VERBALE N. 8 15/ 02/
2000
LA TEMPERATURA E IL CALORE
SONO DUE GRANDEZZE FISICHE DIVERSE?
Oggi, 15 febbraio 2000, ci
siamo recati in laboratorio.
La nostra insegnante ci ha
invitato a leggere la relazione dell’esperimento condotto registrando ogni
minuto l’aumento di temperatura subito da quantità multiple di acqua
(nel caso specifico 100, 200 e 300 ml ) poste per tempi uguali sopra una
fonte di calore costante, anche al fine di ricordarne gli scopi:
-
verificare che all’aumentare
( nel caso specifico al raddoppiare, triplicare) della quantità
di acqua si registra progressivamente un minore aumento di temperatura;
-
saper prevedere l’andamento
grafico dell’aumento di temperatura di quantità ancora multiple
di quella iniziale.
L’insegnante ci farà
ripetere un esperimento analogo ponendo prima una certa quantità
di acqua (ad esempio 200 ml) e poi una quantità multipla ( ad esempio
400 ml) sopra una fonte di calore costante per tempi uguali (ad esempio
10 minuti) registrando questa volta solo la temperatura iniziale e quella
finale.
Noi eseguiamo l’esperimento
rispettando le seguenti fasi:
-
versare 200 ml di acqua in un
becher
-
porre il becher sopra la reticella
posizionata sul treppiede
-
regolare la posizione del termometro
in modo che il bulbo si trovi approssimativamente
alla stessa distanza dal
fondo del becher e dalla superficie libera dell’acqua
-
misurare la temperatura iniziale
dell’acqua
-
porre la sorgente di calore
(fiamma bunsen) sotto il becher
-
agitare l’acqua in modo uniforme
-
misurare la temperatura dell’acqua
dopo 10 minuti
-
registrare i dati ottenuti in
una tabella
-
versare l’acqua e raffreddare
il becher
-
ripetere l’esperienza con 400
ml di acqua
Il materiale utilizzato
è stato il seguente:
-
sostegno per termometro
-
termometro
-
becher
-
agitatore (bacchettina di vetro)
-
sorgente di calore (fiamma bunsen)
-
cronometro
-
acqua
L’insegnante ci pone
a questo punto la seguente domanda:
"Alle quantità di
acqua considerate è stata fornita una stessa quantità di
calore?"
Molti di noi non rispondono,
alcuni invece rispondono di si.
L’insegnante prosegue con
un’altra domanda:
"Da cosa possiamo dedurre
che alle quantità di acqua considerate è stata fornita sempre
una stessa quantità di calore?"
Martino risponde:
"Dal fatto che manteniamo
costante l’altezza della fiamma del bunsen".
E Francesca aggiunge:
"E perché i tempi
di riscaldamento sono uguali".
Alla fine tutti concordiamo
che alle quantità di acqua considerate è stata fornita una
stessa quantità di calore.
L’insegnante allora ci invita
a leggere i dati raccolti relativi alle temperature finali raggiunte dai
200 ml e dai 400 ml di acqua; la temperatura finale raggiunta dai 400 ml
di acqua è minore di quella raggiunta dai 200 ml, come d’altra parte
avevamo previsto.
L’insegnante continua :
"Secondo voi, misurare la
temperatura finale raggiunta dai 200 ml e dai 400 ml di acqua dopo che
sono state poste per 10 minuti sopra una fonte di calore costante significa
misurare la quantità di calore fornita?"
Vari compagni rispondono
di si in seguito a questo ragionamento: se si prende una certa quantità
di acqua o di una qualsiasi altra sostanza, maggiore è la quantità
di calore fornita e maggiore è la temperatura raggiunta.
L’insegnante risponde che
il ragionamento, preso a sé, è corretto: quantità
di calore fornita (o sottratta) e temperatura sono in relazione fra loro:
maggiore è la quantità di calore fornita ad un corpo e maggiore
è la temperatura da esso raggiunta; viceversa, maggiore è
la quantità di calore sottratta ad un corpo e minore è la
temperatura raggiunta da esso.
Però l’esperimento
svolto induce a fare un ragionamento molto semplice.
Noi abbiamo considerato
quantità, una multipla dell’altra, di una stessa sostanza alle quali
abbiamo fornito, come prima abbiamo convenuto, una stessa quantità
di calore; se misurare la temperatura significasse misurare la quantità
di calore fornita allora, poiché in questo caso la quantità
di calore fornita è sempre la stessa, la temperatura raggiunta dai
200 ml e dai 400 ml di acqua dovrebbe essere uguale. Invece è diversa.
Ciò significa che quando si misura la temperatura non si misura
la quantità di calore fornita anche se misuro un "qualcosa" che
è certamente causato dal calore.
Grazie all’esperimento svolto
e alla spiegazione dell’insegnante abbiamo capito che calore e temperatura
sono due grandezze diverse; la temperatura si misura con il termometro
e l’unità di misura è il grado centigrado, il calore si misurerà
con un altro strumento e verrà espresso con un’altra unità
di misura.
Nadia Sebastiani
