In questo quadro Femme couchée lisant (1939) di Pablo Picasso la fisionomia della figura femminile
è rappresentata per mezzo di molti dettagli che non corrispondono ad una
organizzazione sintetica ma analitica del corpo.
Possiamo notare che gli occhi, il naso, la bocca e le orecchie della donna
e altri dettagli del quadro sono raffigurati secondo un ordine formale
che privilegia la visione simultanea da più punti di vista: il pittore
scompone, sposta e ribalta i dettagli anatomici (occhi, naso, bocca, orecchie,
natiche, ecc.) e li dispone in punti che obbligano lo sguardo dell'osservatore
a indagarli ulteriormente.
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Man mano che l'osservatore
scopre e riscopre gli elementi del quadro - associandoli diversamente
- conferisce loro nuovi significati.
Analizziamone alcuni in successione, tenendo presente che la visione del
quadro non ne prevede affatto una sequenza
temporale.
Si può osservare un naso, che dapprima sembra strettamente
collegato ai due occhi – percepibile quindi come un solo naso – che porta
tuttavia due narici dipinte
in modo tale che possono indicare anche due nasi accostati tra loro e
quindi la compenetrazione di due volti vicini.
Si può osservare una sola bocca, percepibile in relazione ai due occhi,
scomponibile in due bocche disegnate di profilo ed accoppiate tra loro,
atte a formarne una sola.
L'orecchio posto più in alto appartiene al volto di cui fa parte l'occhio
superiore, mentre l'orecchio più a sinistra sembra appartenere in realtà
a un volto non esplicitamente rivelato.
Gli occhi della donna possono essere interpretati come appartenenti a
volti compenetrati, fusi in una percezione fantastica, come se di fronte
a un volto sorgesse il desiderio o il ricordo di un altro. Uno dei due
è fisso sul libro aperto, l’altro guarda verso l’osservatore.
Le natiche della donna sono disegnate come il profilo di un pesce, di
un elemento completamente estraneo alla composizione naturale del personaggio.
Una delle scarpe ricorda il profilo stilizzato di un uccello,
forse la colomba spesso presente nelle opere del pittore. Qui potrebbe
servire ad accentuare la quiete e la serenità dello stato d'animo del
personaggio.
Parte del corpo si fonde in un tutt'uno con i cuscini del divano su cui
è disteso, come se la posizione supina che ne risulta fosse condizione
per il riposo assoluto e per una concentrazione sul libro, autentico oggetto
di interesse soprattutto per lo sguardo proveniente dall'occhio più in
alto.
La donna, la lettura del libro, il suo stare sdraiata nella propria concentrazione,
ma allo stesso tempo il suo sguardo verso di noi sono elementi fortemente
tesi a stimolare la percezione dell'osservatore
e quindi una sua fruizione attiva.
[in collaborazione con Filippo
e Helma Avalle]
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