INS:
Come si fa a prevedere dove verrà l’ombra?
S:
Come con la casina!
AT:
Si mettono i fili.
S:
Ma non si possono fare i buchi.
INS:
Facciamo con delle striscioline di scotch.
A:
Facciamo i contorni col pennarello del quadrato?
INS:
Quando avete fatto la previsione, quando avete previsto i
quattro angoli, con il righello disegnate il quadrato, poi andiamo
ad accendere la lampadina e verifichiamo la previsione.
LEO:
Ma dobbiamo accendere la lampadina per vedere l’ombra!
INS:
Come facciamo a prevedere dove si formerà l’ombra con una
lampadina spenta?
LEO:
Eh... ho capito, noi disegniamo un quadrato poi ci
avviciniamo e allontaniamo finché non sta nel quadrato.
INS:
La cosa che fai con le mani (con le mani fa capire che il
percorso da compiere va dall’oggetto allo schermo) può essere
precisa? O c’è un sistema....
AM:
Il filo!
INS:
Da dove lo facciamo partire questo filo?
LET:
Dalla luce!
E:
No, dall’ombra.
AM:
Come si fa a partire dall’ombra, che non l’abbiamo finita
qui...
E:
Come con la casetta.
LEO:
Ma allora prima dobbiamo ripassarci col pennarello.
AM:
Dobbiamo partire da qui (oggetto) a lì (schermo).
INS:
Noi eravamo partiti dall’ombra, ma adesso l’ombra ce
l’abbiamo? Dobbiamo trovarla! Da dove partiamo?
LET:
Dalla luce.
E:
Se fai con le mani la luce va contro l’oggetto e dopo
l’oggetto piano piano si ingrandisce, dopo quasi quasi si è
ingrandito.
INS:
Quindi tu la faresti con le mani la previsione?
E:
Sì.
INS:
Da dove parti con le mani?
E:
Dalla luce.
INS:
Con le mani viene un lavoro preciso? Cosa possiamo usare al
posto delle mani?
E:
Il filo.
INS:
Allora da dove parte il filo? Perché?
AM:
Dalla luce, poi si allarga, passa da qui (spigolo del
quadrato).
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