La lezione
non ha permesso la preparazione di un verbale da parte dei ragazzi.
Affinché non ci sia
un vuoto nel percorso lo invio io, unito ai miei commenti.
All’inizio della lezione
abbiamo ripreso il discorso su trasparente ed opaco, caldo e freddo ed
abbiamo provato a pensare ad altre situazioni in cui alcune proprietà
cambiano in modo continuo.
La discussione in classe
mi ha permesso di verificare che il concetto è stato acquisito,
ma mi piacerebbe confrontarmi, su questo argomento, con gli altri in rete,
perché penso che sia difficile ed ho alcuni dubbi su come approfondirlo.
A questo proposito devo
dire che penso che stiamo sottoutilizzando la rete, perché ci limitiamo
a mandare verbali e qualche volta commenti ma non la utilizziamo come strumento
di dibattito. Le altre cosa ne pensano?
Per compito i ragazzi dovevano
indicare tutte le variabili da cui dipende il tempo di riscaldamento
dell’acqua, contenuta in un recipiente e messa sul fuoco.
I ragazzi hanno individuato
la quantità iniziale d’acqua, le dimensioni ed il tipo della sorgente
di calore, la sua distanza dal fondo del recipiente, il materiale e le
dimensioni del pentolino, la presenza o no di coperchio, la temperatura
ambiente, l’altitudine, la temperatura iniziale dell’acqua.
Ho letto loro il brano del
verbale dei ragazzi di Torino e si sono accorti di non aver considerato
lo spessore del fondo del recipiente.
Abbiamo provato a scaldare
100 cc d’acqua e 100 cc d’olio, stessa piastra già riscaldata, stesso
recipiente (forma e materiale)
I ragazzi hanno registrato
le temperature ogni 30 secondi (in questi casi uno registra alla lavagna
su una tabella, uno cronometra ed uno misura con il termometro). Non mi
fido a lasciarli lavorare a gruppi con olio e piastre elettriche bollenti.
Abbiamo fatto, prima dell’esperimento,
un grafico di previsione.
Abbiamo costruito il grafico
dai dati della tabella Abbiamo confrontato i due grafici
Abbiamo fatto delle ipotesi
di spiegazione (alcuni ragazzi dicevano che dipende dalla densità
delle «particelle», quelle dell’olio fanno più fatica
a muoversi e quindi si scaldano prima! Per loro era una specie d’attrito.
Un nutrito gruppo ha però controbattuto che non può essere
vero, perché più le particelle si muovono più vuol
dire che hanno acquistato calore).
Per compito devono ripensare
a quest’esperimento ed organizzare la situazione in una tabella a due colonne
intestate con variabili e costanti.
Devono inoltre preparare
un grafico di previsione per l’acqua posta sulla piastra (partendo dalla
temperatura ambiente) scaldata fino all’ebollizione e lasciata a bollire
per 5 minuti.
Mi piacerebbe confrontarmi
anche sulla fase della verifica e valutazione del percorso.
Io per ora ho verificato
e valutato chiedendo loro di:
*elaborare un indice del
quadernone sugli argomenti svolti ( precisazione: si tratta di un quadernone
a fogli mobili ed i ragazzi sono abituati, dall’inizio dell’anno, a muovere
i fogli ed organizzare il quaderno in capitoli e paragrafi)
*fare a casa tre grafici
prendendo i dati dalle tabelle fatte in classe, per il riscaldamento di
100 cc e 200 cc d’acqua. I grafici prima distinti, e poi sovrapposti utilizzando
colori diversi
* interpretare a gruppi,
con domande guida, il grafico inviato da Giovanna (i tre materiali dei
contenitori)
*rispondere a domande aperte
*costruzione individuale,
in classe, di un grafico a partire da una tabella