CHE COSA SUCCEDE
L’energia emessa dalla sorgente in ogni
istante è costante ed è costante la distanza tra sorgente luminosa
e lastrine; varia lo spessore del materiale che la luce attraversa.
Quando attraversa la prima lastrina, parte
della luce incidente viene riflessa, parte viene assorbita,
parte viene trasmessa. A noi interessa la parte di luce trasmessa,
che diventa luce incidente per la successiva lastrina (che a
sua volta rifletterà, assorbirà, trasmetterà). E così via per le
lastrine successive.
Ad ogni lastrina si ripresenta la stessa
situazione:
-
luce incidente, luce riflessa, luce
assorbita, luce trasmessa
-
la luce trasmessa diventa luce incidente
per la lastrina successiva
Possiamo individuare in questa schematizzazione
un processo iterativo, che va sottolineato con i
ragazzi.
Nelle prime osservazioni qualitative si è
notato anche un fascio di luce riflessa, quando il fascio
incontra la superficie della prima lastrina. Per le successive
lastrine questo fenomeno si può ritenere trascurabile se le
superfici accostate hanno una buona aderenza. Decidiamo quindi di
non considerare la riflessione.
Di seguito si dà la tabella con le misure
effettuate da ragazzi di una terza media, così che se non è
possibile realizzare l’esperimento, si possano dare ai ragazzi
almeno i risultati, trovati da altri e proporre la traccia di
elaborazione data sopra.
Intensità luminosa in funzione
del numero di lastrine
|
n.
lastrine
|
intensità (lux)
|
0 |
290 |
1 |
261 |
2 |
234 |
3 |
210 |
4 |
194 |
5 |
181 |
|
