Da: Maribella d'Antona <mdantona@imiucca.csi.unimi.it>
Oggetto: considerazioni
Data: lunedì 16 novembre 1998 9.00

A proposito dei verbali dei ragazzi.

Si può considerare il verbale della classe la fotografia di ciò che hanno in
testa gli alunni?
Sono molto d'accordo su quanto dice Rosella il verbale collettivo è un po'
ciò che ha in mente l'insegnante. E' nel verbale singolo, scritto magari con
i piedi, pieno di disegni se non si sa scrivere l'italiano che l'insegnante
può forse vedere nella testa dell'alunno. Non occorrono verbali esemplari
(saranno pochissimi a saperli fare) per questa operazione.
Certo occorre spendere molto tempo per leggerli tutti e questo è un problema
da mettere in conto. Ho chiesto ai miei ragazzi di affiancare il verbale
della classe a quello scritto da loro, chiederò loro, prossimamente, di
tirar fuori le cose diverse dal loro verbale e da quello collettivo. Vedremo.
Nonostante Enrica abbia sconsigliato relazioni fatte a casa, penso che farò
fare loro una sintesi
di quanto fin qui "scoperto". C'è chi si sta
ingegnando a costruire modelli di solidi di luce, chi cerca di disegnare
tutto ciò che ha in mente.
Le sintesi verranno condivise e arriveremo ad una sintesi di classe. E' un
continuo passare dal lavoro singolo a quello collettivo, credo molto nella
costruzione sociale della conoscenza.
Intanto a gruppi hanno chiesto di portare a casa il materiale utilizzato in
laboratorio, ho fatto "firmare" ad un responsabile per ogni gruppo e ho
permesso loro di portare a casa quello che abbiamo usato fin qui.
Speriamo bene!
A presto MAribella