VERBALE N. 9 29/ 02/
2000
Oggi, 29 febbraio 2000, ci
siamo recati in laboratorio .
Inizialmente l’insegnante
ha consegnato ad ogni gruppo un foglio contenente le seguenti domande alle
quali si deve rispondere prima di giungere alla numero 6.
-
Tu ad esempio hai le mani calde
e stringi quelle di un compagno che le ha fredde.
Cosa avverti inizialmente?
Cosa avverti dopo qualche
minuto?
Secondo te che cosa si è
verificato?
-
Cosa succede se immergi un pezzo
di ferro molto caldo in una certa quantità di acqua fredda?
Che cosa si è verificato?
-
Cosa succede se versi una certa
quantità di acqua calda in una uguale quantità di acqua fredda?
Che cosa si è verificato?
-
In tutti questi fenomeni c’è
stato un trasferimento di qualcosa da un corpo ad un altro?
-
Se sì, sapresti identificare
questo "qualcosa"?
-
Se versi una certa quantità
di acqua che si trova a temperatura ambiente, ad esempio a 20°C, in
una uguale quantità di acqua che si trova ad esempio ad una temperatura
di 60°C, sapresti prevedere la temperatura della miscela?
Se sì, sapresti
indicarne il valore?
Riesci a trovare un legame
matematico tra temperatura dell’acqua fredda (T1), temperatura dell’acqua
calda (T2) e temperatura finale (T*) della miscela?
Come organizzeresti un esperimento
per trovare conferma della tua ipotesi?
Riesci a trovare un legame
matematico tra temperatura dell’acqua fredda (T1), temperatura dell’acqua
calda (T2) e temperatura finale (T*) della miscela?
Come organizzeresti un esperimento
per trovare conferma della tua ipotesi?
Risposta alla domanda n.1
Per rispondere alla prima
domanda ciascun componente di ogni gruppo ha dato la mano ad un compagno
facendo cadere la scelta su chi aveva la mano fredda se la sua era calda,
oppure su chi aveva la mano calda se la sua era fredda.
(Poiché molti
alunni avevano le mani calde e quindi non trovavano il compagno adatto,
alcuni hanno messo la mano sotto l’acqua corrente per farla diventare fredda).
Poiché tutte le risposte
combaciano esse sono state sintetizzate in una risposta unica che è
la seguente:
-
inizialmente il compagno che
aveva le mani calde ha avvertito una sensazione di freddo mentre il compagno
che aveva le mani fredde ha avvertito una sensazione di caldo;
-
dopo qualche minuto dall’inizio
del contatto la sensazione iniziale si è attenuata: il compagno
che inizialmente aveva la mano calda avvertiva che la mano dell’altro non
era più fredda come prima e viceversa; prolungando la stretta di
mano si arrivava al punto in cui le mani dei due compagni erano ugualmente
calde;
-
secondo noi si è verificato
un passaggio di calore dalla mano calda a quella fredda.
Risposta alla domanda
n. 2
Per rispondere alla seconda
domanda ognuno di noi ha avuto a disposizione sul proprio banco di lavoro:
-
un oggetto di ferro a forma
di parallelepipedo rettangolo avente le seguenti dimensioni: 4,5 cm, 4,2
cm e 2,5 cm e presentante un foro cilindrico centrale;
-
un becher contenente 300 ml
di acqua fredda.
L’oggetto è stato posto
sulla reticella situata sopra il treppiede sotto il quale è stato
posizionato un bunsen acceso e dopo circa 5 minuti, con l’intervento dell’insegnante,
esso è stato immerso nell’acqua.
Abbiamo avvertito con le
dita della mano che l’acqua, dapprima fredda, si è riscaldata diventando
tiepida e l’oggetto di ferro, dapprima caldo (certamente non lo avevamo
toccato dopo che era stato posto sopra la fiamma bunsen!) ora risulta tiepido.
Secondo noi si è
verificato un passaggio di calore dal ferro all’acqua.
Risposta alla domanda
n. 3
Per rispondere alla terza
domanda ognuno di noi ha versato in due becher quantità uguali di
acqua fredda; uno dei due becher è stato poi posto sulla reticella
situata sopra il treppiede sotto il quale è stato posizionato un
bunsen acceso e quando abbiamo avvertito con le dita della mano che l’acqua
era diventata ben calda abbiamo tolto il becher dalla reticella e vi abbiamo
versato l’acqua fredda contenuta nell’altro becher; abbiamo ottenuto acqua
tiepida perché si è verificato, secondo noi, un passaggio
di calore dall’acqua calda a quella fredda.
Risposta alla domanda
n. 4 e n. 5
Secondo noi in tutti questi
fenomeni si è verificato un trasferimento di "qualcosa" da un corpo
ad un altro e questo "qualcosa" è il calore.
Risposta alla domanda
n. 6
Ogni gruppo ha fatto delle
previsioni riguardo la temperatura della miscela ipotizzando anche un legame
matematico tra T1, T2 e T* .
Ogni gruppo ha organizzato
un esperimento per confermare la propria ipotesi.
La linea comune seguita
è stata la seguente:
-
versare in due becher quantità
uguali di acqua
-
misurare la temperatura (temperatura
"ambiente") dell’acqua contenuta in un becher e registrarla indicandola
con T1
-
porre l’altro becher sopra la
reticella situata sopra il treppiede
-
accendere il bunsen situato
sotto il treppiede
-
agitare in modo uniforme leggendo
la temperatura
-
spegnere la fiamma quando la
temperatura è giunta a circa 60°C e registrarla indicandola
con T2
-
versare l’acqua fredda in quella
calda, agitare, leggere la temperatura della miscela e registrarla indicandola
con T*
(L’insegnante ci ha detto
di ripetere l’esperimento per tre volte in quanto non è corretto
basarsi solo sui dati ottenuti eseguendo un solo esperimento)
Il materiale utilizzato è
stato il seguente:
-
treppiede
-
reticella
-
termometro
-
becher
-
sorgente di calore (fiamma bunsen)
-
acqua
Conseguentemente viene
proposto fra T1, T2 e T* il seguente legame matematico:
(T1 + T2) : 2 = T*
Nadia Sebastiani
