L’acchiapparaggi
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Un teodolite rudimentale

L’acchiapparaggi è uno strumento costituito, nella sua versione più semplice, da un tubo di cartone aperto ai due lati e fissato ad un sostegno verticale in modo da poter ruotare in un piano verticale; lo stesso sostegno può ruotare in un piano orizzontale. Le rotazioni possono essere misurate mediante indici mobili su carta millimetrata polare o su goniometri.

La versione nella foto allegata è realizzata con i seguenti materiali:

base di legno di abete 15cm x 15cm x 3cm con foro centrale di diametro 3cm;
due tubi di cartone ricavati da confezioni di pellicola trasparente per alimenti (33cm di lunghezza e 3cm di diametro);
un chiodo da 8cm, due chiodini sottili;
una vite sottile con dado a farfalla e rondelle in plastica;
un goniometro giro e uno piatto;
una bussola di tipo economico e di dimensioni ridotte;
nastro isolante e nastro biadesivo.

Per il montaggio è stato necessario ricorrere al falegname per la foratura della base, eseguita con trapano a colonna per garantire la verticalità del sostegno (è l’ unico intervento esterno necessario per la realizzazione del dispositivo).

Sulla base di legno è stato fissato un goniometro giro, centrato rispetto al foro. E’ opportuno effettuare il centraggio, contornando il goniometro con la matita e segnando il centro, prima di far eseguire la foratura.

Sulla base vengono tracciate due rette perpendicolari e passanti per il centro del goniometro e per lo zero dello stesso (0°, 90°, 180°, 270°); tali rette vengono prolungate anche lungo le pareti laterali della base, servendo in tal modo da riferimento direttamente a terra.

Sempre sulla base viene fissata una bussola con il nord allineato con lo zero del goniometro; come ulteriore riferimento vengono fissati due chiodini lateralmente alla bussola e alla stessa distanza dal bordo anteriore della base (quello con lo zero del goniometro); tra i due chiodini viene teso un sottile filo di nylon (tipo usato per la pesca), con il quale è possibile allineare l’ ago della bussola.

Il tubo che fa da sostegno è stato semplicemente inserito nel foro della base, previo qualche giro di nastro adesivo per regolare al meglio la stabilità del sostegno, salvaguardando al tempo stesso la possibilità di rotazione dello stesso.

Alla base del tubo di sostegno è stato inserito un chiodo passante, che fa da indice, fissato con nastro adesivo e collante siliconico a caldo (applicato con pistola elettrica).

I due tubi di cartone sono stati collegati mediante una vite passante con occhiello e dado a farfalla per consentire la regolazione dell’ inclinazione.

Un secondo goniometro, piatto, è stato fissato al tubo acchiapparaggi; l’indice è posto sul tubo di sostegno, mentre è il goniometro che ruota nel piano verticale, solidale col secondo tubo. Il goniometro è stato fissato al tubo allargando (con un chiodo caldo) il forellino di centraggio e facendolo attraversare dalla stessa vite che tiene il tubo al sostegno.
Il dispositivo è poco stabile nel punto in cui il tubo acchiapparaggi è imperniato sul tubo di sostegno a causa del cedimento del cartone e dello scarso attrito che però può essere aumentato mediante un dischetto di silicone tra i due tubi.