Alla domanda con
cui ci siamo lasciati la scorsa volta i ragazzi rispondono:
Tommaso: verificherei
le mie ipotesi in laboratorio mettendo un termometro fra due piani e fra
due gambe di banco, perché così facendo il termometro segna
solo la temperatura del ferro e del legno, e non quella dell'aria.
Oppure farei un buco nel
piano e uno nella gamba del banco e ci metterei dentro la punta del termometro,
così arriverebbe ancora meno aria al termometro
Lorenzo P.: per me
basta appoggiare il termometro sul piano o sulla gamba.
Davide M. l'aria
passa comunque tra due superfici. L'aria entra anche nei buchi.
Daniele: proverei
a sentire con i guanti, per non avere una sensazione diretta che mi imbroglierebbe
un po’.
Fin qui hanno scritto i ragazzi,
direttamente al computer, che abbiamo inclasse.
Proseguo io. Alla domanda
che cosa vi aspettate da queste misure, tutti rispondono temperature
diverse.
Proviamo solo con il contatto,
anche perché scavare buchi nel banco e sovrapporre banchi al termometro
appare poco praticabile.
Rilevano le temperature
che differiscono di circa 1°C, differenza dovuta al fatto che eseguono
le misurazioni ad 1 m e a pochi cm d’altezza. Ad uno viene il dubbio che
la temperatura non sia uniforme nell’aula e così misurano vicino
al pavimento e vicino al soffitto, risultato una differenza di circa
6 gradi.
Consegna per la volta
prossima
1. Utilizzando i dati dei
sei gruppi calcola un valore medio di temperatura all’altezza del pavimento
e del soffitto
2. La temperatura varia
di circa 6 gradi tra il pavimento ed il soffitto dell’aula. Cosa dovrò
modificare quando misuro la temperatura del piano del banco e delle gambe
affinché la misura non venga influenzata da questo divario?
Abbiamo concluso la lezione
misurando la temperatura e verificando che cosa poteva succedere ad un
termometro posto sul banco che veniva poi coperto da una giacca a vento.
Non poteva che alzarsi la temperatura. Compatti e senza dubbi, anzi il
rialzo dipende dal tipo di giacca. Verifica e relativa smentita. Cerchiamo
di darci una spiegazione di quanto abbiamo verificato, per la prossima
lezione.
Riflessioni dell'insegnante
I ragazzi si sono posti
il problema di misurare la temperatura senza variare l’altezza dal suolo,
d’essere lontani il più possibile dal bulbo (alcuni si sono accorti
che la loro vicinanza influenzava la misura), di non essere al sole, d’essere
lontani dal calorifero, di avere situazioni confrontabili. E’ un primo
abbozzo di controllo delle variabili in un esperimento e intuizione di
cambiare «poco» alla volta per poter fare confronti.
E’ da rilevare che in questa
fase di lavoro non hanno quasi più parlato di calore, ma solo di
misurare temperature, lasciandosi alle spalle l’uso ambiguo dei due termini
(frasi); Sulle frasi torneremo alla conclusione di questo tratto
di percorso quando avremo chiaro il significato delle due parole.
Anna Carrara 1998-99