L'energia dal Sole

Superficie e luxmetro
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Supporto didattico ALL'ESPERIENZA 2.2

Ed. Tecnica Fisica

   CHE COSA FAR NOTARE

Le prime letture del luxmetro, quando la faccia è parallela al piano orizzontale del tavolo, daranno valori man mano più alti dei precedenti come era previsto, poi improvvisamente incominceranno a diminuire se non si avrà l'accortezza di tenere costante la distanza lampadina - scatola.

Ponendo la faccia della scatola in posizione verticale, perpendicolare al piano del tavolo, si avrà il valore massimo di illuminazione quando la lampada è posta all’altezza minima e questo sorprenderà tutti perché è opinione generalizzata pensare che la massima illuminazione si abbia a mezzogiorno quando il Sole è alto nel cielo.

Per facilitare l'uso dello strumento è bene consultare la Guida per l'insegnante alle pagine relative a Definizione intuitiva di grandezze fotometriche ed energetiche e a Definizione formale di grandezze fotometriche ed energetiche

   CHE COSA SUCCEDE

Quando la superficie è orizzontale, l’illuminazione migliore avviene con il sole alla massima altezza  . Quando la superficie è verticale la situazione è opposta: il sole basso illumina meglio la superficie.

I valori apparentemente anomali,  registrati con la faccia posta orizzontalmente e che rivelano una diminuzione di illuminazione, sono dovuti alla variazione della distanza tra la lampada e il luxmetro. E’ necessario far ragionare i ragazzi su questa anomalia dei dati  in modo da verificare se, in un contesto di laboratorio, sanno utilizzare le osservazione sul cammino del sole, fatte in ambiente.

FLASH D’ATTENZIONE

Prima di iniziare le letture con il luxmetro è bene far fare delle previsioni sui valori che potrebbero trovare  nelle due situazioni.

Al fine di compiere letture con lampada e scatola alla stessa distanza , è comodo utilizzare una corda di lunghezza fissa e spostare di posizione la scatola in conseguenza.

   PER APPROFONDIRE

Durante l’inverno il lato rivolto a sud “vede” tutto il percorso del sole, anche quando questo è  basso sull’orizzonte, e quindi è riscaldato efficacemente dalla sua radiazione; se questo lato è quello di maggiore estensione, la casa riceve più radiazioni. Per minimizzare la dispersione di calore bisogna isolare bene il lato opposto,  rivolto a nord e quindi mai illuminato dal sole,  e ridurre il numero delle finestre. Orientando l’edificio con i lati di maggiore estensione rivolti a est e a ovest, si raccoglie sostanzialmente la stessa quantità di radiazione, distribuita equamente nelle stanze, ma diventa difficile un buon isolamento perché, per raccogliere radiazioni, sono necessarie molte finestre, e queste disperdono molto.

 

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