Il punto 3b: cartone con rondella (Erica, Silvana)

ci mette molto in crisi , perché non ricordiamo con precisione né gli scopi né l'attività svolta. Contiamo sulla solidarietà di tutti , compresi i nostri MAESTRI, per riempire questo buco nero, ammesso che un buco nero esista.

Per quanto ci riguarda, ci sembra di essere partiti dall'idea di dover ripercorrere utilizzando una sorgente luminosa all'interno di una stanza, lo stesso tipo di osservazioni che avevamo fatto utilizzando come sorgente luminosa il Sole.

Dai nostri appunti più che un'esperienza con cartone e relativa rondella, risultano prove :

a) di 2 stecchini posti di fronte ad una sorgente luminosa considerata puntiforme

b) di un cartoncino rettangolare posto nella stessa situazione.

Relativamente ad a) ,l'esperienza ci ha mostrato che : - le ombre dei due oggetti non sono più parallele ma divergenti Relativamente al punto b), l'esperienza ci dimostra che: - le ombre difficilmente risultano essere rettangoli o parallelogrammi, ma generalmente trapezi.

Quindi ciò che non si mantiene è il parallelismo delle rette (? ), imputabile solo al fatto che in questo caso, la distanza dell'oggetto dalla sorgente luminosa è minima , contrariamente a ciò che accade quando la sorgente luminosa è il Sole.

Implicazioni didattiche

La trasformazione in questione non è più un'affinità, bensì una proiettività: le rette parallele non si trasformano in rette parallele ma solo in rette.

L'aggancio con la realtà è forte se pensiamo alle situazioni in cui vediamo trapezi là dove ci sono quadrati o rettangoli (es. binari del treno o mattonelle del pavimento), e alla proiettività usata dai pittori .

 

3b. cartone con fenditura - classi seconde

(LINA SANTORO con la valida collaborazione di BEATRICE GRAZIANI)

Posizionare e tenere fisso sulla guida del banco ottico vicino ad una sorgente di luce puntiforme, uno schermo con fenditura che non presenti sfrangiature sui bordi, quindi sistemare un cartoncino parallelo allo schermo stesso, che sarà possibile spostare e sul quale si proietterà una macchia di luce che avrà la stessa forma della fenditura.

Si osserverà che spostando il suddetto cartoncino ovvero allontanandolo dalla sorgente, le macchie appariranno via via più estese (inversamente proporzionali al quadrato della distanza) e siccome aumenta la superficie su cui si distribuisce la luce, questa diminuirà d'intensità. Altra esperienza interessante e provare a cambiare posizione allo schermo orientandolo non più parallelo alla fenditura ma più o meno inclinato, vedremo così prodursi sul cartoncino macchie di luce ellittiche, parabole e iperboli. Stesso esperimento possiamo riprodurlo ponendo all'interno di un cilindro cavo una lampadina e proiettando sul muro le parabole e le iperboli che si formano in seguito a lievi spostamenti del cilindro stesso.