Una mattina troviamo all'interno della scuola impronte sui vetri, avanzi di
cibo, giochi sparpagliati e tanta confusione.
La situazione si ripete per qualche giorno finché, guidati da rumori
provenienti dalla direzione, troviamo la causa di quei disastri: una graziosa
scimmietta di nome Lucilla.
E’ un’artista giocoliere che lavora in coppia col coniglio Tobia ed avendo
perso i suoi attrezzi è venuta nella nostra scuola pe4rchè, si sa, dove ci
sono i bambini è probabile trovare corde, palle e cerchi utili per la
realizzazione dei suoi numeri.
Lucilla è molto simpatica, ci racconta barzellette e aneddoti sulla sua vita e
noi in cambio la aiutiamo a recuperare ciò di cui ha bisogno.
Tutto sembra risolto e la scimmietta torna a casa all’interno del "Bosco
in città".
Dopo qualche giorno torna da noi molto preoccupata: Tobia non esce più dalla
sua tana, ha la sensazione che qualcuno lo segua ovunque vada come se fosse
"attaccato ai suoi piedi con ago e filo".
Hanno pertanto messo in atto degli agguati per sorprendere l’inseguitore, ma
tutti i tentativi non hanno svelato il colpevole.
I due animali chiedono aiuto ai bambini per risolvere il mistero.
Dopo varie ipotesi e ricerche scopriremo che Tobia temeva la propria ombra
perché non sapeva di possederla ed ora imparerà a non averne più paura grazie
ai giochi che farà con noi.
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