Esiste uno strumento che ci permette di
orientarci senza alzare gli occhi al cielo: la bussola. |
Se sono sprovvisto di questo
strumento posso orientarmi di giorno con il Sole e di notte con le altre stelle. Di giorno: quando il Sole raggiunge la massima altezza
sull'orizzonte, ho di fronte a me il Sud e alle spalle, dove si proietta la mia ombra, il
Nord.
Di notte: cerco la Stella Polare. |
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L'asse di rotazione della Terra incontra la volta celeste
in due punti opposti: il Polo Nord Celeste e il Polo Sud Celeste. Il Polo Nord Celeste è
vicino alla Stella Polare. La nostra "chiave del
cielo" è l'Orsa Maggiore.
Per trovare la Polare, punto con due dita le due stelle di testa dei Grande Carro
o Orsa Maggiore, mi distanzio in linea retta dalla parte della barra del Carro di circa 5
volte.
Se guardo la, Stella Polare, ho davanti a me il Nord e alle spalle il Sud. La zona Nord è
dunque davanti a me, e come se dalla Polare facessi scendere un filo a piombo verso
l'orizzonte locale, così so dove dirigere i miei passi.
La Stella Polare è la punta della coda dell'Orsa Minore. |
I navigatori Fenici
notarono la fissità di questa stella e la sua presenza per tutto l'anno nel cielo
boreale. Immaginarono le sette stelle del Piccolo Carro come un "cane da
guardia" che guidava i marinai attraverso i mari sconosciuti. La
Stella Polare fu chiamata dai Fenici la "Coda del Cane", la Cyn-osure.
Attualmente si chiama anche la Fenicia. |
Corso 150h della scuola
"G. Bertazzolo" di Mantova |
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