Scuola media "G. B. Angioletti"- Torre del GrecoTorna all'indice di questo percorso |
Avevamo interrotto il nostro resoconto al momento della " scoperta " dellesistenza di mesofauna nel suolo; le attività sono proseguite con lintroduzione di un nuovo interrogativo: esistono nel terreno altri esseri viventi, magari così piccoli da non essere stati visti durante le osservazioni fatte al microscopio? E nel caso di risposta positiva, come potremmo fare per metterli in evidenza? La discussione che ne è nata è stata, come al solito, molto vivace; i ragazzi ormai hanno capito che dietro ogni nostra domanda si nasconde una risposta positiva e quindi è stato unanime il coro di SIIII !!!! Un ragazzo ha parlato subito di microbi, ricordando le raccomandazioni della mamma a lavarsi le mani dopo aver toccato il terreno(tutti associano il concetto di microbo con quello di malattia; per il momento non intendiamo intervenire); allora abbiamo chiesto che cosa fossero i microbi a loro avviso e la risposta è stata " sono degli animaletti invisibili". La ricerca di un modo per metterli in evidenza è stata molto laboriosa, alcuni proponevano luso di un microscopio più potente, nessuno sapeva, però, suggerire metodi alternativi; a noi è venuta lidea di far osservare loro il pavimento, abbiamo chiesto se riuscivano a vedere i granellini di polvere depositati, i ragazzi hanno risposto che erano troppo piccoli per essere visti; noi abbiamo preso una scopa, spazzando abbiamo ammucchiato la polvere che adesso era ben visibile e abbiamo chiesto se potevamo fare qualcosa di analogo con gli eventuali microrganismi del terreno; i ragazzi hanno capito che per essere visibili dovevano essere tanti, ma non potevano ammucchiarli! Liliana ha detto di aver visto, in una videocassetta di "Siamo fatti così" ( per chi non avesse figli piccoli si tratta di una serie di cartoni animati in cui si parla del corpo umano), che i batteri si moltiplicano velocemente quando hanno qualcosa di cui nutrirsi; siamo stati noi a suggerire di approntare delle colture utilizzando fette di patate lesse in capsule sterili, sottolineando la necessità di sterilizzare anche tutto ciò che avremmo usato. In effetti tutti i gruppi hanno riscontrato la crescita di colonie batteriche nelle capsule in cui avevano messo terriccio; purtroppo però, anche in qualche capsula di controllo, in cui era stata messa solo acqua di rubinetto sulle fette di patata, si è avuta la formazione di colonie; noi abbiamo chiesto ai ragazzi se potevano dare una spiegazione di quanto era successo e le risposte più convincenti sono state : "forse non abbiamo chiuso velocemente le capsule", "probabilmente abbiamo alitato sulle fette di patate ( noi avevamo raccomandato loro di non respirare mentre chiudevano le capsule)" e "forse, inavvertitamente, abbiamo toccato le patate con le mani sporche". Contemporaneamente i vari gruppi hanno effettuato lesperimento della sedimentazione sui rispettivi campioni, annotando in una tabella le percentuali dei vari componenti ( abbiamo approfittato di questa esperienza per spiegare il calcolo percentuale); nella prossima lezione daremo loro il diagramma a triangolo per la definizione esatta della tessitura dei vari campioni. Nel frattempo i fagioli, che i vari gruppi avevano messo a germinare nei diversi tipi di terreno, ci hanno riservato altre sorprese: solo in un campione si è avuta la crescita di una piantina (peraltro molto rigogliosa), in un altro i fagioli hanno cacciato una radichetta e si sono fermati lì, negli altri tre non è successo assolutamente altro che la formazione di una bella patina biancastra di muffa. I ragazzi pensano di aver dato troppa acqua ai semi perché hanno notato che in alcuni vasetti essa non riusciva a penetrare nel terreno; noi abbiamo deciso di rimandare la discussione su quanto è successo, in attesa di effettuare le esperienze sulla porosità e sulla permeabilità dei vari campioni i risultati delle quali saranno raccolti nella tabella allegata e poi commentati. Come commento sullandamento dei lavori possiamo dire di essere abbastanza soddisfatti; i ragazzi partecipano con entusiasmo alle attività; stanno acquisendo una sempre maggiore dimestichezza con gli strumenti che usiamo, con il linguaggio specifico, e, soprattutto, sono diventati più attenti e rigorosi nel raccogliere dati, effettuare misure e nel cercare soluzioni ai problemi che via via si presentano. Certo non mancano i problemi, come quello di coinvolgere tutti allo stesso modo nei lavori di gruppo (cè sempre qualcuno che si "nasconde" o qualcuno che vorrebbe fare tutto da solo), o quello di trovare il tempo, nelle "misere" 6 ore settimanali di discutere e commentare le attività del mercoledì, senza sottrarre troppo tempo allaritmetica e alla geometria. Cè poi il problema della verbalizzazione; per evitare che soltanto alcuni si impegnassero in questo compito, abbiamo deciso che ogni ragazzo porti, come compito per la volta successiva il verbale dellattività svolta, questi verbali concorrono alla stesura dei verbali dei vari gruppi che vengono letti in classe e i ragazzi stessi scelgono (ma come siamo democratici!!!) quello che poi inviamo a voi.
ANALISI DEL TERRENO
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