Verbale 11 - 22 Apr 1999
 La lezione non ha permesso la preparazione di un verbale da parte dei ragazzi.
Affinché non ci sia un vuoto nel percorso lo invio io, unito ai miei commenti.

All’inizio della lezione abbiamo ripreso il discorso su trasparente ed opaco, caldo e freddo ed abbiamo provato a pensare ad altre situazioni in cui alcune proprietà cambiano in modo continuo.
La discussione in classe mi ha permesso di verificare che il concetto è stato acquisito, ma mi piacerebbe confrontarmi, su questo argomento, con gli altri in rete, perché penso che sia difficile ed ho alcuni dubbi su come approfondirlo.
A questo proposito devo dire che penso che stiamo sottoutilizzando la rete, perché ci limitiamo a mandare verbali e qualche volta commenti ma non la utilizziamo come strumento di dibattito. Le altre cosa ne pensano?

Per compito i ragazzi dovevano indicare  tutte le variabili da cui dipende il tempo di riscaldamento dell’acqua, contenuta in un recipiente e messa sul fuoco.
I ragazzi hanno individuato la quantità iniziale d’acqua, le dimensioni ed il tipo della sorgente di calore, la sua distanza dal fondo del recipiente, il materiale e le dimensioni del pentolino, la presenza o no di coperchio, la temperatura ambiente, l’altitudine, la temperatura iniziale dell’acqua.
Ho letto loro il brano del verbale dei ragazzi di Torino e si sono accorti di non aver considerato lo spessore del fondo del recipiente.

Abbiamo provato a scaldare 100 cc d’acqua e 100 cc d’olio, stessa piastra già riscaldata, stesso recipiente (forma e materiale)
I ragazzi hanno registrato le temperature ogni 30 secondi (in questi casi uno registra alla lavagna su una tabella, uno cronometra ed uno misura con il termometro). Non mi fido a lasciarli lavorare a gruppi con olio e piastre elettriche bollenti.
Abbiamo fatto, prima dell’esperimento, un grafico di previsione.
Abbiamo costruito il grafico dai dati della tabella Abbiamo confrontato i due grafici
Abbiamo fatto delle ipotesi di spiegazione (alcuni ragazzi dicevano che dipende dalla densità delle «particelle», quelle dell’olio fanno più fatica a muoversi e quindi si scaldano prima! Per loro era una specie d’attrito. Un nutrito gruppo ha però controbattuto che non può essere vero, perché più le particelle si muovono più vuol dire che hanno acquistato calore).

Per compito devono ripensare a quest’esperimento ed organizzare la situazione in una tabella a due colonne intestate con variabili e costanti.
Devono inoltre preparare un grafico di previsione per l’acqua posta sulla piastra (partendo dalla temperatura ambiente) scaldata fino all’ebollizione e lasciata a bollire per 5 minuti.

Mi piacerebbe confrontarmi anche sulla fase della verifica e valutazione del percorso.
Io per ora ho verificato e valutato chiedendo loro di:
*elaborare un indice del quadernone sugli argomenti svolti ( precisazione: si tratta di un quadernone a fogli mobili ed i ragazzi sono abituati, dall’inizio dell’anno, a muovere i fogli ed organizzare il quaderno in capitoli e paragrafi)
*fare a casa  tre grafici prendendo i dati dalle tabelle fatte in classe, per il riscaldamento di 100 cc e 200 cc d’acqua. I grafici prima distinti, e poi sovrapposti utilizzando colori diversi 
* interpretare a gruppi, con domande guida, il grafico inviato da Giovanna (i tre materiali dei contenitori)
*rispondere a domande aperte
*costruzione individuale, in classe, di un grafico a partire da una tabella

Anna Carrara 1998-99