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PIANTIAMO I FAGIOLI relazione della classe ID a.s.1999/2000
RIFLESSIONISappiamo che esistono diversi tipi di suolo, basta guardarsi intorno: ghiaioso, sabbioso, argilloso, con humus; l’argilla si può comprare dal giardiniere e quindi deve favorire la crescita delle piante, anche l’humus si trova dal giardiniere e quindi, secondo, noi deve essere fertile.
CI SIAMO CHIESTI: I diversi tipi di suolo influiscono sulla germinazione dei semi e sulla crescita delle piante? La nostra IPOTESI Pensiamo tutti di sì; per verificare la nostra ipotesi abbiamo progettato il seguente esperimento: piantare fagioli della stessa qualità in cinque campioni di suolo diverso (sabbia, terra da giardino comprata, che pensiamo che sia argillosa e tre campioni del nostro laboratorio di osservazione, sui quali indagare).
FORMULIAMO MEGLIO LA NOSTRA IPOTESI:
MATERIALE: campioni di suolo ( unica variabile del nostro esperimento), fagioli della stessa qualità, 5 vasetti uguali, cilindro graduato per misurare la stessa quantità di acqua, una riga, una scheda di osservazione (preparata da noi).
FASI DI LAVORO: q Il giorno 26/1/00 i semi ( fagioli ) nei 5 campioni di suolo alla stessa profondità (una falange della prof) q abbiamo innaffiato la stessa quantità d’acqua un giorno sì, uno no q abbiamo periodicamente misurato
OSSERVAZIONIEccola nella tabella.
Rappresentiamo in modo leggibile i dati nella tabella.
CONCLUSIONILeggiamo il grafico e riflettiamo. E’ germinato prima il fagiolo nella sabbia, e quasi contemporaneamente, i campioni del bosco e il seme nella terra da giardino no. Non capivamo perché, dato che abbiamo annaffiato con la stessa quantità di acqua. L’unica cosa che ci è venuta in mente è che la sabbia era umida quando abbiamo piantato i fagioli (aveva piovuto il giorno prima che Davide la portasse). Visto che non succedeva niente abbiamo dato doppia acqua alla terra da giardino, che sembrava spugnosa: finalmente è germinato anche il suo seme! Per un po’ la crescita delle piante è stata uguale in tutti i suoli, tranne in quello della zona di vecchia piantumazione, (forse il seme era avariato ?), pensiamo per il periodo che erano nutrite dai cotiledoni. Poi la pianta nella terra da giardino e quella nella terra da canale sono cresciute molto, la pianta nella sabbia ha smesso di crescere, quella nel terreno della zona di vecchia piantumazione è cresciuta però sta appassendo. Pensiamo che la terra da giardino sia piena di humus, infatti è scura (bene per la crescita della pianta), ma che, al contrario di ciò che avevamo pensato, contenga poca argilla (non trattiene molto l’acqua: il seme ha avuto bisogno di una dose doppia); anche la terra del canale dovrebbe essere fertile, anche se a guardarla non ci sembra che contenga humus, ma non ci dobbiamo mai basare su osservazioni superficiali; pensiamo che i suoli delle zone di nuova e vecchia piantumazione siano stati molto sfruttati dalle piante che ci sono cresciute.
Vogliamo
indagare meglio sul comportamento dei nostri campioni quando ricevono
acqua, in particolare della terra da giardino, per verificare che non
la trattenga molto. Confronteremo
i nostri risultati con quelli della classe 1C, che sta facendo il nostro
stesso lavoro.
Chiedo scusa a tutti, ma soltanto dopo aver
inviato il file su-06-da-contarini (relazione dell’esperimento (PIANTIAMO
I FAGIOLI) mi sono accorta di due errori nella tabella di rilevazione
dati: la pianta nel campione suolo della zona di nuova piantumazione
e quella nel campione suolo della zona di vecchia piantumazione risultano
inspiegabilmente calate, rispettivamente nei giorni17/2 e 28/2. Per quanto riguarda il primo dato, effettivamente
rilevato da un alunno, avevamo discusso in classe sull’inattendibilità
di quel valore, (chi aveva misurato sosteneva che la pianta, quel giorno,
era ammosciata e quindi più bassa), concordato che quella motivazione
non era accettabile e avevamo corretto il valore (uguale a quello della
data precedente), dopo una nuova misurazione. I ragazzi avrebbero dovuto
correggere il dato nella tabella che ciascuno aveva sul proprio quaderno:
evidentemente non tutti l’hanno fatto. Nel secondo caso invece si tratta di un semplice
errore di battitura: sono stati invertiti i dati del 24/2 e del 28/2. Ovviamente anche il grafico risente dei due
errori, ma non le riflessioni/conclusioni, che si basano sulla lettura
del grafico corretto, costruito dai ragazzi sul quaderno.
MORALE: mai fidarsi degli alunni, anche se di solito affidabili e neppure dei loro insegnanti!
Un saluto a tutti Silvia Contarini
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