![]() VERBALE N. 11 28 / 03/ 2000 LA TEMPERATURA DI EQUILIBRIO Finora, dice l’insegnante, abbiamo parlato di temperatura T* della miscela che risulta essere sempre maggiore di T1 e minore di T2: Noi non sappiamo rispondere.
Nel vaso 1 il livello raggiunto dall’acqua (livello A) è maggiore del livello raggiunto dall’acqua (livello B) nel vaso 2. A questo punto l’insegnante
ci domanda:
livello B < livello C < livello A Supponiamo che nei due vasi, fra i quali inizialmente la comunicazione è interrotta, sia stata versata acqua che, come risulta dalla rappresentazione grafica della figura 3, nel vaso 1 raggiunge un livello (livello A) maggiore di quello (livello B) raggiunto nel vaso 2.
L’insegnante ci domanda:
L’insegnante ci domanda:
Abbiamo ripetuto lo stesso
procedimento contando il numero di quadretti contenuti nel vaso 2; anch’essi
sono 45 e quindi anche nel vaso 2 sono contenuti 900 ml di acqua.
Ora l’insegnante considera di nuovo i due vasi e suppone di versare nel vaso 1 una certa quantità di acqua, ad esempio 90 ml, e nel vaso 2 una quantità maggiore, ad esempio tripla e quindi uguale a 270 ml, schematizzando la situazione come nella figura 5.
Dalla rappresentazione grafica si osserva che, nonostante la quantità di acqua nel vaso 1 sia minore di quella contenuta nel vaso 2, il livello (livello A) raggiunto dall’acqua nel vaso 1 è maggiore di quello (livello B) raggiunto nel vaso 2. Quindi ci domanda:
Dopo queste considerazioni
concludiamo che è il livello diverso che determina la direzione
del flusso di acqua e non la quantità.
(In questo caso, poiché
le quantità di acqua sono uguali, ad una temperatura maggiore corrisponde
una quantità di calore maggiore, per cui l’acqua contenuta nel vaso
1 possiede una quantità di calore Q1 maggiore della quantità
di calore Q2 posseduta dall’acqua contenuta nel vaso 2).
Tra due corpi, uno caldo
ed uno freddo, il calore passa dal corpo più caldo a quello più
freddo, cioè da quello avente temperatura più alta a quello
avente temperatura più bassa fino a quando i due corpi non raggiungono
la stessa temperatura. Nel caso in esame il calore tenderà a passare
dall’acqua contenuta nel vaso 1,avente temperatura T1 maggiore, all’acqua
contenuta nel vaso 2 avente temperatura T2 minore con conseguente diminuzione
di T1 ed aumento di T2 fino al momento in cui la temperatura (T*) dell’acqua
contenuta nei vasi 1 e 2 avrà lo stesso valore.
A tal fine consideriamo il seguente esempio. Ci sono due bambine, due gemelle, Maria ed Elena, che hanno rispettivamente la prima sette caramelle e la seconda tre. Fra le due bambine, è evidente, non c’è una "distribuzione equilibrata" di caramelle; per raggiungere un equilibrio nella distribuzione delle caramelle alcune devono "fluire", cioè passare, da Maria ad Elena fino a quando entrambe le bambine non ne abbiano lo stesso numero. Immaginiamo che questo passaggio di caramelle da Maria ad Elena avvenga gradualmente e che inizi con il trasferimento di una; risulterà che Maria ne possiederà sei ed Elena quattro: il "dislivello" di caramelle fra le due bambine è diminuito. Con il successivo passaggio di un’altra caramella da Maria ad Elena entrambe le bambine verranno ad avere lo stesso numero di caramelle, cioè cinque: il dislivello è annullato e si è raggiunto uno stato di equilibrio. Posso giungere a tale risultato, cioè calcolare il numero di caramelle che ciascuna bambina possiederà nel momento in cui viene raggiunto l’equilibrio pensando, invece che al trasferimento (o flusso o passaggio) di caramelle, di mettere quest’ultime in un unico contenitore, di contarle e di dividere il totale per il numero di bambine fra cui le devo distribuire: (n° caramelle di Maria + n° caramelle di Elena)/n° bambine = (7 + 3)/2 = 10/2 = 5 Pensiamo ora all’esperimento
eseguito, relativo alla determinazione della temperatura T* di una miscela
formata da due quantità uguali di acqua aventi una temperatura T1,
e l’altra temperatura T2.
(L’acqua che si trova a temperatura T2 possiede una quantità di calore Q2 maggiore della quantità di calore Q1 posseduta dall’acqua che si trova a temperatura T1: ciò lo possiamo affermare perché le quantità di acqua sono uguali e quindi in questo caso ad una temperatura maggiore corrisponde una quantità di calore maggiore e poi, se non altro, perché l’acqua contenuta nel becher 2, avente temperatura T2, è stata posta sulla fiamma bunsen e l’altra, contenuta nel becher 1, avente temperatura T1, è stata fatta rimanere a temperatura ambiente). Successivamente versiamo, ad esempio, l’acqua contenuta nel becher 1 nel becher 2, agitiamo velocemente e misuriamo la temperatura della miscela. Proviamo se, schematizzando la realtà, risulta più semplice studiarla. Supponiamo che, versando i 100 ml di acqua fredda dal becher 1 nel becher 2 contenente i 100 ml di acqua calda, le due quantità di acqua rimangano stratificate una sopra l’altra come nel modello che viene proposto nella figura 11. Come sappiamo, fra due corpi messi a contatto il calore passa dal corpo più caldo a quello più freddo, cioè da quello avente temperatura maggiore a quello avente temperatura minore. Nel caso specifico il calore tenderà a passare dai 100 ml di acqua la cui temperatura T1 è più elevata ai 100 ml di acqua la cui temperatura T1 è meno elevata, fino a quando ognuno dei 100 ml di acqua non avrà la stessa temperatura. Infatti mano a mano che il calore passa dai 100 ml di acqua aventi temperatura T2 più elevata ai 100 ml di acqua aventi temperatura T1 meno elevata, T2 diminuisce e T1 aumenta fino a quando la temperatura di ognuna delle due quantità di acqua avrà raggiunto uno stesso valore T* maggiore di T1 e minore di T2. Possiamo confrontare l’esempio delle due gemelle che possiedono un numero diverso di caramelle con la realtà del nostro esperimento in cui abbiamo alla fine, all’interno di un unico becher, due uguali quantità di acqua aventi diverse temperature T1 e T2 (T2 > T1) . Come per calcolare il numero
di caramelle spettante ad ogni bambina abbiamo pensato di mettere le caramelle
possedute da entrambe in un unico contenitore e di dividere il totale per
2, cioè per il numero di bambine fra cui esse devono essere ugualmente
distribuite, così per calcolare la temperatura finale T* che avrà
ognuna delle due quantità uguali, poiché in un unico becher
si è formata una miscela dove sono presenti due diversi livelli
termici, faremo: T* = (T1 + T2)/2
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