Istituto comprensivo "P. Sarpi" - Settimo Milanese


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L’UDITO

 

Tutti sapevamo che l’organo dell’udito  è l’orecchio e conoscevamo alcune sue parti, ma facevamo un po’ di confusione; nessuno sapeva dove sono i recettori uditivi e abbiamo fatto qualche ipotesi.

Abbiamo osservato un disegno che riproduceva l’orecchio e abbiamo sistemato le parti principali al posto giusto, rifacendo il disegno sul nostro quaderno.

CI SIAMO CHIESTI:

1.      che cosa sono i suoni?

2.      che cosa succede, come è possibile sentirli?

ABBIAMO SPERIMENTATO:

1.      abbiamo picchiato un bastoncino su un diapason (strumento che usano i musicisti per accordare gli strumenti) e abbiamo percepito un suono; abbiamo toccato il diapason con il naso e abbiamo sentito che vibrava;

2.      abbiamo messo del semolino su dei piatti di forma diversa e abbiamo picchiato con una bacchetta: il semolino si spostava formando delle onde.

ABBIAMO IMPARATO:

1.      Il suono è una vibrazione e si propaga come un’onda

2.      questa vibrazione arriva al nostro orecchio attraverso l’aria;

3.      il nostro orecchio è diviso in tre parti: orecchio esterno, medio, interno

4.      la vibrazione entra nel PADIGLIONE AURICOLARE che è fatto come un imbuto per raccogliere meglio i suoni, percorre il CANALE UDITIVO e fa vibrare il TIMPANO, membrana che separa l’orecchio esterno da quello medio; lì si trovano tre ossicini MARTELLO, INCUDINE, STAFFA, che cominciano a vibrare e trasmettono la vibrazione ad un’altra membrana che li separa dall’orecchio interno; questa membrana è a contatto con la CHIOCCIOLA, che sembra un canale arrotolato nel quale scorre un liquido, la PERILINFA; dentro la chiocciola c’è l’ORGANO DEL CORTI, che contiene i recettori acustici, cellule con dei peletti, CIGLIA, che si muovono quando si muove la perilinfa, per effetto della vibrazione che arriva dagli ossicini; dai recettori partono i nervi acustici, che li collegano al cervello.

RIFLESSIONI:

abbiamo pensato agli indiani che riconoscevano l’arrivo di cavalli lontani appoggiando l’orecchio a terra: più un corpo è denso, meglio trasmette i suoni. Alcuni di noi, quando fanno il bagno e mettono le orecchie nell’acqua percepiscono i discorsi di quelli del piano di sotto.