Scuola media "G. B. Angioletti"- Torre del Greco


Torna all'indice di questo percorso

 

Il 17 Febbraio, abbiamo iniziato una discussione per cercare di rispondere alla domanda: c’è vita nel suolo?

La discussione è partita dal fatto che, il mercoledì precedente, durante lo svolgimento dell’esperimento che ci ha portato a scoprire che nel terreno c’è aria, nel campione del gruppo D, è uscito un verme che ci ha fatto molto riflettere; poiché lo volevamo osservare meglio, l’abbiamo messo su un vetrino sotto un microscopio e quando accendevamo la luce esso si agitava molto, quando invece la spegnevamo, si calmava. La prof. Carotenuto ci ha chiesto se potevamo dare una spiegazione di questo comportamento e abbiamo cominciato a discutere e tutti noi abbiamo pensato che forse a quel verme dava fastidio la luce e perciò si rifugiava sempre sotto terra. La prof. ci ha chiesto poi se pensavamo che ci fossero altri animaletti nel terreno e cosa potevamo fare per tirarli fuori e anche su questo abbiamo discusso molto; alla fine grazie al nostro compagno Francesco che ci ha dato molti suggerimenti abbiamo pensato di illuminare la lettiera con una lampada e di metterla sopra una retina, questa l’abbiamo messa su un imbuto (questo ce l’ha suggerito la professoressa) e poi abbiamo poggiato l’imbuto su un treppiedi, sotto l’imbuto abbiamo messo un becher con dell’alcol e tutt’intorno abbiamo messo un cartoncino nero, in modo che sotto l’imbuto fosse tutto buio e se c’erano animaletti cadessero nel becher. La prof. ci ha detto che l’apparecchio che abbiamo costruito si chiama separatore di Berlese, ma noi lo abbiamo chiamato apparecchio di Francesco perché è stato lui a darci tanti suggerimenti per costruirlo. Il mercoledì successivo, e cioè il 24 Febbraio, siamo andati di nuovo in laboratorio, ogni gruppo ha cominciato ad osservare ciò che c’era nel proprio becher ad occhio nudo, si vedevano tanti piccoli granellini e qualche vermetto. Poi abbiamo , con una specie di contagocce che si chiama pipetta Pasteur, preso un po’ di alcol con quello che c’era dentro, l’abbiamo messo su un vetrino e l’abbiamo osservato al microscopio. Dentro c’erano tanti animaletti, alcuni erano rossastri, altri trasparenti, altri azzurrini e poi c’erano dei vermetti. La prof. ci ha detto di osservarli bene e di disegnarli e poi ci ha dato una scheda su cui erano disegnati degli animaletti uguali a quelli che noi abbiamo osservato e abbiamo scoperto che i loro nomi sono :oligocheti, acari, pseudoscorpioni, simfili, diplopodi e poi c’erano anche dei ragnetti. Il professore Guida li ha anche fotografati. I nostri professori ci hanno detto che essi sono animali lucifughi, cioè scappano dalla luce e che essi rappresentano la cosidetta mesofauna.

Relazione fatta dal gruppo C della classe IA della Scuola Media "Angioletti" di Torre del Greco.