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Scuola media " via Viganò" - Milano
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Descrizione attività |
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Classe IB Ho avviato il lavoro su percezione e sensazione partendo dalla classificazione di oggetti con luso dei sensi. Nella programmazione inviata questa attività era alla fine, mi è sembrato opportuno invece proporla per prima, come avvio ai giochi sullutilizzo separato dei 5 sensi. Classificazione con gli organi di senso Durante le attività precedenti i ragazzi avevano spesso fatto riferimento ai sensi, hanno accettato quindi di buon grado di utilizzarli per classificare gli oggetti che si trovavano davanti, anzi è sembrato loro liberatorio poter raggruppare utilizzando la percezione piuttosto che cercare criteri più complessi (secondo loro). Nonostante questo loro entusiasmo iniziale tutti i gruppi hanno cambiato più volte lorgano a cui fare riferimento durante la classificazione e hanno incontrato difficoltà nel mettersi daccordo sui criteri da utilizzare. Materiale utilizzato:
La classe è stata divisa in 4 gruppo di 5 ragazzi ciascuno con la consegna di classificare il materiale utilizzando criteri riferibili agli organi di senso. " Non cè dubbio che , per fare scienza, osservare sia fondamentale, ma dare un ordine gerarchico e un significato euristico a questa imprenscindibile attività dei sensi e della mente inserendola in un percorso cognitivo non è banale" Anna Lepre Epsilon n°15 Ottobre 93. Osservazioni Gli studenti hanno individuato il valore soggettivo dei sensi e quindi larbitrarietà dei criteri da loro scelti. I sensi maggiormente utilizzati sono stati il tatto, lolfatto, la vista, meno il gusto perché i ragazzi si rifiutano di assaggiare, nessuno ha utilizzato ludito. Roberto: " Era impossibile usare ludito perché ovviamente gli oggetti erano immobili" Matteo: " E difficile . E possiamo classificare gli oggetti solo se li muoviamo" Roberto : " loggetto per sé non fa rumore ma se lo sbatti a terra sì" Mattia: " Ma se facciamo cadere un granulo di zucchero non fa rumore, un bicchiere sì" Valentina: " Secondo me non sempre hai bisogno di sbatterlo a terra per capire dal rumore, per esempio la carta stagnola se la schiacci la senti, lo zucchero se lo muovi lo senti" Non ci accorgiamo, se non si presta attenzione, che anche ludito ci permette di riconoscere senza "vedere" un oggetto. La discussione che è seguita ha messo in evidenza che nella realtà ludito viene utilizzato molto di più di quanto ci si potrebbe aspettare. Il tatto è lorgano di senso che ha creato loro meno problemi, almeno apparentemente, e la maggior parte ha classificato gli oggetti in base ad esso. Alla domanda cosa riconosci utilizzando il tatto i ragazzi hanno risposto: la superficie, il materiale di cui è fatto un oggetto (la forchetta di metallo è "fredda" quella di plastica no), la forma. I ragazzi spesso non si rendono conto di mescolare le informazioni che vengono dai diversi organi, pensano di descrivere utilizzando solo la vista tenendo in mano il materiale e quindi ricevendo informazioni anche dal tatto. Risulta quindi molto difficile separare i sensi tra loro. Laura: " Molle e duro oltre al tatto lo potevi riconoscere anche con la vista" Quando ho chiesto di elencare aggettivi riferibili al gusto e allolfatto i ragazzi hanno riscontrato molte difficoltà,. Il nostro linguaggio è ricco di aggettivi riferiti alla vista, povero di quelli riferito allolfatto, infatti si dice "odore di ." per indicare un odore particolare o "sapore di " per indicare il gusto di un alimento. Riguardo