RIQUADRO  3 - Dalle ombre al modello di raggio

Una lampadina ad incandescenza illumina una sagoma di casetta che proietta sulla parete la sua ombra. Un cerchio di fil di ferro posto subito davanti alla lampadina sorregge dei fili tesi che passano per i contorni della sagoma e finiscono sui contorni dell’ombra.

"E' uno spazio d'ombra" [indicando la zona in ombra dietro la sagoma di una casetta illuminata da una lampadina ad incandescenza]

“E questo è uno spazio di luce perché c'è la luce vicina" [indicando la zona di spazio fra sagoma e lampadina ]

"E' un fascio di luce!"  
"E qui c'è lo spazio di luce e dietro le cose c'è lo spazio d'ombra"  
"La luce va a sbattere qua
[indicando la sagoma] e se apri le finestre [aprendo nella sagoma dei rettangoli appositamente ritagliati ]va dentro e viene là [indicando le “macchie” di luce che si formano all'interno della figura d’ombra proiettata sulla parete]"  
"(…) adesso la luce passa attraverso i buchi e vengono le luci della casa"  
" praticamente quello
[indicando l'insieme dei fili] è come la luce, perché va a raggi la luce, no?"  
"I fili vanno dritti"  
"Vuol dire linee o luce che vanno sempre nella stessa direzione e non curvano mai … il filo infatti faceva vedere come secondo noi era la luce, la direzione in cui andava la luce"  
"La luce è fatta da tanti fili, da tanti raggi"  

"Si devono aprire, i raggi"

(I media)