L'energia dal Sole

Sentire caldo quando fa freddo
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Supporto didattico ALL'ESPERIENZA 4.4

biologia Fisica

   CHE COSA FAR NOTARE

Sorprendentemente esiste una notevole differenza tra la sensazione provata dallo sperimentatore e la misura della temperatura indicata dal termometro infatti, mentre con le mani si ha la sensazione che la temperatura davanti all'imboccatura o sopra il fornelletto sia sostanzialmente uguale, il termometro ci indica temperature notevolmente differenti.

   CHE COSA SUCCEDE

Il calore che sentiamo all’imboccatura è dato dagli infrarossi emessi dal fornello mentre il calore che percepiamo sopra l'apertura superiore è determinato dall'aria che si riscalda.  Di conseguenza , davanti al fornello, la sonda del termometro assorbe i raggi infrarossi emessi e la sua temperatura cresce lentamente. Sopra il fornello la sonda è immersa nell'aria calda che sale convettivamente e la sua temperatura cresce velocemente.

La nostra pelle non percepisce la diversità di temperatura perché la sensazione di caldo o di freddo che noi proviamo non dipende  esclusivamente dalla temperatura dell’aria: in una giornata di sole possiamo stare a torso nudo anche in montagna, su un ghiacciaio, nonostante la temperatura dell’aria sia molto bassa, sotto lo zero, mentre si può entrare in condizione di ipotermia se si rimane troppo tempo nell’acqua di un oceano del sud, anche se la temperatura dell’acqua può essere di 25 gradi o superiore, quindi decisamente confortevole (ma comunque inferiore alla nostra temperatura corporea, e tale per cui  l’acqua sottrae calore al nostro corpo).

Il termometro indica la temperatura. La sensazione di caldo/freddo dipende dalla perdita/guadagno di calore. Dunque termometro e pelle non indicano esattamente la stessa cosa.

   PER APPROFONDIRE

Bisognerebbe tener conto di questa differenza nella progettazione delle case. Quando d’inverno si va in una casa che non è stata abitata da un po’, anche se si accende il riscaldamento si prova a lungo una sensazione di freddo: si dice che devono riscaldarsi i muri. E’ proprio così. I muri freddi assorbono i nostri infrarossi e ce ne inviano pochi: il bilancio fra quel che dissipiamo e quel che assorbiamo è sfavorevole e anche una temperatura dell’aria in altri casi confortevole non è sufficiente a darci un senso di comfort. Dopo un po’ di tempo i muri si sono scaldati, il bilancio diventa meno sfavorevole e stiamo meglio. Lo stesso ci capita davanti a una grande vetrata: si prova un senso di disagio termico perché il vetro dissipa verso l’esterno molto calore ed è più freddo dei muri circostanti. Si può invece stare bene in casa anche con una temperatura dell’aria inferiore a 20° se le pareti sono tiepide (come avveniva in certe abitazioni romane, nei cui muri passavano condotti di aria calda) o se riflettono gli infrarossi emessi dal nostro corpo e dalle altre sorgenti di calore presenti della stanza.

 

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