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Ciao a tutti! Con il nuovo anno le
mie classi hanno iniziato il progetto suolo, collegato alla
precedente attività relativa a sensazione e percezione dallutilizzo
del bosco della Giretta come laboratorio di osservazione
e sperimentazione (raccolta di campioni). La mia intenzione era
quella di seguire litinerario didattico illustrato nella programmazione
e già collaudato da Annalisa ma, a conferma che ogni annata non è mai
uguale alla precedente, lattività
è iniziata in modo diverso. I ragazzi hanno ritenuto
opportuno occuparsi subito delle piante, in quanto abitatrici
del bosco, ed estendere anche a radice, fusto, fiore,
frutto e seme lattività
di osservazione e descrizione inizialmente programmata solo per le foglie;
il lavoro si è svolto nel modo seguente:
q
Brainstorming sulle preconoscenze
q
Osservazione di campioni, fotografie e disegni
q
Rappresentazione degli organi vegetali sul quaderno
mediante disegni, acquisizione dei termini specifici relativi alla struttura
ed individuazione di opportuni criteri di osservazione
q
Discussione collettiva ed individuazione della funzione
dei diversi organi vegetali
q
Organizzazione delle competenze acquisite in una tabella riassuntiva. Sono emerse due domande:
La discussione collettiva
ha evidenziato che sarebbe stato opportuno creare modelli che riproducessero
la realtà estremizzandone gli aspetti, per vedere meglio e più
in fretta.
E
venuto naturale, a questo punto, formalizzare il concetto di soluzione,
già insito nelle preconoscenze dei ragazzi,
utilizzando i termini specifici appropriati (solvente, soluto,
concentrazione).
Abbiamo
discusso e riflettuto sul fatto che il colorante non fosse salito lungo
tutto il gambo di sedano e qualcuno ha concluso che osmosi e capillarità
non sono abbastanza per far salire la linfa fino alla cima di alberi
molto alti: ci deve essere ancora qualcosa; queste considerazioni
hanno permesso di chiarire la funzione della traspirazione. Ciascun ragazzo ha quindi realizzato sul proprio quaderno
le relazioni degli esperimenti, ma gli elaborati lasciavano piuttosto
a desiderare, nonostante dovessero essere svolti secondo uno schema
prefissato; sono stati allora strutturati dei gruppi che, dopo aver
scelto il proprio nome, hanno designato un responsabile, un osservatore
con il compito di compilare la scheda di osservazione delle dinamiche
di gruppo (punti 1 e 2) e un Anacleto. Ogni gruppo ha prodotto un elaborato,
sintesi dei lavori dei singoli componenti; successivamente, a classe
intera, si è proceduto al confronto e alla correzione delle relazioni
e alla stesura di un prodotto finale unico. Contrariamente alle
esperienze precedenti i gruppi
sono stati strutturati il più
possibile omogenei al loro interno, per evitare che gli elementi trainanti
svolgessero tutto il lavoro, sopraffacendo i compagni più insicuri;
questi ultimi, anche i ragazzi di solito passivi, non dovendo competere
con i più bravi, hanno lavorato con buona motivazione, cercando
di dare il meglio di sé.
Il suggerimento di
Annalisa di assegnare compiti precisi allinterno di piccoli gruppi
è stato esteso allintera classe, nelle ore di scienze matematiche
e di lettere, con listituzione dei seguenti ruoli, a rotazione
quotidiana:
q
Un Merlino, che relaziona ogni giorno un argomento,
risponde alle domande dei compagni e ne chiarisce eventuali dubbi;
q
Un Rasputin, che dà la parola e mantiene lordine
q
Un Quattrocchi che osserva il comportamento del gruppo
classe
q
Tutti gli altri, Semola, che fanno domande e, forniscono
le risposte,nel caso il Merlino di turno non sia in grado di farlo. I nomi scelti mettono
in evidenza quanto i ragazzi delle mie due prime siano ancora infantili. Per ora questo approccio
giocoso sembra avere effetti positivi sulla motivazione (i ruoli
sono sempre molto ambiti) e
sulla coesione del gruppo classe.
Nel laboratorio di
informatica i ragazzi stanno ampliando lipertesto relativo al
progetto sensazione e percezione con linserimento del resoconto
della nuova attività e delle competenze con essa acquisite.
Alla conclusione del
lavoro ho pensato di proporre
due verifiche:
q
La prima, che allego, mirata a valutare le competenze
specifiche acquisite, (conoscenza
della struttura e della funzione degli organi vegetali, capacità di
individuare relazioni tra i diversi organi vegetali, utilizzo del linguaggio
specifico, acquisizione dei concetti di osmosi, e capillarità, capacità
di relazionare secondo un ordine logico)
q
La seconda, realizzata a gruppi, finalizzata soprattutto
a valutare la capacità progettuale e la capacità di collaborazione Ogni gruppo verrà fornito
del seguente materiale: patata, sale, acqua, colorante, vetreria, coltellino
e la consegna sarà : PROGETTARE E REALIZZARE UN ESPERIMENTO CHE EVIDENZI E
SPIEGHI IL PROCESSO OSMOTICO. I
ragazzi dovranno successivamente elaborare la relazione dellesperimento
secondo lo schema : ipotesi
materiali fasi di lavoro osservazioni conclusioni. Allinterno
dei gruppi ognuno avrà il proprio ruolo, come suggerito da Annalisa.
Lattività continuerà,
come inizialmente previsto, con la progettazione e la realizzazione
degli esperimenti sul suolo, partendo dal brainstorming delle preconoscenze
sullargomento; abbiamo già i campioni, raccolti al bosco della
Giretta durante una precedente uscita. Un saluto a
tutti da Silvia Contarini! |