Scuola media "G. B. Angioletti"- Torre del Greco


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Programmazione delle attività sul Suolo

Finalmente inizia il lavoro sperimentale con i ragazzi!Per la verità noi già a Dicembre abbiamo introdotto l’argomento "Suolo" nella 1^A a tempo normale con la quale intendiamo lavorare ; in effetti abbiamo iniziato quell’indagine sulle "preconcezioni" degli allievi sulla quale , ci pare, fossimo tutti d’accordo. Le risposte dei ragazzi alle domande :

Che cos’è il suolo?

Di che cosa è fatto?

Da dove viene?

C’è sempre stato?

Rimane sempre uguale?

C’è dappertutto?

C’è vita nel suolo?

Se si, come sono fatti i viventi che lo popolano e di che cosa si nutrono?

A cosa serve?

ci hanno sorpreso perché, nella maggior parte dei casi, denotavano la conoscenza, da parte loro di alcuni aspetti fondamentali dell’argomento, segno di un discreto lavoro fatto alle scuole elementariIn particolare, gli allievi sanno molto bene che il suolo si forma per disgregazione delle rocce e che gli agenti atmosferici hanno un ruolo fondamentale in quest’opera ma alla domanda relativa alla vita nel suolo, tutti hanno concordato sul fatto che "solo i vermi vivono sottoterra, perché essi non hanno bisogno di respirare e, quindi, visto che non c’è aria là sotto!".Altre questioni sono scaturite dalla discussione preliminare, per esempio le differenze di colore fra i vari tipi di terreno, la necessità da parte dei contadini di concimare i loro campi e il ritrovamento di reperti archeologici anche a distanza di migliaia d’anni.Le risposte dei ragazzi sono state catalogate ed accantonate, in attesa della verifica sperimentale che inizierà a partire dalla settimana prossima quando gli allievi effettueranno una escursione in un bosco ceduo situato su un colle nelle immediate vicinanze della Scuola.Nel bosco gli allievi, divisi in gruppi, effettueranno osservazioni, raccoglieranno campioni di terreno e di lettiera, scatteranno fotografie; da quel momento comincerà il lavoro di verifica.Abbiamo pensato, nei limiti del possibile, di condurre gli allievi stessi a progettare gli esperimenti in relazione alle domande che sono state loro poste. Le possibili esperienze da fare sono elencatedi seguito.

  • Di che cosa è fatto il suolo?
  • C’è aria ?

Esperimento n. 1

Dimostrazione della presenza di aria nel suolo.

Materiale occorrente: 2 becher graduati per ogni gruppo, campioni di terreno, acqua.Esecuzione: i ragazzi dovranno misurare 100 cc di terreno asciutto in un becher e 100cc di acqua nell’altro. Aggiungeranno, quindi , l’acqua al terreno, annotando il volume della miscela ottenuta e osservando ciò che succede durante l’operazione. Il volume inferiore ai 200cc e lo sviluppo di bollicine sarà la dimostrazione che c’è aria nel suolo.

  • C’è acqua?

Esperimento n. 2

Dimostrazione della presenza d’acqua nel suolo.

Materiale occorrente: campioni di terreno, bilancia, vaschetta di alluminio con coperchio (o provettone in pirex), fornellino.Esecuzione: i ragazzi dovranno pesare i campioni di terreno e quindi a riscaldarli una volta messi nel recipiente coperto. Dopo pochi minuti , finito il riscaldamento, osserveranno ciò che è comparso sotto il coperchio e ripeseranno i campioni. La formazione di goccioline d’acqua sotto il coperchio e la diminuzione di peso del campione saranno la dimostrazione della presenza d’acqua nel suolo.

  • C’è materiale organico?

Esperimento n. 3

Dimostrazione della presenza di materiale organico nel suolo.

Materiale occorrente: campioni di terreno asciutto, vaschette di alluminio, fornellino.Esecuzione: i campioni saranno posti nelle vaschette e riscaldati per circa un’ora su un fornellino. I ragazzi dovranno osservare il fumo nerastro che si sprigiona e sentire l’odore della combustione di materiale organico; con l’aiuto di una bilancia, si potrebbe anche evidenziare la variazione ponderale dei campioni in seguito alla combustione

  • E’ omogeneo?

Esperimento n. 4

Dimostrazione del diverso diametro delle particelle che formano un terreno.

Materiale occorrente: 100 gr. terreno , cilindro di vetro, imbuto, carta tipo scottex. Esecuzione: il campione verrà messo in un cilindro e ad esso sarà aggiunta acqua. Dopo aver agitato il cilindro, si lascerà, per qualche ora,a riposare. I ragazzi osserveranno i vari strati che andranno via via depositandosi (dal basso in alto: ghiaia, sabbia, argilla e quindi humus).Volendo poi separare i vari strati, un imbuto verrà foderato con la carta scottex e vi si verserà, con cautela il contenuto del cilindro, facendo gocciolare tutta l’acqua .Dopo qualche giorno il contenuto si sarà indurito e, appoggiandolo su un foglio di carta, si potrà apprezzare, anche al tatto, la diversa grandezza delle particelle. Ripetendo l’esperienza per vari tipi di terreno, si potrà apprezzare e quantificare la loro diversa composizione.

