TERZO INCONTRO
 

Leggiamo insieme il verbale di Anna del 10/2/99. I ragazzi sembrano interessati e riconoscono alcune frasi molto simili alle loro. Faccio loro notare che vi sono delle osservazioni ad alcune frasi.
Ad un gruppo di quattro ragazzi assegno l'incarico di analizzare le vostre osservazioni per un tempo limitato a 15', e a riportare le loro impressioni. mentre il gruppo lavora, il resto della classe legge con me il verbale dei primi due incontri, da me spedito.
Ci scambiamo impressioni circa la sua completezza, e Luigi mi fa osservare che non sono state riportate le impressioni di tutti. ne prendiamo atto, e si concorda che, se fosse necessario essere piu' analitici, dovremmo prendere appunti piu' particolareggiati.

Di seguito riporto le osservazioni fatte dal gruppetto formato da Pino, Valentina, Francesco, Raffaella circa le osservazioni alla frase 1:
"Perche' alcuni hanno pensato agli animali che vivon in posti freddi oppure in posti caldi. Secondo noi non e' vero perche' anche se di poco hanno bisogno di un po' calore perche' altrimenti congelerebbero"

Circa le osservazioni alla frase 8:
"Un ragazzino dice che il calore e' diverso dalla temperatura perche' la temperatura misura il calore. Secondo noi ha ragione, pero' la temperatura puo' misurare anche il freddo"

Considerazioni

Avendo assegnato, per compito ai ragazzi, un' analisi e un commento su quanto avevano osservato gli allievi di Anna del 10/2/99 e avendo rilevato che in questi commenti, le parole "CALDO" e "FREDDO",
erano state usate talvolta come se si trattasse di due cose diverse e talvolta no, ho iniziato la lezione chiedendo se la parola "CALORE" poteva riassumere sia il "CALDO" sia il"FREDDO".

Secondo Christian e Davide si. Secondo Luigi no.
Sollecito i ragazzi a pensare se si può descrivere il sia il "CALDO" sia il"FREDDO" usando solo la parola "CALORE".

Facciamo il seguente esempio:
-se mettiamo in frigo un oggetto, il suo calore diminuisce, se lo mettiamo nel forno acceso, il suo calore aumenta.
I ragazzi sembrano convinti.
Un' altra questione emersa dal compito è questa: pare che molti siano convinti che la temperatura "MISURI" il calore. Su questo punto mi riservo di tornare in un' altra lezione per non affrontare troppi problemi in un'unica volta.

Decidiamo di indagare ancora sul calore facendo fare a quattro ragazzi dei saltelli sul posto e facendo loro descrivere che cosa provano.

Sono tutti d'accordo:"CALDO".

Avendo già, gli allievi, trattato della composizione della materia e quindi parlato degli atomi, suggerisco di immaginare che i compagni che saltellano siano degli atomi in "AGITAZIONE": più si agitano, maggior calore producono/ diminuendo l'agitazione, diminuisce il calore.

Tutti sono convinti che si debba ulteriormente indagare sul calore. 

Propongo di effettuare, nel prossio incontro, alcuni esperimenti utilizzando: fornelli ad alcool, acqua pentolini, termometri. 

I ragazzi chiedono che tipo di pentolini devono portare. Kelly chiede se può portare un pentolino di rame, rispondo affermativamente e ne approfitto per chiedere di quali materiali sono le pentole più comuni. I ragazzi sono concordi nell' affermare che sono di metallo perché " Scaldano meglio".

Raffaella precisa che servono: " per raccogliere meglio il calore e per farlo passare con più velocità alla sostanza che c' è dentro alla pentola".

Denis dice che se poi togliamo la pentola dal fuoco e se anche mettiamo un coperchio, il pentolino tiene poco il calore mentre un thermos lo tiene molto di più.

Discutiamo sui materiali di cui è costituito un thermos che consente un certo "Isolamento" dall' esterno come i doppi vetri.

Naturalmente si arriva a parlare di conduttori e isolanti. Christian dice che se le pareti fossero di metallo, farebbero passare velocemente sia il calore: sono conduttori; i doppi vetri e il thermos fanno passsare poco facilmente il calore : sono isolanti. 

Si conclude la lezione con la consegna di elencare per la prossima volta i conduttori e gli isolanti. 


Susanna Roglia