Il
tema “Temperatura e Calore”, presentato con gli altri quattro del SeNIS
durante il seminario di Lugo (settembre 1998) e preceduto da materiali
di riflessione inviati nell’estate dello stesso anno (vedere “Stimoli
iniziali”), è stato inserito nelle programmazioni didattiche
di un certo numero di insegnanti negli a.s. 98/99, 99/00, 00/01.
Dalla discussione in rete
sono emerse alcune linee metodologiche comuni:
-
Adattare il percorso al livello della classe in cui si intende realizzarlo.
In particolare la formalizzazione può essere più o meno “spinta”
secondo le capacità logiche e di astrazione maturate mediamente
dai ragazzi.
-
Favorire l’attività di laboratorio svolta direttamente dagli allievi
in quanto ha valore formativo insostituibile e prioritario: sarà
essenzialmente di tipo “naturale”, legata cioè a riflessioni su
esperienze di vita quotidiana presenti nel vissuto dei ragazzi, e di “laboratorio
povero”, basata su esperienze semplici realizzabili in aula con materiali
facilmente reperibili.
-
far stendere ai ragazzi i verbali del lavoro svolto, per conservare la
memoria delle cose “dette” e/o “fatte” sia, soprattutto, per abituarli
ad osservare, annotare, riflettere, confrontarsi e ripercorrere la storia
del proprio apprendimento.
Alcuni
percorsi sono descritti in modo completo (celle a fondo azzuro) dalle preconoscenze
alle verifiche, per altri sono presentati soltanto i documenti relativi
a momenti particolari delle esperienze proposte.
In
alcuni percorsi si possono rilevare scelte non del tutto rigorose dal punto
di vista scientifico (ad es. l'uso del volume dei corpi al posto della
massa nello studio dell'equilibrio termico), ma accettate in quanto funzionali
ad una prima riflessione sulle variabili in gioco.
Irma Giannantonio: ipotesi
di percorso