Istituto comprensivo "P. Sarpi" - Settimo Milanese


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LABORATORIO DI SCIENZE: “ Il mondo è come lo vediamo?”

INCONTRO

Sintesi delle attività

1

·        Ci presentiamo

·        Chiariamo come lavoreremo e quali sono gli obiettivi del nostro laboratorio:

-     costruiamo le nostre conoscenze sperimentando

-     lavoriamo in gruppo per imparare a collaborare e a confrontarci in modo costruttivo

-     impariamo a registrare efficacemente le nostre esperienze per poterci riflettere in un secondo tempo ed essere in grado di riproporle ad altri

-     il prodotto sarà la partecipazione a “Scienze Under 21” Museo Scienza e Tecnica; ogni gruppo di lavoro avrà la responsabilità dell’exhibit di un’esperienza

·        Strutturiamo i gruppi di lavoro (gruppi di 4)

2-3

Impariamo l’anatomia dell’occhio

 

Evidenziamo alcuni  suoi comportamenti

·        Ciascun componente di ogni gruppo riceve le seguenti consegne (scheda 1)

1.      Guarda negli occhi il tuo compagno e osserva attentamente.

2.      Disegna quello che vedi cercando di mettere il maggior numero di particolari.

3.      Sei in grado di dare un nome a tutti i particolari che hai disegnato?

4.      Confronta il tuo disegno con quello dei tuoi compagni: sono tutti perfettamente uguali?

5.      Guarda negli occhi il tuo compagno e basandoti sulle tue osservazioni rispondi alle domande:

-         E’ corretta l’espressione “ci guardiamo negli occhi”?

-         Secondo te è importante la colorazione delle diverse parti dell’occhio? Perché?

6.      Illumina un occhio ad un tuo compagno, utilizzando una torcia elettrica; cosa osservi?

7.      Metti un quaderno in corrispondenza del naso, in modo da poter illuminare un solo occhio. Che cosa osservi sul comportamento dei due occhi?

8.      Come pensi che l’occhio sia fatto dentro? Disegnalo e fai delle ipotesi sul suo funzionamento.

·        All’interno di ogni gruppo lavoriamo e discutiamo per produrre un unico elaborato

·        Ogni gruppo riferisce la propria esperienza

·        Confrontiamo i disegni e le risposte

·        Elaboriamo un modello comune da presentare alla mostra

·        Scegliamo il gruppo responsabile della presentazione (gruppo: Mbou)

4

 

 

 

 

 

 

 

Indaghiamo sul funzionamento dell’occhio e sulle diverse modalità di visione

Lavoriamo a “classe” intera:

·        Ci disponiamo in cerchio intorno ad un banco, sul quale è appoggiato un astuccio.

·        Ci viene chiesto di osservare attentamente l’astuccio per un minuto.

L’astuccio viene tolto e ciascuno riferisce una caratteristica che ha osservato (elenco sulla lavagna).

Ci poniamo le seguenti domande:

-          Le caratteristiche elencate sono state osservate da tutti?

Ciò che ciascuno vede dipende dalla sua posizione rispetto all’astuccio e dalla sua capacità di osservazione

-          Abbiamo rilevato informazioni anche sull’ambiente circostante l’astuccio?

Molto scarse

·        Ci viene chiesto, tenendo gli occhi fissi sull’astuccio, di rilevare informazioni anche sull’ambiente circostante.

Alcuni di noi descrivono quello che vedono, continuando a fissare l’astuccio.

Ci poniamo la domanda:

I particolari osservati sono gli stessi di prima? Perchè?

Questa volta abbiamo rilevato molti più particolari, perché avevamo una richiesta precisa.

·        Ad alcuni di noi viene chiesto di descrivere particolari sempre più lontani dall’astuccio

Notiamo che:

Se fissiamo lo sguardo su un oggetto, man mano che ci si allontana dalla direzione dello sguardo il numero di particolari percepiti diminuisce

Evidenziamo che esistono due diverse modalità di visione:

-          visione focale (piccola e centrale, ci permette di ricavare molte informazioni dettagliate e precise).

-          visione periferica (grande e di contorno, ci permette di ricavare informazioni meno dettagliate e più vaghe, ma la visuale è molto più ampia

Nella vita di tutti i giorni ci possiamo servire della visione focale e di quella periferica:

-          durante una verifica, si può guardare con la visione periferica la prof. e con la visione focale il bigliettino;

-          quando si va in bici o si guida, con la visione focale si guarda davanti, ma la visione periferica ci permette di sapere cosa succede nei dintorni;

-                      la visione periferica permette meccanismi di difesa: se qualcosa entra nel campo visivo, prima che ci arrivi contro, facciamo in tempo a metterla nel campo focale e a difenderci se è un pericolo.