allodorato si è messo in evidenza che lodore, come il colore, varia con continuità e che si va dalla "puzza" al profumo, la differenza tra luna e laltro è dovuta a gusti personali e quindi puramente soggettivi. Difficoltà sono state incontrate nel classificare i liquidi con il tatto, lolio è stato classificato come liscio. La discussione collettiva, come sempre, è risultata indispensabile per mettere in evidenza le difficoltà incontrate e condividere le conoscenze acquisite. Molto si è discusso sul lavoro di gruppo: essendo una prima media non è semplice farli lavorare insieme in modo sempre produttivo. Gli organi di senso Ho proposto dei giochi sulluso degli organi di senso, centrando lattenzione su un senso alla volta. Ogni gioco ha precise regole:
Svolgimento Riconoscimento e compilazione di una scheda con il nome delloggetto e le proprietà che hanno permesso di riconoscerlo Materiale Varia a seconda del gioco La risoluzione viene data alla fine del gioco, segue una discussione. Scopi
IL TATTO Tempo 2 ore e 1 ora di discussione Materiale: Cucchiaio di plastica - Cucchiaio di metallo - Acqua - The - Mandarino - Arancio - Zucchero - Sale Svolgimento Un ragazzo alla volta, bendato, entra in una stanzetta dove sono disposti gli oggetti sul tavolo. Il lavoro viene svolto durante unora di copresenza con unaltra insegnante. Consegna di lavoro "Usare il tatto per individuare gli oggetti." Risultati Cucchiaio di metallo, cucchiaio di plastica Tutti li indovinano per la forma Il materiale viene distinto in base alla consistenza, duro o molle, alcuni però distinguono il cucchiaio di metallo da quello di plastica perché il primo è freddo. Diffusa concezione difforme questultima della quale sarebbe interessante parlare con il gruppo che si occupa di temperatura e calore. Solo una ragazza li distingue dal peso. Due ragazzi utilizzano anche ludito, infatti fanno urtare le posate sul tavolo, contravvenendo alle regole del gioco. Un ragazzo oltre ai recettori tattili dalle mani usa quelli presenti sul viso, appoggiando il cucchiaio sulla guancia. Alcuni non riconoscono il materiale di cui sono fatti i due oggetti. Bicchiere di acqua fredda e the caldo Tutti dicono "bicchiere piccolo di plastica" per la forma e perché comprimendolo si piega. Alcuni toccano il bicchiere solo, senza mettere il dito nel liquido, altri invece si accorgono che contiene qualcosa, ma non mettono il dito dentro. Alcuni non mettono le dita dentro perché "tanto si capisce solo con il gusto cosa cè" Non tutti percepiscono la differenza di temperatura tra lacqua e il the caldo. Naturalmente questo risulta più evidente alla fine del gioco quando il the si è raffreddato. Alcuni confondono il the con il caffè. Alla domanda se potrebbe essere latte il liquido contenuto nel bicchiere: Cristian " E no, perché il latte sarebbe liscio, il the o il caffè sono ruvidi" Due ragazze sostengono che nel bicchiere con il the cè olio perché sentono qualcosa di scivoloso. Sale e zucchero Capiscono la differenza in base alla dimensione dei granelli. La maggior parte sostiene che il sale è più grosso, lo zucchero è più fine, altri il contrario. In realtà al tatto sembra essere più grosso il sale dello zucchero. Alcuni non li riconoscono e sostengono che si tratta di semi o foglie tritate. Mandarino e arancio Capiscono il tipo di frutto dalla superficie. Le differenze tra i due frutti identificate dai ragazzi sono state: piccolo / grande leggero / pesante molle / duro Solo un ragazzo non ha riconosciuto larancio dicendo che è un melograno perché aveva sentito un buco. CONSIDERAZIONI In generale quasi tutti confrontano gli oggetti tra loro, infatti