Istituto comprensivo "P. Sarpi" - Settimo Milanese


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Laboratorio di Scienze: Il mondo è come lo vediamo? Ampiezza del campo visivo

Abbiamo effettuato le misure dell’ampiezza del campo visivo secondo le istruzioni della scheda numero 3 e abbiamo rappresentato in istogrammi i valori medi ottenuti da ciascuno di noi per ciascun colore. 

 

 
 

 Anche questa volta abbiamo ottenuto grafici a campana rovesciata.

 Nell’incontro durante il quale abbiamo lavorato sulla visione focale e periferica abbiamo fatto l’ipotesi che verso l’esterno del campo visivo si vedono meno particolari e non si distinguono bene i colori.

 

Per verificare questa ipotesi abbiamo calcolato il valore medio dell’angolo per ogni colore e abbiamo confrontato il risultato con il valore che abbiamo ottenuto la prima volta, quando dovevamo vedere solo il pennarello:

Abbiamo notato che, se non si deve vedere il colore l’angolo è più ampio e questo conferma la nostra ipotesi:

 

 

Nel nostro campo visivo abbiamo due zone:

Þ    visione focale (piccola e centrale, ci permette di ricavare molte informazioni dettagliate e precise).

Þ    visione periferica (grande e di contorno, ci permette di ricavare informazioni meno dettagliate e più vaghe, ma la visuale è molto più ampia).

OSSERVAZIONI:

a)     I grafici fatti a campana rovesciata ci hanno fatto capire che i nostri occhi si comportano più o meno tutti uguali (uniformità di specie), anche se ciascuno di noi può avere delle piccole variazioni (variabilità individuale).

b)     Nella vita di tutti i giorni ci possiamo servire della visione focale e di quella periferica:

-          durante una verifica, si può guardare con la visione periferica la prof. e con la visione focale il bigliettino;

-          quando si va in bici o si guida, con la visione focale si guarda davanti, ma la visione periferica ci permette di sapere cosa succede nei dintorni;

-          la visione periferica permette meccanismi di difesa: se qualcosa entra nel campo visivo, prima che ci arrivi contro, facciamo in tempo a metterla nel campo focale e a difenderci se è un pericolo.

c)      Le misure effettuate ci permettono di fare un’ipotesi sulla distribuzione delle cellule sensibili sulla retina sul fondo dell’occhio:

-          nella parte centrale c’è una zona più sensibile ai colori

-          intorno c’è una zona che ci permette una vista globale senza dettagli e colori 

Nella retina ci sono due tipi di cellule I CONI e I BASTONCELLI.

“I coni sono più sensibili ai colori e permettono un'alta acutezza visiva; i bastoncelli sono più sensibili dei precedenti alla luce e permettono la visione crepuscolare a scarsa acutezza visiva (con il termine acutezza visiva si intende la capacità di discriminare un oggetto; essa è tanto maggiore quanto minore è la distanza alla quale si percepiscono come separati due punti appartenenti a quell'oggetto).

Sulla retina, in perfetta opposizione alla pupilla, si trova una piccola zona ellissoidale del diametro di circa 2,5 mm, di colore giallo, chiamata FOVEA CENTRALIS: essa corrisponde alla zona di massima acutezza visiva dell'occhio. Nella fovea le cellule fotosensibili sono rappresentate solo da coni. Intorno a essa sono presenti sia coni sia bastoncelli; procedendo verso la periferia della zona sensibile i coni si diradano e, all'estremità esterna, si trovano solo bastoncelli.”

 

 

Le esperieneze delle scuole