Misuro la temperatura
della sabbia di una spiaggia dalle 12 alle 24.
I valori ritrovati sono
80 °C 75 °C 68 °C 55 °C 49 °C 38 °C 34 °C
24 °C 16 °C 11 °C 10 °C 4 °C
Dove faccio finire il "
caldo" e iniziare il " freddo"?
Motiva la tua risposta.
Chiara e Luna pensano che
sia in corrispondenza del valore di 38 °C perché è il
valore medio di quelli misurati.
La professoressa controbatte
che se rilevo altre temperature in altri momenti e trovo valori diversi
cambia il valore medio.
Lorenzo Pavez pensa che il
freddo inizia già tra 10 °C e 11°C perché a quella
temperatura sentiamo molto freddo.
I compagni non sono molto
d'accordo perchè pensano che sia molto soggettivo.
Secondo Tommaso il punto
di divisione è lo 0 °C
La professoressa gli chiede
se intende dire che a _1 °C si chiama freddo e che a + 1 °C
si chiama caldo.
Secondo Matteo una temperatura
non si può definire calda ed una fredda, ma c'è un passaggio
graduale nel quale il calore diminuisce sempre di più fino a raggiungere
temperature relativamente fredde.
Secondo Massimiliano il calore
della sabbia comincia a salire quando sorge il sole, raggiunge il calore
massimo quando la giornata è più calda e poi comincia a declinare.
Si può iniziare a
parlare di calore solo quando sorge il sole, cioè da quando c'è
una sorgente di calore.
Luca obbietta che in un
giorno di estate c'è caldo anche se piove e non sorge il sole.
I compagni obbiettano che
il sole sorge ogni giorno anche quando piove.
La prof ci chiede: "cambiamo
campo, ha senso di parlare di trasparente e opaco?"
Noi rispondiamo di si
La prof ci propone allora
una lastrina trasparente appoggiata su un foglio di quaderno su cui ha
scritto la lettera A.
Poi sovrappone al foglio
25 lastrine uguali e ci invita a osservare.
Abbiamo visto che tante
lastrine
trasparenti sovrapposte diventano opache.
Chiara afferma che
è come per il caldo ed il freddo. Quando ho tante lastrine è
come quando ho caldo, togliendo una lastrina per volta e come se togliesse
un po' di caldo alla volta.
Quindi concludiamo che non
ha senso parlare di caldo freddo e freddo, trasparente ed opaco o meglio
che usiamo questi termini nel nostro linguaggio ma l'essere caldo o trasparente
procede in modo continuo e non ha senso dire dove inizia il freddo o l'opaco.
ESPERIMENTO
Accendo le piastre in modo
che siano già calde quando le utilizzo.
Prendo 200cc di acqua a
temperatura ambiente e 100cc di acqua di temperatura ambiente.
Metto i recipienti sulla
piastra.
Misuro la temperatura di
ogni recipiente ogni 30 secondi, cosa mi aspetto?
Non facciamo a tempo a fare
l’esperimento continueremo domani
La classe 1F
Considerazioni dell'insegnante
Ho ripreso il verbale della
scorsa lezione, che vi ho inviato, e che i ragazzi avevano tentato di scrivere
da soli, come risposta alle mie domande.
Mi sembrava opportuno fare
chiarezza sui livelli ai quali si opera quando si parla di atomi e molecole,
cellule e sistemi macro. A questa età il livello molecolare e quello
cellulare sono intercambiabili, anche perché sono campi che escono
dall’esperienza del bambino.
Ho ritenuto comunque di
dover fare chiarezza, visto che i ragazzi ne avevano parlato.
Da un’indagine emerge che
solo la metà della classe ha affrontato l’argomento della composizione
della materia, alle elementari.
Ho richiamato loro alla
memoria il filmato delle Scienze, «Le potenze di dieci»,
per recuperare il discorso dei livelli di «rimpicciolimento»
progressivo ed il passaggio da cellule a molecole ad atomi. Abbiamo fatto
uno schema e mi sembra, che almeno per grosse approssimazioni, il discorso
sia passato.
Mi rimaneva da riprendere
la direzione del passaggio di calore, cosa succede quando si ha questo
passaggio di energia, e lo scoglio del linguaggio comune che utilizza i
termini caldo e freddo, che non corrispondono ad una situazione fisica
identificabile.
Durante la lezione siamo
riusciti a superare il primo ed il terzo punto.
Sul terzo penso sia sufficiente
il verbale dei ragazzi, per quanto riguarda il primo punto, abbiamo discusso
come preparare l’esperimento riportato, sul quale hanno fatto ipotesi di
previsione.
I ragazzi hanno constatato
dalle precedenti esperienze che l’acqua di rubinetto era a temperatura
inferiore a quella dell’ambiente e che lasciata nella stanza avrebbe alla
fine raggiunta la temperatura ambiente.
Abbiamo parlato di equilibrio
termico e di che cosa poteva succedere a due bottigliette d’acqua identiche
(forma contenuto e materiale) contenenti acqua a 80 °C e 2°C, messe
sulla cattedra.
Dalla discussione abbastanza
contorta siamo arrivati a convincerci che il «calore» è
ceduto all’aria della stanza, nel primo caso, è preso dall’aria
della stanza, nel secondo caso, e quindi a stabilire la direzione di questo
flusso.
Resta il discorso di che
cosa si sposta, per loro è materia. Affronterò il problema
la prossima lezione. Domani dobbiamo completare la prova descritta nel
loro verbale per verificare le ipotesi, ma soprattutto per abituarli a
registrare dati ed organizzarli in tabella e grafico.