Una
lampadina ad incandescenza illumina una sagoma di casetta che proietta
sulla parete la sua ombra. Un cerchio di fil di ferro posto subito davanti
alla lampadina sorregge dei fili tesi che passano per i contorni della
sagoma e finiscono sui contorni dell’ombra.
"E' uno spazio
d'ombra" [indicando la zona in ombra dietro la sagoma di una casetta illuminata da
una lampadina ad incandescenza]
“E questo è uno
spazio di luce perché c'è la luce vicina" [indicando la zona di spazio fra sagoma e lampadina
]
"E' un fascio di luce!"
"E qui c'è lo spazio di luce e dietro le cose c'è
lo spazio d'ombra"
"La luce va a sbattere qua
[indicando
la sagoma]
e se apri le finestre [aprendo nella sagoma dei rettangoli appositamente ritagliati
]va
dentro e viene là [indicando
le “macchie” di luce che si formano all'interno della figura d’ombra
proiettata sulla parete]"
"(…) adesso la luce passa attraverso i buchi e
vengono le luci della casa"
" praticamente quello
[indicando
l'insieme dei fili]
è come la luce, perché va a raggi la luce, no?"
"I fili vanno dritti"
"Vuol dire linee o luce che vanno sempre nella
stessa direzione e non curvano mai … il filo infatti faceva vedere come
secondo noi era la luce, la direzione in cui andava la luce"
"La luce è fatta da tanti fili, da tanti
raggi"
"Si
devono aprire, i raggi"
(I
media)
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