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Programmazione ed itinerari didattici
L’argomento
“IL SUOLO” è stato affrontato in due classi, una prima e una seconda,
a due livelli diversi: nella prima era collegato alla conoscenze del territorio
in cui gli alunni vivevano (zona marittima), nella seconda era invece
maggiormente finalizzato alla conoscenza delle caratteristiche del suolo. Si
è innanzitutto effettuata un’indagine sulle preconoscenze dei ragazzi,
prima con una chiacchierata libera in classe sull’argomento e poi con
la somministrazione di un questionario: le conoscenze sono risultate in
entrambe le classi molto vaghe e superficiali e quindi si è passati alla
programmazione del lavoro da effettuare. CLASSE PRIMA
Obiettivi cognitivi
1)
Acquisire attenzione e conoscenza dell’ambiente
in cui si vive.
2)
Iniziare a capire le correlazioni tra
ambiente vivente e ambiente non vivente.
3)
Favorire una migliore comprensione dell’influenza
del suolo sulla vita delle piante e degli animali di un ambiente.
4)
Potenziare le capacità di orientamento
nello spazio.
5)
Dotarsi di strumenti di lettura e di analisi
trasferibili in altre realtà.
Obiettivi operativi
1)
Saper osservare, cogliendo i particolari,
ed imparare a prendere appunti. 2) Saper raccogliere dati, tabularli, confrontarli e iniziare ad interpretarli. 3) Acquisire la capacità di lavorare in modo rigoroso e scientifico. 4) Imparare ad usare tavole e/o libri per il riconoscimento di piante ed animali. 5) Saper riconoscere le specie osservate anche in altri ambienti. 6) Saper relazionare oralmente e per iscritto su un’esperienza vissuta.
Obiettivi formativi
1)
Sviluppare la socializzazione, imparando
a collaborare in un gruppo.
2)
Abituarsi ad un comportamento individuale
responsabile e corretto.
3)
Abituarsi al rispetto della Natura e di
tutte le sue componenti.
Modalità di svolgimento del lavoro e percorso
attuato
Il
lavoro, come già detto, è iniziato con un sondaggio sulle preconoscenze
degli alunni sull’ambiente in cui vivono, in generale, e sulla località
dell’uscita in particolare (bosco con caratteristiche mediterranee…),
prima attraverso una chiacchierata libera e poi con un questionario. Dopo una prima presentazione storico-geografica
della zona, è stata effettuata una uscita sul territorio per l’osservazione
diretta e la raccolta di materiale: gli alunni erano divisi in gruppi
ed ognuno, all’interno del suo gruppo, aveva il proprio compito (giornalista,
fotografo, raccoglitore, misuratore). Durante l’uscita i ragazzi dovevano
inoltre orientarsi su una mappa loro distribuita e compilare una scheda
di osservazione , che poi ogni gruppo doveva rielaborare e sintetizzare
in classe. Nelle
lezioni successive si è lavorato sulla relazione sull’uscita (personale
e di gruppo), sull’osservazione dei diversi terreni raccolti, prima ad
occhio nudo e poi con l’aiuto di strumenti (lente d’ingrandimento, microscopio
bioculare e microscopio ottico) e infine se ne sono studiate sperimentalmente
alcune caratteristiche (composizione: aria, acqua, sedimentazione, permeabilità).
Dall’esperimento
sulla sedimentazione e dalle osservazioni successive è scaturita dai ragazzi
una domanda interessante: come mai nei campioni provenienti da zone umide
c’erano poche “cose” che galleggiavano, mentre in quelli provenienti da
zone asciutte ce ne erano molte di più? Si è fatta allora un’ipotesi:
nelle zone umide la decomposizione delle sostanze è più veloce che nelle
zone asciutte e inoltre questa velocità dipende anche dalla “consistenza”
delle foglie stesse. Per poter verificare questa ipotesi si è ideato un
esperimento che ha confermato questa ipotesi. In
questa classe, il lavoro è poi proseguito con lo studio in generale delle
caratteristiche degli essere viventi e poi, in particolare, con quello
della morfologia delle piante raccolte, con il loro riconoscimento e con
la costruzione di un piccolo erbario. Per motivi di tempo, non si è potuto continuare
il lavoro specifico sulla parte animale, anche se si erano raccolti degli
animaletti con l’apparecchio del Berlese ed altri erano stati trovati
negli strati di terreno durante l’osservazione in laboratorio (da qui
era già scaturita la comprensione del significato della parola “lucifughi”
e “biodiversità”, vista la varietà di forme osservate). Questo lavoro
è stato poi ripreso e completato l’anno successivo.
CLASSE SECONDA
Obiettivi cognitivi
1)
Conoscere la struttura generale di un
terreno.
2)
Capire l’importanza dei diversi tipi di
suolo per la vita.
3)
Capire la stretta correlazione esistente
fra suolo e acqua, fra suolo e aria, fra suolo e ambiente vivente.
4)
Acquisire un linguaggio specifico ed essere
in grado di usarlo nel debito contesto.
Obiettivi operativi
1)
Consolidare le capacità di saper osservare,
raccogliere dati, tabularli, confrontarli, interpretarli e rielaborarli.
2)
Consolidare la capacità di lavorare in
modo rigoroso e scientifico.
Obiettivi formativi
1)
Potenziare ulteriormente la socializzazione,
lavorando in armonia con i compagni.
2)
Formarsi la consapevolezza dell’importanza
di saper osservare e saper sperimentare correttamente per formarsi i concetti
base.
3)
Maturare il senso di responsabilità dell’impatto
con l’ambiente e nella gestione delle sue risorse.
Modalità di svolgimento del lavoro e percorso attuatoStudiate
sperimentalmente le caratteristiche fisico-chimiche e le proprietà di
acqua e aria, nonché le soluzioni, gli acidi e
basi e introdotto il concetto di ph, si è iniziato il lavoro
sul SUOLO: anche in questa classe si è fatto prima un sondaggio sulle
preconoscenze, attraverso una discussione libera in classe e la compilazione
di un pretest sulla conoscenza di alcune importanti parole e concetti
(questionario). Si
è quindi organizzata un’uscita a gruppi che i ragazzi, residenti in zone
diverse, hanno attuato nel territorio vicino alla zona in cui abitavano
(spiaggia, pineta, campi coltivati, oliveto in collina), guidati nell’osservazione
e nella raccolta di materiali da una scheda guida. Fatta una scelta dei campioni di terreno più significativi a disposizione, per ogni campione sono stati eseguiti i seguenti esami:
-
osservazione guidata, fatta prima ad occhio
nudo e con le mani e poi con gli altri strumenti a disposizione (lente
d’ingrandimento, microscopio binoculare, microscopio ottico strumenti);
-
determinazione dei principali costituenti
mediante la stratificazione per sedimentazione;
-
determinazione della permeabilità;
-
determinazione della percentuale d’acqua
contenuta;
-
determinazione della percentuale d’aria
contenuta;
-
determinazione del ph;
-
determinazione del potere assorbente; - determinazione della presenza di calcare. |