VERBALE N. 2 10/ 12/ 1999

OSSERVAZIONE E DESCRIZIONE DI UN FENOMENO

Oggi, dieci dicembre1999, la nostra insegnante ci ha disposto in quattro gruppi ad ognuno dei quali ha dato un bicchiere di vetro contenente cubetti di ghiaccio con il compito di osservare attentamente e descrivere in forma scritta ciò che osserva con ciascuno dei cinque sensi.

Ogni gruppo deve poi stilare una relazione unica che verrà letta alla rimanente parte della classe; dalle relazioni di gruppo dovrà scaturire la relazione di classe il cui contenuto è di seguito riportato.

I cubetti di ghiaccio sono di colore bianco trasparente, sono sovrapposti gli uni sugli altri, sono inodori e insapori; toccandoli si percepisce che sono lisci, molto freddi e duri e inizialmente si ha la sensazione che tendono ad aderire alla pelle a differenza di alcuni minuti dopo che, sciolti un po’, scivolano via dalle dita.

Dopo circa 10 minuti il livello del ghiaccio è sceso e sul fondo del bicchiere si è formato uno strato di acqua.

Osserviamo che i cubetti di ghiaccio al passare del tempo si stanno sciogliendo e notiamo che si sciolgono più velocemente quelli che si trovano sul fondo del bicchiere (forse perché c’è l’acqua intorno a loro) rispetto a quelli che si trovano in superficie.

Osserviamo inoltre che i cubetti di ghiaccio, sciogliendosi, diventano più piccoli, perdendo la loro forma, e presentano uno strato esterno trasparente e una parte interna bianca dove vediamo anche minuscole bollicine d’aria. 

Molti di noi sentono anche dei piccoli scricchiolii (forse sono le bollicine d’aria che scoppiano).

Le pareti del bicchiere risultano appannate e toccandole avvertiamo che sono fredde e umide.

Mano a mano che passa il tempo tutti i cubetti di ghiaccio si sciolgono e alla fine nel bicchiere c’è solo acqua allo stato liquido.

A questo punto la nostra insegnante ci pone la seguente domanda: " Perché il ghiaccio si è sciolto? ".

Vengono riportate le risposte più significative e condivise da tutti noi.

La risposta di Martino: "Perché il ghiaccio sta a contatto con corpi più caldi, come il bicchiere e l’acqua stessa allo stato liquido".

Nicolas interviene dicendo: "Perché il ghiaccio si trova in un ambiente non più freddo come l’interno del congelatore ma caldo, e inoltre a contatto con corpi estranei più caldi ".

Francesca chiede di prendere la parola ed espone la sua ipotesi: "Il ghiaccio si è sciolto perché è a contatto con corpi di diversa temperatura, maggiore di quella del ghiaccio".

L’insegnante comunica a tutta la classe alcune delle sue osservazioni:

  1. all’interno di un gruppo si è tentato di misurare il livello raggiunto nel bicchiere dall’acqua allo stato liquido utilizzando un righello ma sono state incontrate difficoltà nel far coincidere lo zero del righello con la parte interna del fondo del bicchiere per cui la misura effettuata è risultata imprecisa;
  2. in altri due gruppi gli alunni, ad un certo punto, hanno utilizzato l’orologio per calcolare il tempo trascorso dall’inizio dell’esperienza, quando nel bicchiere c’era solo ghiaccio, al termine quando nel bicchiere c’era solo acqua allo stato liquido rendendosi conto però che avrebbero dovuto leggere l’ora precisa nel momento iniziale dell’osservazione.
Quindi ci pone la seguente domanda:

" Le osservazioni da voi effettuate sono qualitative o quantitative?".

Noi abbiamo risposto che esse sono qualitative.

L’insegnante allora prosegue domandandoci:

"Che cosa avremmo dovuto avere a disposizione affinché le osservazioni risultassero anche quantitative? ".

Un alunno, Martino, ha risposto: " Degli strumenti di misura".

Con l’ aiuto dell’insegnante abbiamo elencato gli strumenti di misura che sarebbero stati necessari:

  • orologio : per misurare il tempo impiegato dal ghiaccio per passare dallo stato solido allo stato liquido
  • termometro : per misurare la temperatura del ghiaccio, del ghiaccio + acqua, dell’acqua allo stato liquido 
  • cilindro graduato : per misurare il volume dell’acqua allo stato liquido. 
Nadia Sebastiani