  • Contiene calcare?

Esperimento n. 5

Dimostrazione della presenza di calcare nel suolo.

Materiale occorrente: un becher, un campione di terreno, acido cloridrico diluito o succo di limone.Esecuzione: al campione di terreno messo nel becher, verrà aggiunto l’acido. Si sprigionerà una effervescenza che sarà la prova della presenza di calcare.

  • Da dove viene?

Esperimento n. 6

Dimostrazione del fatto che il terreno si forma dalla disgregazione delle rocce.

Materiale occorrente: varie pietre di natura preferibilmente calcarea, foglio di carta.Esecuzione: strofinando le pietre l’una contro l’altra si raccoglierà, su un foglio di carta il terreno che verrà a formarsi.

  • E’ sempre uguale?

Esperimento n.7

Dimostrazione che esistono vari tipi di terreno e che le loro caratteristiche variano al variare della percentuale dei loro componenti.

Materiale occorrente: campioni di terreno raccolti in varie zone(sabbia, terreno di bosco, terreno di giardino ecc.), tanti cilindri graduati quanti sono i campioni, acqua, imbuti, bottiglie, carta da filtro, ovatta, cartina al tornasole.Esecuzione: sarà ripetuto il procedimento dell’esperimento n. 4 per ognuno dei campioni, annotando, stavolta, lo spessore dei vari strati nei vari campioni e traducendolo in percentuale. Si passerà, quindi, alla classificazione dei terreni in argilloso (argilla> del 30%), humoso (humus>del 15%), sabbioso (sabbia> del 65%). Verrà poi confrontato il colore (giallo-rossastro nel caso di un terreno argilloso, nerastro in quello humoso, grigio chiaro in quello sabbioso), la consistenza (compatto il terreno argilloso, soffice quello humoso, scricchiolante tra le dita quello sabbioso). Un’altra caratteristica dei vari tipi di terreno che potrà essere messa in evidenza è la diversa permeabilità all’acqua. A questo scopo i campioni verranno messi in tre imbuti uguali tappati con carta da filtro e ovatta e posti su altrettante bottiglie e ad essi sarà aggiunta la stessa quantità di acqua. I ragazzi dovranno misurare il tempo di percolazione dell’acqua nei vari casi e raccogliere le osservazioni in un grafico. Anche la capacità di colorare in maniera diversa le cartine al tornasole (caratteristica a cui daremo il nome di acidità) potrà essere una peculiarità da mettere in evidenza e, per far ciò, un po’ di ogni campione verrà mescolato ad acqua e, nel miscuglio così ottenuto, sarà immersa una cartina al tornasole; i ragazzi dovranno osservare il diverso modo in cui si colorerà la cartina.

  • C’è vita nel suolo?

Esperimento n. 8

Dimostrazione dell’esistenza di vita nel suolo.

Materiale occorrente: campioni di lettiera, imbuti grandi, reticella a maglie strette, treppiedi, cartoncino nero, becher piccoli, lampade da tavolo, stereomicroscopi, vetrini da orologio, aghi per microscopia, alcool, nastro adesivo . Capsule Petri, patate.Esecuzione: ogni gruppo costruirà il separatore di Berlese e osserverà, al microscopio la mesofauna che si separerà; utilizzando, poi, la tabella dicotomica, i ragazzi dovranno fare una classificazione delle specie isolate. Per mettere in evidenza la presenza di batteri e muffe, verrà ,poi, effettuata la coltura su patate nelle capsule Petri, di campioni di terreno.

  • Di che cosa si nutrono?

Esperimento n. 9

Individuazione del nutrimento della mesofauna.

Verrà ripetuta l’esperienza precedente con terreno raccolto in un luogo arido ; la mancanza di mesofauna dimostrerà che il nutrimento è rappresentato dai detriti organici.

  • A cosa serve il suolo?

Esperimento n. 10

Indagine sul ruolo del terreno.

Materiale occorrente: vasetti di vetro, campioni di terreno, semi di lenticchie (o fagioli), acqua.Esecuzione: campioni di terreno di diversa composizione saranno messi nei vari barattoli di vetro e in essi verranno messi a germogliare i semi. L’osservazione della crescita delle piantine dimostrerà la funzione di sostegno e di nutrimento del terreno. Questa esperienza potrà essere effettuata anche utilizzando terreni di diversa composizione, per dimostrare il diverso ritmo di crescita, in essi, di un certo tipo delle piantine.

  • Come si trasforma ciò che viene sotterrato?

Esperimento n. 11

Dimostrazione della biodegradabilità e della non biodegradabilità di alcune sostanze.

Materiale occorrente: diversi oggetti (pezzetti di gomma, biglie di vetro, pezzi di fogli di alluminio, bucce di frutta, foglie di lattuga ecc.), barattoli di vetro riempiti di terreno, acqua. Esecuzione: si sotterrano i vari oggetti nei diversi barattoli che saranno etichettati e si bagna il terreno. Dopo 15 giorni si dissotterrano i materiali e si osservano le trasformazioni da essi subite. I ragazzi raccoglieranno le osservazioni in una tabella e trarranno le conclusioni sulla biodegradabilità delle sostanze.