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         Metodologia L’approccio
        L’approccio  ai
        contenuti parte sempre da situazioni 
        reali per arrivare - attraverso un percorso personale ed
        articolato secondo l’individualità di ogni insegnante e di ogni
        classe - a contesti diversi che portino ad affrontare il problema di
        partenza con una interpretazione più generale, astratta e simbolica. Partire dalle preconoscenze è in linea con 
        le attuali ricerche sulla didattica delle scienze che individuano
        difficoltà di apprendimento collegate al permanere di preconcezioni
        errate, anche dopo il completamento degli studi. Se si osserva la  mappa
        contenuta nella guida dell’insegnante si vede che la partenza può
        avvenire da più punti e quindi da contenuti diversi. E’ utile  partire
        con un un brainstorming attorno ad una domanda stimolo, opportunamente
        posta dall’insegnante. E’ costruttivo annotare le risposte della classe su un
        cartellone che verrà ripreso  durante
        tutto lo svolgimento dell’itinerario didattico,
        per veder come la pensavamo prima. Sarà l’insegnante a tornare periodicamente al cartellone
        delle preconcezioni, in un lavoro continuo di raccordo dell’esperienza
        comune con l’esperienza di laboratorio che si sta costruendo. Conduzione
        dell’attività sperimentale
         
        Come già detto i punti di partenza possono essere molteplici;
        l’importante è scegliere uno stimolo che desti realmente la curiosità
        di conoscere dei ragazzi e li coinvolga ed incuriosisca. Questo sarà
        il tema portante di tutto il percorso ed a questo ci si dovrà
        richiamare ogni volta che l’entusiasmo e la fantasia dei ragazzi
        spingono verso strade diverse ed aprono problemi sempre nuovi. Può essere
        opportuno, per non frustrare il piacere della scoperta, tenere un
        cartellone con annotati i problemi in sospeso, che 
        saranno affrontati in altra sede o che man mano si risolveranno
        da soli, costruendo il nostro percorso di conoscenza. Si cercherà
        di risolvere il problema posto dalla domanda stimolo partendo dal piano 
        osservativo-percettivo e  spingendo
        i ragazzi a proporre ipotesi da verificare, 
        portandoli ad affinare  
        le capacita’ osservative e sperimentali, e nello stesso tempo a
        curare il passaggio al piano della formalizzazione, utilizzando 
        linguaggi diversi e sempre più complessi. Nel lavoro
        da cui nasce questa proposta non venivano date ai ragazzi schede
        strutturate. Ciò non deve sembrare in contraddizione con quanto
        pubblicato sul sito:  la
        scheda per gli studenti vuol essere una traccia per il metodo di lavoro
        da proporre adattandola alla situazione della classe.  
         Le
        prime proposte sperimentali dei ragazzi saranno piuttosto grezze e,
        inevitabilmente, dato che 
        partono dalla realtà, metteranno in gioco molte variabili
        contemporaneamente.  In
        questa fase si cercherà di lasciare ai ragazzi la più ampia possibilità
        di osservazione ed azione, facendo esplicitare il più possibile quello
        che vedono e guidandoli a stabilire separazioni e connessioni tra gli
        aspetti individuati. Sarà quindi
        opportuno, sotto la nostra guida, portarli a scindere il “problema”
        nelle sue componenti. Dall’osservazione
        percettiva e dalla classificazione delle osservazioni si passerà a
        stimolare interpretazioni e a stabilire relazioni. La verifica
        sperimentale, di quanto ipotizzato, ci porterà ad insegnare ai ragazzi 
        a riconoscere e controllare le variabili in gioco, mettendo a
        punto via via  esperienze più
        mirate, con l’aiuto di modelli interpretativi. Sarà utile abituare i
        ragazzi a preparare una tabella delle grandezze variabili e di quelle
        costanti che entreranno in gioco nell’attività sperimentale da loro
        proposta per verificare una data ipotesi. Non sarà difficile
        convincerli che i risultati ottenuti da un qualsiasi esperimento non
        saranno tra loro confrontabili se non si considererà una variabile alla volta e che, variare molti parametri
        contemporaneamente non porta a verificare le ipotesi nelle situazioni
        sperimentali selezionate. Non sempre sarà possibile separare nettamente
        le variabili in gioco, in tal caso si dovrà esplicitare la situazione,
        tenere sotto controllo le variabili collegate, così da sapere se si può
        ignorarne la variazione. La
        conduzione del gruppo da parte dell’insegnante sarà determinante.
