VERBALE DEL 12/02/98 Oggi due nostri compagni ricalcavano l'ombra di uno gnomone umano: un nostro compagno Alessandro Zicchera che faceva da gnomone. La prof ha autorizzato con il permesso del commesso l'entrata di due bambini a scuola prima del suono della campana dell 8.05, perchè dovevano fare il lavoro con l'ombra e vedere l'altezza del sole. I due alunni non sono riusciti a prendere l'ombra perchè non c'era ancora il sole. Siamo usciti in cortile insieme a loro alle 11.10, i nostri compagni ci hanno raccontato che alle 9 ci sono voluti 4 fogli grandi per prendere l'ombra, ma non bastavano neppure. Quando eravamo in cortile ci si accorti che l'ombra disegnata ogni ora si accorciava e si spostava vistosamente, tracciando un arco. Con l'ombra dello gnomone abbiamo capito che: - più il sole è alto più l'ombra è corta - il punto più alto del sole sull'orizzonte è il mezzogiorno e l'ombra è la più corta - l'ombra di mezzogiorno indica la direzione sud -nord - l'ombra nel suo movimento forma un arco - l'ombra è opposta al sole Con questo lavoro abbiamo capito meglio i punti cardinali. Abbiamo capito come si può determinare la direzione sud puntando il sole, quando si vede il sole a mezzogiorno si punta e sempre nella stessa direzione si abbassa il braccio e si può dire: "quella è la direzione del sud". Puntando dalla parte opposta si determina il nord e mettendo le braccia perpendicolari l'est e l'ovest. Abbiamo discusso sulle ombre: la prof. ci ha chiesto "secondo voi l'ombra occupa un piano o uno spazio?" Abbiamo risposto che occupa un piano poichè la vediamo proiettata su un piano. Allora la prof ci ha fatto osservare: secondo voi uno al mare per stare all'ombra dell'ombrellone deve appiattirsi nella superficie dell'ombra?" Abbiamo allora capito che non era così e l'abbiamo verificato in questo modo: abbiamo preso il più alto della classe e 5 o 6 compagni dovevano stare all'ombra dietro di lui, così abbiamo capito che l'ombra occupa uno spazio, perchè altrimenti per stare all'ombra si dovrebbe stare più che sdraiati. Rifaremo il lavoro delle ombre ma con delle modifiche: - non useremo più uno gnomone umano, perchè ha i suoi difetti, cioè l'ombra al mattino è troppo lunga e non si riesce a tracciare se non utilizzando molti fogli anche se il compagno è basso, non riesce a stare fermo, come una bella statuina. Questo gnomone dovrà poggiare su una superficie piana e orizzontale come una tavoletta appoggiata al pavimento. AI COMPAGNI DELLA II A DI PORTO MANTOVANO Abbiamo voluto verificare che con l'acchiapparaggi storto non possiamo catturare la macchia di luce perchè i raggi arrivano paralleli e diritti, perchè per fare una affermazione ci vogliono delle prove. La I F di via Maffucci |