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...che si trova in classe:
Questa esperienza e' di rinforzo e conferma rispetto allesperienza fatta all'aperto. Per le seconde si può formalizzare l'attività dei puntamenti con un modello geometrico. I due ragazzi che puntano un oggetto vicino sono indicati dai punti A e B, l'oggetto vicino e' indicato da un punto C sull'asse del segmento AB. Congiungendo i tre punti si ottiene un triangolo isoscele. Se l'oggetto viene allontanato lungo l'asse del segmento AB, il punto C si sposta. Facciamo disegnare i triangoli che si ottengono con spostamenti successivi. Classe 1A della scuola "L. Conti" di Buccinasco E' importante che i ragazzi riflettano su: "Che cosa varia e che cosa invece resta invariato in questo insieme di triangoli?" La base rimane costante, l'altezza e' la variabile indipendente e l'angolo alfa (tra il lato obliquo e la base) e' la variabile dipendente. Più l'oggetto si allontana, più l'angolo alfa cresce ; tende a 90 gradi quando il vertice C tende allinfinito. Si potrebbe cercare di capire quanto dovrebbe essere l'altezza del triangolo nel caso in cui l'oggetto fosse proprio il Sole e la distanza AB fosse, per esempio, di 20 m. Nel tentativo di rappresentare questa situazione (facendo corrispondere a un quadretto 1 metro) si renderebbero conto che:
Possibili problemi Problemi di rappresentazione dello spazio tridimensionale sul foglio (3Dà 2D). Quando i ragazzi faranno schemi delle loro osservazioni sul proprio quaderno, dovranno affrontare il problema della rappresentazione sul foglio dei due angoli necessari ad individuare loggetto nello spazio. Conviene guidare i ragazzi a dare una rappresentazione della situazione sul piano orizzontale e poi sul piano verticale.
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