Verbale num. 5
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Situazione problematica
La quantità del liquido influisce sul tempo necessario per riscaldarlo?
Materiale
Per ogni gruppo: due becher, una bacinella con acqua calda, due termometri,
cilindro graduato, acqua fredda
Fasi di lavoro
Ogni gruppo di lavoro ha messo in un becher una certa quantità
di acqua fredda e nell’altro una quantità doppia, oppure tripla,
oppure quadrupla.
Abbiamo inserito in ogni becher un termometro e registrato la temperatura.
Abbiamo posizionato contemporaneamente i due becher nella vaschetta
con acqua calda.
Abbiamo misurato per ciascun becher il tempo necessario per far aumentare
la temperatura dell’acqua di 10 °C.
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gruppo
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50 ml
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100 ml
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150 ml
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200 ml
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Einstein da 14 a 24 °C |
135 |
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195 (da 14°C) |
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Huli
da 10 a 20 °C |
195 |
105 (da 15°C) |
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105 (da 15°C) |
Iguane
da 15 a 25 °C |
65 |
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SK8
da 12 a 22 °C |
95 |
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140 (da 11°C) |
Draghi
da 15 a 25 °C |
90 |
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150 (da 17°C) |
Boys1 da
15 a 25 °C |
151 |
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115 (da 15°C) |
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Osservazioni
A prima vista i risultati ci sono sembrati molto strani:
1. ci aspettavamo che per aumentare
di 10 gradi la stessa quantità di acqua tutti i gruppi avrebbero
impiegato lo stesso tempo; invece quasi tutti i gruppi hanno ottenuto risultati
diversi
Ripensandoci abbiamo considerato che la temperatura dell’acqua calda
non era la stessa per tutti i gruppi e quindi quelli che avevano l’acqua
più calda impiegavano meno tempo
2. ci aspettavamo che per scaldare
una quantità doppia di acqua ci volesse il doppio del tempo, che
per scaldare una quantità tripla di acqua ci volesse il triplo del
tempo, cioè ci fosse una relazione di proporzionalità diretta;
invece ciò non è successo.
Tuttavia mettendo in grafico i dati in grassetto cioè quelli
che venivano da gruppi con l’acqua calda alla stessa temperatura abbiamo
ottenuto lo stesso una retta, anche se non passava per l’origine.
Per controllare che queste osservazioni non siano dovute al caso abbiamo
fatto un esperimento più controllato:
- un’unica bacinella: così si eliminava il problema della temperatura
dell’acqua calda
- i bicchieri inseriti contemporaneamente
- le temperature controllate contemporaneamente
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Ecco i risultati ottenuti:
Quantità di acqua (ml) |
50 |
100 |
150 |
200 |
Tempo per un aumento della temperatura di 10 °C da 11°C a 21
°C (sec) |
147
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229
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267
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418
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NB: Quattro è il numero massimo di campioni che siamo riusciti
a misurare contemporaneamente
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Osservazioni:
I primi tre dati stanno molto vicini ad una retta che non passa
per l’origine, l’ultimo no.
Guardando bene l’apparato sperimentale ci siamo accorti che c’era ancora
qualcosa che non andava: l’acqua nell’ultimo bicchiere era più alta
dell’acqua calda della bacinella e ciò spiega perché ci ha
messo più tempo per scaldarsi. Se le cose fossero state fatte bene
anche questo punto sarebbe sceso sulla retta.
Conclusioni: il tempo necessario per scaldare l’acqua dipende dalla
quantità; la relazione si può rappresentare con una retta
che non passa per l’origine
Una volta disegnata la retta si possono prevedere i tempi necessari
per quantità di acqua diverse
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Domande aperte:
? Perché
la retta non passa per l’origine: una quantità nulla di acqua richiede
tempo per essere scaldata????? Forse dipende dal fatto che prima di riuscire
a scaldare l’acqua dobbiamo scaldare anche il becher?
? Il tipo
di liquido influisce sul tempo necessario per scaldarlo?
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Laboratorio di scienze "Freddo o Caldo" - Silvia Contarini,
Annalisa Salomone
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