·        Lavoriamo in gruppo ponendoci la domanda:

“L’ampiezza del campo visivo è uguale per tutti?”,

Formuliamo la nostra risposta di gruppo e cerchiamo di progettare un esperimento che possa verificarla

·        Lavoriamo a “classe” intera:

-         Ogni gruppo riferisce le proprie conclusioni

-         Confrontiamo le risposte e le proposte

-         Concordiamo le modalità più idonee per realizzare l’esperimento durante il prossimo incontro

-         Scegliamo il gruppo responsabile della presentazione dell’esperienza della giornata

5

 

 

Scopriamo che esiste una uniformità di specie ed una variabilità individuale

·        Realizziamo l’esperimento sull’ampiezza del campo visivo:

-         Un ragazzo prende in mano un pennarello nero; apre il braccio e guarda negli occhi un compagno che ha davanti a sé: riesce, continuando a guardare il compagno, a vedere anche il pennarello?

-         Inizia a muovere lentamente il braccio in avanti;

-         I compagni, utilizzando il goniometrone misurano l’angolo che il suo braccio forma con la direzione dello sguardo, quando il ragazzo comincia a vedere il pennarello.

·        proviamo tutti, ogni ragazzo effettua 5 misure di cui calcola la media, raccogliamo i dati nell’apposita tabella (scheda 2)

·        riflettiamo sui risultati:

-         Perchè i risultati delle misure effettuate sullo stesso ragazzo non sono uguali? Errori di misura

·        Inseriamo i dati nel computer per costruire il grafico:

otteniamo un particolare tipo di grafico a forma di campana rovesciata (gaussiana). Questo grafico ci dice che, pur esistendo delle differenze individuali, i valori misurati rientrano tutti in un intervallo non troppo ampio e la maggior parte di tali valori si trova al centro di questo intervallo (uniformità di specie).

6-7

 

 

Approfondiamo le nostre conoscenze sull’anatomia e fisiologia dell’occhio:

funzione e distribuzione dei recettori

Nell’incontro durante il quale abbiamo lavorato sulla visione focale e periferica avevamo fatto l’ipotesi che verso l’esterno del campo visivo si vedono meno particolari e non si distinguono bene i colori. Per verificare questa ipotesi:

·        Realizziamo l’esperimento sull’ampiezza del campo visivo non limitandoci a percepire il pennarello, ma individuandone il colore (nero, verde, rosso o blu):

·        Proviamo tutti, effettuando almeno tre prove per ogni colore

·        Inseriamo i dati nel computer per costruire il grafico

·        Riflettiamo sui risultati

Notiamo che, se non si deve vedere il colore l’angolo è più ampio e questo conferma la nostra ipotesi iniziale.

Le misure effettuate ci permettono di fare un’ipotesi sulla distribuzione delle cellule sensibili sulla retina sul fondo dell’occhio:

-          nella parte centrale c’è una zona più sensibile ai colori

-          intorno c’è una zona che ci permette una vista globale senza dettagli e colori

·        Scegliamo il gruppo responsabile della presentazione di questo esperimento alla mostra

8

Approfondiamo le nostre conoscenze sull’anatomia  e sulla fisiologia dell’occhio: punto cieco

 

 

Indaghiamo sull’intervento del cervello nella visione

 

·        Lavoriamo in gruppo, ma  ognuno di noi esegue individualmente le consegne della scheda 4 notando che, se si pone il foglio in un’opportuna posizione, il pallino scompare e al suo posto si vede la quadrettatura

·        Ci confrontiamo all’interno del  nostro gruppo e formuliamo un’ipotesi comune

·        Ogni gruppo riferisce la propria esperienza

·        Confrontando le opinioni emerge che esiste un punto dell’occhio che non è sensibile.

Esiste un’interruzione nella retina (punto cieco): in questa zona,  priva  di recettori, passano le terminazioni nervose che costituiscono i nervi ottici; quando l’immagine cade in questa zona non viene percepita.

·        Ci poniamo le domande:

-         Perché al posto del pallino vediamo la quadrettatura  e non “il vuoto”?

-         perché quello che normalmente vediamo non è influenzato dalla assenza di recettori in corrispondenza dell’attacco dei nervi ottici?

Vediamo con gli occhi, ma anche il cervello ha parte attiva nella visione: in questo caso “ripara l’immagine”, riempiendo  “il buco” con quello che c’è nella zona circostante

·        Scegliamo il gruppo responsabile della presentazione di questo esperimento alla mostra

9

Scopriamo che l’esperienza condiziona la percezione

Riflettiamo sul fatto che il cervello, che ha parte attiva nella visione, ci può anche ingannare

·        Lavoriamo  a classe intera sulle illusioni ottiche

Vedi scheda: le illusioni ottiche

10-11

Approfondiamo le nostre conoscenze sulla fisiologia dell’occhio: limite risoluzione

Riflettiamo sulla capacità dei nostri occhi di distinguere piccoli particolari

·        Lavoriamo in gruppo realizzando un esperimento che ci permette di determinare il limite di risoluzione del nostro occhio Vedi scheda: il limite di risoluzione

12-15

Prepareremo le relazioni per la presentazione delle esperienza a “Scienze Under 18”

Effettueremo la verifica finale

 

 

Le esperieneze delle scuole