        Nell’attività dei ragazzi si dovrà affrontare il problema non
        trascurabile della misurazione. E’ consigliabile far tenere ai ragazzi un quaderno su cui verbalizzare le lezioni: questo strumento ha due valenze, una sul piano della formalizzazione ed una su quello della metaconoscenza. Verifica e valutazione La valutazione di un lavoro
        di questo tipo non potrà passare  solo
        attraverso verifiche di tipo tradizionale . Le verifiche che si potrebbero proporre sono: Verifiche in
        itinere e sommative su livelli di: 
 Verifiche in
        laboratorio 
 La verifica di un’attività come quella da noi proposta esce spesso dai canoni tradizionali e presenta alcuni aspetti di difficoltà. Infatti non è semplice verificare se il ragazzo ha interiorizzato la metodologia del procedere scientifico nella costruzione di conoscenza. Il problema è aggravato dal fatto che molto del lavoro svolto si perde nelle parole dette all’interno della classe e quanto si trova su un libro di testo, relativamente all’argomento, è molto riduttivo e poco efficace. Si tratta di valutare un percorso basato non solo sullo studio di un testo, ma essenzialmente su esperienze pratiche e discussioni. Per non perdere la ricchezza di una tale metodologia sono importanti i
        verbali dei ragazzi, le tappe scandite sui cartelloni della classe e i
        materiali su cui studiare, oltre ai propri appunti, appositamente
        preparati dall’insegnante e strettamente legati alla via che ha preso
        la sperimentazione in classe. La capacità di tenere un’accurata verbalizzazione di quanto avviene in
        classe deve essere dapprima strettamente guidata dall’insegnante e poi
        divenire autonoma. Può essere opportuno fornire ai ragazzi la scaletta
        di relazione di un esperimento, a cui far riferimento nella
        progettazione e nella rilevazione dei dati che portano alla conferma o
        meno dell’ipotesi. Un altro momento
        significativo per la verifica può essere l’allestimento di una mostra
        per la scuola di fine d’anno. Porre gli studenti in una situazione di
        realtà,  in cui devono produrre per uno scopo vero come una mostra,
        oltre a dare una forte motivazione pone ai ragazzi il problema di
        selezionare i materiali, decidere come e dove esporli, tenere conto del
        destinatario, essere efficaci nella comunicazione che deve essere
        necessariamente corretta sul piano formale.  Per
        l’interpretazione più dettagliata dell'apprendimento si dovrà usare
        anche il complesso delle indicazioni tratte dai normali rapporti
        interpersonali, dalle conversazioni, dall'osservazione dei comportamenti
        tenuti nel corso delle attività. In questo contesto globale più
        significativo si stabilirà anche la funzione specifica di altre
        rilevazioni.  Le
        verifiche non saranno perciò gli unici momenti di valutazione, si
        prenderanno in considerazione aspetti altrettanto importanti  per comprendere i processi di apprendimento di ciascun
        ragazzo, quali ad esempio: controllo dei quaderni per ricostruire con
        loro il percorso di apprendimento effettuato, attraverso un elenco di
        concetti, ricavati dalle nozioni trattate in classe. La
        valutazione passerà anche attraverso l’ analisi delle conversazioni
        collettive della classe e l’osservazione dei comportamenti tenuti nel
        corso delle diverse attività  |