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Progetto "Laboratori in Rete" allargato - Incontro dell'8 settembre 1997Vengono distribuite alcune pagine fotocopiate del lavoro dellastronoma Nicoletta Lanciano di Roma e alcune nostre riflessioni teoriche. Si invitano gli insegnanti a "reagire" alle nostre proposte esprimendo dubbi, prevedibili difficoltà sia loro che dei ragazzi. Problemi emersi
P. Guidoni Facciamo unanalisi delle PAROLE: Spesso bisogna rendersi conto che dietro a questo ci sono dei problemi molto generali. Per il problema del sistema di riferimento forse bisogna partire da: qual è lesperienza e qual è lidea di spazio che un essere umano ha in testa? Riflettiamo su esperienze che facciamo fin da piccoli:
Noi spesso diamo per ovvio quello che è complicato, bisogna allenarsi davanti
allo specchio a rifletterci noi per primi per renderci conto se abbiamo noi risolto
questi problemi. Esempio di un ragazzo: per misurare la larghezza dellarmadio da una certa distanza procedo così. Misuro la distanza tra due punti vicini a me e scelti in modo da vedere "scomparire" la parte laterale dellarmadio. Sui raggi di luce; sul fatto che vanno dritti; che sono praticamente paralleli se la sorgente, come il Sole, è molto lontana; che divergono da una sorgente vicina; ecc. è importante lavorare per somiglianze e per contrasti. Per esempio fare in classe con una lampadina un lavoro di osservazione sistematica (con le braccia, lacchiapparaggi ecc.) come abbiamo fatto in esterno. Confrontare e cercare somiglianze e differenze tra il fuori e il dentro, il vicino e il lontano ecc. Anna: i ragazzi non si sono ancora convinti del parallelismo. Guidoni: e noi come adulti cosa ci diremmo davanti allo
specchio sul parallelismo ? Enrica: noi proponiamo percorsi didattici che prevedano di
lavorare a tanti livelli. Guidoni: Ma ci sono osservazioni ed esperienze fattibili con
poco. Tinelli: dalle nuvole emergono raggi non-paralleli, si vede benissimo... Guidoni: sono raggi rettilinei, anche per qualche Km, non sono
paralleli perché vengono da una sorgente secondaria, posta "dietro" le nuvole,
non è più il Sole. Un altro problema grosso : lidea di raggio.
È unidea astratta, ma dai ragazzi viene fuori. Chiedono ad esempio "cosa
cè tra un raggio e laltro", "se i raggi passano nel vuoto, questo
non è più vuoto" ecc.
E il fascio ha essenzialmente due "forme" una conica e una cilindrica. Guidoni: ho fatto costruire una enorme quantità di cartoccetti da cerbottana ; quello dei cartoccetti conici che partono dalla sorgente è un ottimo modello per la lampadina, per la sorgente vicina. Allontanandosi dalla sorgente, per il Sole, è meglio un fascio di cannucce da bibita. Importanti i giochi di stanza oltre al lavoro sul campo: il movimento da
e verso luci lontane dà unidea di quello che succede. Ritorneremo sui problemi aperti oggi sia attraverso il dibattito in rete che negli incontri successivi. Lincontro si chiude con la richiesta di:
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