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Istituto comprensivo "P. Sarpi" - Settimo Milanese
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Esperimento sulla determinazione del limite di risoluzione
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I dati ottenuti da tutto il gruppo sono:
-
le prestazioni dell’apparato visivo
nei diversi individui sono simili (uniformità di specie), ma non identiche
(variabilità individuale) -
Il nostro apparato sperimentale
è molto rudimentale e quindi sicuramente gli errori nelle misurazioni
sono rilevanti Se voglio percepire come distinti due punti tra loro
molto vicini (cioè cogliere particolari molto piccoli di un oggetto) devo
avvicinare l’oggetto all’occhio. Inoltre osservo che: -
la distanza tra i punti
del secondo retino è un po’ più della metà di quella tra i punti del primo -
la distanza foglio-occhio
misurata con il secondo caso è risultata per tutti un po’ più della metà
di quella misurata con il primo. Posso fare l’ipotesi che il rapporto distanza tra i
punti del retino e distanza max foglio-occhio sia costante:
Non posso però portare il foglio (l’oggetto) a una distanza
dall’occhio minore di 20 cm, perché non riesco più a mettere a fuoco. Si definisce LIMITE
DI RISOLUZIONE DELL’OCCHIO UMANO (lr) la distanza minima tra due particolari
che vengono percepiti come distinti alla distanza di 20 cm. Per calcolare il limite di risoluzione lr = P’R’ , partendo
dai nostri dati sperimentali, si sfrutta l’ipotesi che il rapporto distanza
tra i punti e distanza max foglio-occhio sia costante:
P’R’ : A’B’ = PR : AB Confrontando i risultati dei diversi componenti del
gruppo: -
Ci sono delle differenze tra i
valori ottenuti da persone diverse -
Le prestazioni dell’apparato visivo
nei diversi individui sono simili (uniformità di specie), ma non identiche
(variabilità individuale) -
Rappresentando con un istogramma
i valori del limite di risoluzione trovati otteniamo delle gaussiane
Il limite di risoluzione
per ciascuno di noi risulta praticamente lo stesso utilizzando i valori
rilevati con i due retini; ciò è ragionevole perché il limite di risoluzione
è una caratteristica individuale (le differenze che si riscontrano tra
i due valori trovati da ciascuno sono come sempre dovute agli errori di
misura). -
le distanze sono numeri
grandi e quindi anche le loro differenze sembrano grandi, -
il limite di risoluzione
è un numero molto più piccolo e quindi le loro differenze appaiono molto
più piccole. |