distinguono la plastica solo dopo che hanno toccato il cucchiaio di metallo. La maggior parte usa entrambe le mani per toccare gli oggetti. Sono comunque molto impacciati e hanno avuto bisogno di incoraggiamento per iniziare. Una cosa è essenziale da sottolineare che 8 su 21 allievi sono extracomunitari e di questi ben 5 sono cinesi. Certamente le difficoltà linguistiche sono una forte barriera per la comunicazione. Nessuno, per quanto riguarda arancia e mandarino è arrivato a rompere la buccia, si sono fermati alla superficie esterna. Forse hanno pensato che non si potesse farlo e forse erano sicuri delle loro risposte. Hanno quasi tutti rispettato la regola di usare il solo tatto, anche se durante la discussione è emerso che molte caratteristiche non erano riconoscibili con il solo tatto. Alla fine abbiamo stilato una lista delle caratteristiche di un oggetto che si possono riconoscere con il tatto: forma - grandezza - morbidezza - superficie - stato fisico - materiale - temperatura - peso - flessibilità I SENSI INGANNANO Gioco Olfatto gusto Ho chiesto alla classe3 volontari disposti ad assaggiare, si sono offerti Stefano, Valentina e Veronica. Tutti e tre sono usciti dalla classe, intanto avevo tagliato a pezzi piccoli una pera ed una mela. I ragazzi entravano bendati uno alla volta. Ai primi due ho fatto assaggiare la pera mentre sotto il naso ponevo la mela. Tutti e due hanno detto che mangiavano pera, indovinando. Allultima ragazza ho fatto odorate la pera e mangiare la mela, questultima non ha indovinato. Sarebbe stato meglio e certamente più significativo se tutta la classe avesse potuto fare il gioco, ma motivi organizzativi lo hanno impedito. E seguita una accesa discussione sul perché Veronica non avesse indovinato. Riporto brani di discussione. Ins: "come mai il gioco non ha funzionato nei primi due casi e nellultimo sì? Veronica: "forse perché la pera è più morbida" Ins: Quindi quale senso ha prevalso sullodorato? Loredana " Sì però riconosci la pera perché è più dolce" Roberta "Io ho capito che lolfatto a volte inganna" Veronica "io ho capito che il gusto è più forte dellolfatto" Ins: " Comunque i sensi interagiscono tra loro, voi mangereste una bella torta che emana un brutto odore? Anche le medicine, gli sciroppi, mandano un buon profumo così i bambini li prendono volentieri." LE ILLUSIONI OTTICHE Ho a questo punto proposto di guardare alcune fotocopie tratte da quadri di Escher e da un quaderno delle scienze "Illusione e realtà". La discussione è tornata ad essere accesissima, ciascuno voleva dire la sua su ciò che vedeva. Una figura ha per chi la osserva un significato che dipende dalle proprie esperienze e conoscenze. Riprendo una frase di Tiziana Vandelli che scrive a proposito dellosservazione al microscopio, perché rende bene lidea del come ciò che conosco influenza ciò che vedo : "quanto siamo condizionati nellosservazione dalle conoscenze: gli alunni poco studiosi non vedevano quasi nulla, gli altri vedevano troppo, ma non era come doveva essere". Come ho scritto nel messaggio precedentemente inviato, al livello scolare dei miei allievi, quello che può, a parer mio, essere proposto sulla percezione rimane a livello puramente di impressione. I ragazzi hanno capito che le sensazioni inviate dai sensi sono soggettive e che tutto quello che percepiamo non è esattamente la realtà, la verità assoluta. Penso che questo sia già molto e che sia in ogni caso molto coinvolgente. Il resto a dopo Molte immagini sulle illusioni ottiche e sui problemi della percezione visiva le ho tratte da: "Illusione e realtà. Problemi della percezione visiva" Letture da Le Scienze, Milano 1978, Le