Le riflessioni di Carla
mi hanno ricordato le emozioni di quando, novella labretina, mi apprestavo a scrivere con fatica su quella pagina bianca del video. Grandi erano il mio senso di inadeguatezza, il timore di non essere capace di dare un senso compiuto a tutte le attività e la paura di "rischiare" e di mettere in gioco il ruolo dell'insegnante che mi ero costruita in tanti anni di onorata carriera. Il lavorare insieme sgretola poco alla volta e vince queste paure ed insicurezze (spero, io sono a mezza strada): la programmazione comune è una grossa ancora di sicurezza, i verbali in rete ci aiutano a tenere il ritmo, i problemi e le difficoltà degli altri sono spesso anche i nostri. Vero è che non c'è mai stata grossa discussione però, secondo me, anche la sola lettura dei messaggi degli altri è fonte continua di confronto. In questa fase di resoconti e sintesi di anni di esperienza è giusto segnalare i limiti e le difficoltà incontrate, ma con spirito ... positivo. Le righe che scriviamo in questi giorni sono un segnale di un certo movimento. Carla conclude il suo intervento (riferendosi ai ricercatori) così:" ... mi piacerebbe che ogni tanto esprimessero in modo più esplicito le loro valutazioni sul nostro lavoro": io non ci avevo mai pensato ma concordo. Arrivederci a domani Rosella Zucchetti, Lodi |