Con tutto questo bagaglio di esperienze e
di domande (con qualche risposta) siamo rientrati e al gruppo che ha scelto
"luce" viene dato un panorama molto ampio sia di oggetti e materiali a
disposizione che di possibili esperienze e temi da affrontare.
Mostriamo il materiale sperimentale che abbiamo portato.
Si tratta di materiale povero ma non poverissimo:
- Diverse lampadine (normali, al krypton, led ...) alcune con variatori di intensità,
puntatori laser, proiettori da diapositive.
- Perspex a pezzi di diversa consistenza e colore
- Gelatine da fotografia di colore blu, verde e rosso
- Maschere con fori e schermi bianchi
- Contenitori di diverse forme (vaschette di plastica, contenitore cilindrico da
spaghetti, acquario) da riempire di liquidi vari (acqua, acqua e latte, acqua e luminolo,
....) o di fumo ( incensi conici da erboristeria)
- Misuratori di intensità luminosa dalle fotoresistenze, al luxmetro al sensore di luce
collegato a un computer
- Spettroscopi didattici
Alla domanda "Cosa si può studiare con questo materiale in
interno e parallelamente in esterno, tornando sistematicamente al Sole?" incominciamo
a rispondere partendo dalle esperienze della giornata e dal materiale sul tavolo:
- Luci e ombre (spazi di ...)
- Colore della luce - colore degli oggetti
- Cosa fa la luce quando incontra un materiale
- Occhio (lenti)
Si ricorda anche che é stato
inviato del materiale scritto (mappe sia generali sui caratteri fondamentali dei
percorsi di conoscenza che specifiche del tema luce; commenti agli schemi; una traccia di
percorso didattico possibile).
Si confronta il materiale inviato con quello che di solito si trova nei libri di
testo:
il tema luce viene normalmente affrontato dividendo in capitoli
separati i diversi comportamenti che nei contesti concreti sono intrecciati (ad esempio
riflessione, rifrazione, assorbimento sono sempre presenti contemporaneamente
nell'interazione tra luce e materiali, ma spesso si studia prima la riflessione legandola
prevalentemente agli specchi piani, la rifrazione poi e l'assorbimento per niente);
le situazioni sperimentali sono presentate attraverso disegni
schematici che contengono (messi sullo stesso piano) sia elementi di realtà (oggetti) che
elementi interpretativi (raggi) e si tratta in generale di disegni bidimensionali.
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Si invitano i corsisti a usare tutti i materiali
a disposizione, a lasciarsi "provocare" dal materiale e dalle nostre domande. Il nostro obiettivo é avviare con loro un processo di costruzione
di conoscenza su un tema emblematico e coinvolgente come la luce. Non abbiamo a
priori un unico percorso da proporre, ai corsisti prima e ai loro studenti poi. Come
verrà detto più volte sia in seduta plenaria che nei gruppi e come abbiamo scritto nei
materiali inviati prima del seminario, usiamo la metafora del territorio, della mappa e
dei diversi possibili percorsi lungo i quali muoversi.
Il tema disciplinare che si intende insegnare é pensato come
un territorio da esplorare, attraverso il quale ci si può muovere su percorsi
diversi alcuni più facili altri più impervi, alcuni più brevi altri più lunghi, alcuni
più coinvolgenti altri meno anche a seconda di chi li percorre, delle sue capacità ,
interessi ecc. La prima cosa é farsi una mappa del territorio e imparare ad usarla per
muoversi concretamente nel territorio stesso, per trovare obiettivi e strade per
raggiungerli. |
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