Scienze S.p.A. LOLFATTO Tempo 1 ora e 1 ora di discussione. Questa volta il gioco è stato leggermente modificato: uscivano due ragazzi di cui uno bendato e laltro che fungeva da osservatore. Materiale: Bustina di camomilla - Caffè liquido - Caffè in polvere - Profumo - Aceto Risultati Tutti indovinano il profumo. Quasi tutti riconoscono la camomilla, altri dicono the e solo una ragazza cinese dice cipolla. Anche in questo caso le difficoltà linguistiche possono aver influenzato la risposta Tutti riconoscono il caffè, ma non sanno dire se liquido o in polvere. Un ragazzo confonde laceto con lo yogurt. Considerazioni Il fatto che il compagno osservatore porti loggetto al naso del compagno bendato doveva escludere luso del tatto. In realtà molti ragazzi hanno cercato di toccare loggetto ugualmente. Il tatto comunque non si poteva escludere visto la presenza di sensori tattili nella cavità nasale che potevano fornire indicazioni riguardo alla temperatura. Questa è stata rilevata solo da una ragazza per il caffè liquido al quale ha attribuito un odore più forte. Stefano " Beh, il caffè in polvere lo riconosci perché è come a casa quando apro il barattolo e verso il caffè nella caffettiera: qualche granello va nel naso e sento il sapore in bocca". Linterferenza anche del gusto è evidente, visto il legame anatomico tra cavità nasale e orale. Laffermazione di Stefano mette in luce come si può arrivare a capire attraverso il ricordo di esperienze vissute e come alcune ne rievochino altre. VISTA E GUSTO Tempo 2 ore e 1 ora di discussione Il gioco della vista viene svolto contemporaneamente a quello del gusto. Il materiale viene posto sul tavolo nella solita stanzetta dove entra un allievo alla volta. In questo caso gli allievi non sono bendati e devono riconoscere con la sola vista quello che hanno davanti, in seguito devono assaggiare e riconoscere con il gusto. Materiale: Acqua zuccherata - Acqua salata - Acqua - Limone a pezzetti piccoli (in modo da essere difficilmente riconoscibile) - Arancia a pezzetti - Mandarini Risultati Con la vista tutti riconoscono aranci, mandarini e limone. I problemi al riconoscimento si sono avuti con i tre tipi di acqua. Qualcuno ha notato comunque che erano diversi: per la presenza di un soluto in fondo al bicchiere, per il colore torbido ("più scuro"). per la presenza di bollicine Le risposte sono state: acqua normale, acqua naturale, acqua gasata, acqua con zucchero e sale, acqua con limone Risultati del gusto I ragazzi osservano poco e sembrano motivati solo a sapere la risposta giusta per capire "se hanno vinto o no". Toccano gli oggetti istintivamente, inoltre per assaggiarli devono usare le mani. Sembrano i più non usare lolfatto quando devono riconoscere gli agrumi. Stefano " Nella stanza cè però odore di agrumi" Alcuni non vogliono assaggiare ed io non li ho costretti. E il solito senso di "schifo" che spesso i ragazzi tirano fuori, ad esempio anche quando devono maneggiare il suolo. Un aspetto interessante è come hanno assaggiato lacqua: chi ha assaggiato con scioltezza portando il bicchiere alla bocca chi ha immerso il dito e poi se lè portato alla bocca un ragazzo ha assaggiato rispettando "le norme igieniche" ha immerso nel bicchiere un fazzoletto di carta e una volta imbevuto lo ha avvicinato alla bocca. Osservazioni Non hanno commesso errori con il gusto, mentre la vista ha creato più problemi. I ragazzi sono arrivati alla conclusione che la vista, al contrario di quello che pensavano, non è il senso "più sicuro". Flavio " Io credo che la vista sia solo più usata da noi uomini e non la più utile. Certe volte ti può ingannare come noi con lacqua."
