giochi sono sempre molto

coinvolgenti.Tutti ci siamo divertiti e abbiamo coinvolto anche la nuova educatrice.

 

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Una bambina porta il libro delle filastrocche paurose. Gocce di tempera.

Sul foglio le gocce di tempera che cadono prendono forma.Diventano mostri che lottano, combattono e alla fine diventano il “mostro miscuglio, il mostro ragnatela,il mostro scarafaggio ecc…”. Bellissima la partecipazione dei bambini nel creare queste immagini, tifando per i colori prescelti che rappresentavano il loro mostro.  

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