COMMENTI AGLI SCHEMI CONCETTUALI SUI FENOMENI LUMINOSI E TERMICI
Esiste sempre sovrapposizione e interferenza fra esperienza comune, esperienza di laboratorio, analisi concettuale, rappresentazione formale.  Le strade" per portare a termine la costruzione di conoscenza sulla base di questi ingredienti NON sono univoche: ma alcuni passaggi sono più significativi ed efficaci di altri, ed è importante esserne consapevoli.

I "discorsi introduttivi" sono particolarmente delicati, e condizionanti l'intero processo successivo: d'altra parte, come ben dice Wittgenstein, <è illusorio pensare di portarli (i ragazzi - ndr) dove noi vogliamo, se non siamo capaci di andarli a prendere là dove sono, e di trovare una strada adatta da percorrere con loro ... >.

Molti degli elementi che sono essenziali al processo di "ricostruzione scientifica dell'esperienza comune" (sorgenti, oggetti, spazio, materia ... percezione, rivelatori tecnologici... sistemi, variabili, equilibri ...) sono comuni sia alle fenomenologie luminose che a quelle termiche.  Si tratta in realtà di elementi estremamente generali, che sono alla base di ogni categorizzazione cognitiva prima ancora che -scientifica, e (anche) come tali vanno giocati didatticamente.

C'è (per esempio) una cruciale differenza, nella conoscenza comune come nella ricostruzione scientifica, fra "luce" e "caldo": i fenomeni luminosi appaiono sempre come "simultanei" nel loro fluire e accadere attraverso lo spazio, quelli termici avvengono sempre "distesi" nei tempi caratteristici di ogni processo.

A questa prima differenza è associata una seconda caratterizzazione: nel caso della luce è di solito possibile "separare" abbastanza bene, nel contesto concreto come nella ricostruzione interpretativa, fenomeni diversi (riflessione, trasparenza, rifrazione, propagazione rettilinea e ombre, ... etc), che possono essere modellizzati separatamente e vanamente sovrapposti per confrontare la modellizzazione con la realtà; nel caso dei fenomeni termici la correlazione in ogni situazione fra i concetti-base (temperatura e calore) e i molti parametri e variabili specifici di ogni processo è sempre molto più stretta, e spesso poco trasparente all'interpretazione.

In ogni caso linguaggio ed esperienza comune, imprinting percettivo e base formale (fortemente "geometrica", in primo luogo, per la luce; sostanzialmente "algebrica" e "rappresentativa" per i fenomeni termici) sono strettamente correlati alla prima "coagulazione" dei concetti fisici.  L'argomento sarà discusso a fondo nel Seminario: per intanto si invitano ì partecipanti a confrontarsi con gli schemi proposti anche per produrre in proprio "repertori" (come in A3) di <tutto quello che di fisico e/o matematico sembra veramente necessario per capire e far capire, e che nessuno si è mai preso la briga di spiegare>; confrontandoli poi ai vari "programmi" di scienze e matematica (ufficiali, e/o personalmente usati).