I giochi sui sensi possono sembrare banali ma in realtà hanno fatto capire ai ragazzi come i 5 sensi non possono così facilmente essere separati tra loro, come le sensazioni siano soggettive e come il senso più usato, la vista, possa trarre in inganno. Inoltre li ha costretti a porre attenzione a fenomeni che altrimenti vengono dati per scontati e a mettere in relazione ciò che vivono nella realtà di tutti i giorni con ciò che si studia nelle ore di scienze. Dal punto di vista didattico e pedagogico è ormai ampiamente riconosciuta limportanza di partire dalla realtà dei ragazzi e non è necessario ribadirla qui, come pure limportanza del gioco per la motivazione. Quello che mi preme sottolineare è invece limportanza e la valenza didattica dellapproccio percettivo. La percezione a livello di scuola media, a mio parere, non può che essere trattata a livello di approccio, una sua trattazione più avanzata (come viene proposta, per intenderci da Pierantoni nella "trottola di Prometeo o dal Gibson in "Ecological approach to visual perception) richiede abilità logiche e concettuali troppo alte per il livello scolare dei nostri allievi e una sua trattazione semplificata rischierebbe di essere banale e poco significativa. Lapproccio percettivo, invece, usando una frase forse un po forte, dovrebbe essere obbligatorio, in quanto non solo motiva, perché è divertente e accattivante, ma mette in crisi, in modo costruttivo, rispetto ad alcuni luoghi comuni e costringe a porre attenzione a come si osserva. Pierantoni "La trottola di Prometeo. Introduzione alla percezione acustica e visiva" Editore Laterza Gibson "The ecological approach to visual perception" LEA, 1986, London USCITA AL PARCO LAMBRO: sintesi del lavoro svolto sulla percezione e apertura di nuovi problemi 18 marzo 1999 Il lavoro svolto al parco Lambro è analogo a quello descritto da Paola Catalani il 27/10/98, con la quale abbiamo concordato luscita. A differenza di Paola, che ha utilizzato lesperienza al Parco Lambro come approccio emozionale e quindi come prima attività, per la mia classe questa è risultata una sintesi. Il fatto di dover svolgere lattività di percezione con il gruppo di Lugo, mi ha fatto posticipare una esperienza che, sicuramente, è più significativa se svolta come prima. Previsioni Ho fornito ai ragazzi una piantina del parco sulla quale era segnato il tragitto che avremmo svolto. Come per gli allievi di Paola i ragazzi hanno guardato poco la cartina e hanno fatto poche osservazioni. Dovevano inoltre riconoscere eventuali tracce lasciate sul territorio: ad esempio abbiamo attraversato depressioni che erano vecchi laghetti, sul Lambro i sacchetti attaccati ai rami segnano la piena. Passeggiata ad occhi bendati A turno i ragazzi dovevano bendarsi e a coppie seguire linsegnante che faceva da conduttore del gruppo. Il primo giro è stato un disastro, tra il ridere e il parlare dei ragazzi pochi hanno posto veramente attenzione ai rumori che sentivano e alle sensazioni provate. Il secondo giro è andato meglio. Nei verbali dei ragazzi si possono leggere le sensazioni provate, tra le quali la paura, il disagio di farsi portare in giro senza poter vedere. Interessante sottolineare il senso di vergogna e di disagio per i maschi di prendersi per mano mentre le ragazze lo trovano un gesto naturale e spontaneo. Tra le sensazioni provate cè la fatica, lo sforzo provato per fare una salita. E importante far notare ai ragazzi che percepiamo stimoli provenienti dallesterno, ma anche stimoli provenienti dallinterno del corpo (paura, fatica, tensione muscolare etc). Il nostro corpo è quindi simultaneamente oggetto e soggetto della percezione e a volte crea confusione producendo sensazioni confuse. Ascolto in cima alla collina In cima ad una collinetta si sentono rumori diversi sedendosi da una parte e dallaltra del muretto che circonda la collina stessa. I ragazzi, ad