L’occhio: funzionamento e visione

I limiti della nostra visione periferica
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Supporto didattico ALL'ESPERIENZA 5


Ed. Tecnica


fisica


scienze biologiche

   CHE COSA FAR NOTARE

  • Il campo visivo è la porzione dello spazio che una persona può vedere tenendo la testa e gli occhi immobili. Fai attenzione che gli alunni non muovano gli occhi durante l'esperienza, se noti delle difficoltà poni una matita in corrispondenza dello zero e fai attenzione che la fissino per tutta la durata dell'esperienza.
  • Gli alunni noteranno che ad un angolo più ampio viene percepito il movimento poi il colore ed infine, per angoli minori, la forma.
  • Fai confrontare i risultati che hanno ottenuto facendo eventualmente costruire una tabella.

   CHE COSA SUCCEDE

Sulla nostra retina ci sono cellule fotorecettrici, i bastoncelli e i coni; questi ultimi sono sensibili al colore e si trovano concentrati principalmente al centro della retina, mentre nelle regioni più periferiche sono in numero minore. I bastoncelli sono distribuiti più uniformemente anche se diminuiscono anch'essi nelle regioni più periferiche della retina.

È per questa ragione che noi non riusciamo a veder distintamente forme e colori al di fuori di un certo angolo.

Le esperienze descritte mettono in evidenza che il "luogo della retina" deputato a vedere i colori è la fovea, mentre il resto della retina non è attrezzato per questo lavoro.

La fovea è una regione molto piccola (ha un diametro di circa mezzo millimetro) si trova al centro della nostra retina, in cui i coni sono molto addensati: solo quando l'immagine va a formarsi sulla fovea noi riusciamo ad avere una visione nitida dell'oggetto.

Noi non ci rendiamo conto dei limiti della nostra visione periferica perché i nostri occhi sono continuamente in movimento e per questa ragione riusciamo a distinguere chiaramente gli oggetti ovunque guardiamo.

   PER APPROFONDIRE

Puoi anche far ripetere l'esperimento per analizzare anche il campo visivo verticale.

Se hai tempo puoi presentare anche queste due ulteriori esperienze per dimostrare che noi vediamo un'immagine nitida solo se essa si forma sulla fovea mentre tutto il resto si presenterà confuso.

Prova a concentrarti sulla figura al centro di questa pagina.
Fissala e senza spostare lo sguardo cerca di individuare le parole scritte attorno. Riesci a leggere ciò che c'è scritto?
Ora fissa lo sguardo sulle parole a sinistra e vedi se riesci ad individuare, senza spostare lo sguardo, i particolari della fotografia.

  Quello che vedi in primo
girasoli; sullo sfondo vedi

  Quello che vedi in primo
girasoli; sullo sfondo vedi

  Quello che vedi in primo
girasoli; sullo sfondo vedi

  Quello che vedi in primo
girasoli; sullo sfondo vedi

piano è un campo di
case e alberi.

piano è un campo di
case e alberi.

piano è un campo di
case e alberi.

piano è un campo di
case e alberi.

 

Prova ora a fissare la P della parola scritta qui sotto

Perifericamente

Riesci, senza muovere gli occhi a vedere distintamente le lettere finali della parola?
A malapena si riuscirà a distinguere la "e" finale mentre si avranno sicuramente delle difficoltà a leggere le lettere che precedono la "e".

Ogni specie ha sviluppato una visione in grado di risolvere problemi specifici: ad esempio alcuni animali che vengono predati (come ad esempio la beccaccia) hanno occhi situati nella parte laterale della testa e ciò permette loro un angolo di visuale di 360 ° senza dover effettuare dei movimenti che potrebbero rilevare la loro presenza; gli animali predatori hanno invece in genere occhi frontali che permettono una visuale ristretta ma ad alta definizione. L'avvoltoio è probabilmente l'animale con la vista più acuta: la parte centrale della loro visuale è ingrandita di circa 2,5 volte.  

 

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