occhi chiusi, cercano di individuare i singoli rumori. Per sentire meglio gli studenti sono stati invitati ad osservare il massimo silenzio tenendo gli occhi chiusi per ascoltare con più attenzione. I ragazzi cinesi sembrano molto più riflessivi e meditativi, si spostano più frequentemente per ascoltare e osservano con molta attenzione. E risultata evidente la difficoltà di isolare ludito dalla sensazione di calore sul corpo (è una bella giornata di sole). Lalbero ritrovato Ancora divisi in coppie, uno bendato e laltro no, i ragazzi, in un boschetto, dovevano riconoscere lalbero di fronte al quale li aveva condotti il compagno libero dalla benda. Il ragazzo bendato deve poi, una volta che si è tolto la benda, riconoscere lalbero e dire quali sono le caratteristiche che gli hanno consentito di riconoscerlo. Solo tre ragazzi su 22 non hanno riconosciuto lalbero. Naturalmente il senso più usato in questo gioco è stato il tatto. Gioco sui sensi I ragazzi, divisi in gruppi di 5, dovevano raccogliere tre oggetti che avessero caratteristiche simili alla vista (ad esempio lo stesso colore), al tatto, alludito, allodorato. Le difficoltà maggiori si sono avute nellodorato, è risultato impossibile trovare tre oggetti con lo stesso odore. Per la vista il parametro usato da tutti è stato il colore Durante luscita i ragazzi dovevano porre attenzione alla loro ombra, alla variazione della sua lunghezza in funzione dellaltezza del sole sullorizzonte. Questo perché abbiamo iniziato il lavoro su luce. VERBALI DEI RAGAZZI Invio alcuni stralci, quelli che ritengo più significativi. Passeggiata ad occhi bendati Laura: quando ero bendata ho sentito gli uccelli e la cascata, il vento che mi veniva dalla schiena, rumori di autoveicoli, il fruscio degli alberi e delle foglie che calpestavo. Quando cera una salita o una discesa certe volte perdevo lequilibrio. Allora ho avuto paura. Valentina: ho provato queste sensazioni : poca paura verso Laura e quindi molta sicurezza; lodore della vegetazione che scricchiolava sotto i miei piedi. Mano mano che salivo su per la montagnetta sentivo il rumore della cascata, il rumore dellautostrada e dei tritatronchi. Valentina F. : Prima mi sono bendata io e le sensazioni che ho provato sono state: il vento, le foglie che calpestavo e la fatica che ho fatto a fare la salita. Sentivo anche piccoli sassolini sotto i miei piedi, le discese, le fosse e le salite. Ascolto in cima alla collina Roberta: successivamente siamo andati in cima ad una collinetta dove ci siamo seduti ed abbiamo ascoltato i rumori che ci circondavano. Dovevamo ascoltare i rumori da una parte della collina e poi dallaltra. Allinizio io sentivo solo il rumore degli aerei, delle macchine che passavano, poi ho sentito il cinguettio degli uccelli. Dalla parte opposta si sentivano gli stessi rumori, ma più forti e si sentivano i passi di un uomo che correva sulla strada, i lunghi fischi del padrone che chiamava il cane e il rumore delle foglie che venivano trascinate per terra dal vento. Lalbero ritrovato Roberto: ho riconosciuto lalbero dalla circonferenza abbastanza piccola e dalla durezza della corteccia. Valentina: ho riconosciuto lalbero perché era abbastanza magro ed aveva un piccolo ramo verso lalto. Loredana: aveva tantissimi rami, le foglie sui rami ma lho riconosciuto anche dal percorso fatto perché potevo calcolare se il tragitto era lungo o corto rispetto al punto di partenza, potevo riconoscerlo con la memoria" Lorena: io non lho riconosciuto perché aveva caratteristiche uguali a tanti altri Laura: io lho riconosciuto dal profumo e dalle venature del tronco profonde. Gioco sui sensi Veronica: Per trovare i vari oggetti, non ci sono stati problemi, tranne che per ludito, perché era molto difficile trovare degli oggetti che in sé facessero dei rumori. MA alla fine ne abbiamo trovati e tra questi abbiamo avuto lidea di prendere dellacqua. |