Classe gialla
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EXTRATERRESTRI

Dal diario di bordo del 9 aprile 2001…

Stiamo preparando tutto per la drammatizzazione del “sistema solare”.

I pianeti sono pronti! Le musiche anche.

Arianna (5 anni): il sole non ha luce e non illumina!

Educatrice: è vero bisogna illuminare il sole! Come facciamo?

Nicolò (5 anni): il mio papà è capace, è un aggiustatore di luce.

Chiedo aiuto al papà di Nicolò, i bambini lo aspettano con ansia, sono elettrizzati; una mattina finalmente arriva a scuola con: pila, fili elettrici, due lampadine e attrezzi vari.
Siamo attenti ad osservare i collegamenti… le lampadine si accendono ed il sole è illuminato.
Davide, Valerio ed Andrea dicono di aver capito; anche le bambine sono affascinate.Tutti provano ad eseguire il collegamento.

Nicolò (5 anni): ma, strano, alcune volte le lampadine si accendono ed altre no!

Educatrice: come mai?

Davide (5 anni): sulla pila ci sono due segni: più e meno.

Educatrice: cosa vogliono dire?

Davide: ma, forse tanta o poca luce, poi per accendere le lampadine bisogna mettere i fili giusti.

Prendo delle calamite e faccio giocare i bambini.

I bambini sono sorpresi e divertiti; si accorgono che alcune volte si attraggono ed altre si respingono.
Proviamo a segnare con un più ed un meno le calamite; dopo varie prove Valerio nota che quando avvicina due poli uguali si respingono con forza, viceversa quando i segni sono diversi si attraggono.

Andrea (5 anni): è vero, alcune volte si buttano lontano l’una dall’altra, altre volte si appiccicano insieme.

Arianna (5 anni): allora la calamita è come la pila che ha un più ed un meno!

Gabriele (5 anni): allora bisogna mettere i fili della lampadina giusti sul più e sul meno perché sono diversi:

Tutti provano, bambini e bambine: ora le lampadine del nostro sole si accendono sempre.

Educatrice: allora il più si chiama polo positivo ed il meno polo negativo.

Davide: per accendere le lampadine ho capito che ci vogliono tutti e due i segni.

 

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LO SPAZIO

  Che cosa è lo spazio?

Ilaria (5 anni): è una cosa fonda fonda con dentro le stelle, i pianeti ed il sole.

Assomiglia ad un cielo, diventa blu, azzurro, grigio, nero e viola.

Valerio (5 anni): lo spazio è una specie di cielo morbido morbido dove si sta tranquilli.

Cosa c’è nello spazio?

Gabriele (5 anni): ci sono i pianeti, il sole e le stelle.

Lorenzo ( 5 anni): ci sono il sole, la luna, le astronavi, le stelle fatte di cenere e la terra.

Valerio (5 anni): ci sono anche gli extraterrestri, io ne ho visto uno in una videocassetta: si chiama E.T.

Com’è E.T.?

Valerio (5 anni): è brutto ma bellissimo.

Samuel (3 anni): me lo fai vedere?

Valerio: domani porto la cassetta.

Durante la visione della cassetta:

Alessia (5 anni): io ho paura di E.T. è un po’ pauroso.

Valerio: ma no, E.T. è buono.

Edoardo (3 anni): non è un nemico?

Valerio: no, è diverso, è quasi un fratello.

 

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COSTRUZIONE DEI BURATTINI EXTRATERRESTRI

Valerio e Gabriele decidono di costruire un extraterrestre burattino loro amico, l’idea è bella ed entusiasma tutti.

 

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ANGOLO DEI BURATTINI ALL’INTERNO DELLA CLASSE-BARACCA

I burattini sono a disposizione di tutti, se li scambiano, li osservano, conversano con loro e tra loro: creiamo all’interno della classe un angolo per riporli.
Soprattutto i tre anni si divertono a fare spettacoli con i loro burattini, improvvisando “spazi teatrali”.
A questo punto ci procuriamo una baracca per soddisfare le loro esigenze.

Andrea (5 anni): ma per andare nello spazio ci occorrono navicelle ed astronavi.

Educatrice: è vero: proprio ieri un italiano, Guidotti. Ha partecipato ad una missione spaziale per compiere esperimenti e riparare un satellite guasto.

Giorgio (5 anni): l’ho visto anch’io alla televisione.

Lorenzo (5 anni): certo, è un astronauta.

Davide (5 anni): l’astronauta è un umano non un extraterrestre.

 

COSTRUZIONE DELLE ASTRONAVI

 

Una mattina…entrata bambini.

Valerio (5 anni): guarda, assieme alla mamma ho costruito un’astronave per il mio extraterrestre.

Educatrice: è bellissima.

Serena (5 anni): anch’io la sto costruendo con il mio papà! L’ho vista all Albero azzurro, in televisione.

Educatrice: che bella idea, chi vuole costruirne una in classe?

Intissar (5 anni): io, ma non come quella di Valerio.

Educatrice: allora fai il progetto della tua astronave.

Nicolò (5 anni): anch’io faccio il “copione” dell’astronave come ho fatto la maschera di carnevale.

Molti altri bambini si uniscono alla realizzazione di altre astronavi.

 

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LUCILLA CI REGALA UNA MONGOLFIERA

 

Lucilla con la gonna tutta lilla (personaggio di riferimento del progetto).

Lucilla: volevo costruire una navicella ma è una mongolfiera…

Mattia (5 anni): è bellissima, ma come l’hai costruita?

Lucilla: con la carta velina, vinavil ed un palloncino. E’ facile, provate anche voi!

I bambini vengono stimolati ad usare nuovi materiali e nuove tecniche.

Lorenzo costruisce un’astronave, mentre Serena e Sara costruiscono una mongolfiera seguendo la tecnica indicata da Lucilla.

Ilaria, Gabriele e Giorgio portano da casa le astronavi costruite insieme a mamma e papà

Priscilla (5 anni): ma adesso dove le mettiamo? Non ci stanno più!

 

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L’ANGOLO SPAZIALE

 

Insieme ai bambini allestiamo un angolo più grande, esterno alla classe, per dare più spazio ai loro spettacoli; qui possono collocare burattini, astronavi, pianeti e giocare con musiche “spaziali” illuminando il loro teatro con le pile.

Il papà di Alice si rende disponibile a registrare colonne sonore adatte all’argomento come 2001 Odissea nello spazio, Apocalypse now ed Alla ricerca dell’arca perduta.

Educatrice: come chiamiamo quest’angolo?

Arianna ( 5 anni): io lo so, “l’angolo spaziale”.

Durante uno dei tanti spettacoli… un piccolo spettatore…

Claudio (3 anni): Non mi piace questo spettacolo, ci sono i mostri.

Arianna: non sono mostri, sono extraterrestri.

Durante l’allestimento abbiamo avuto come graditi spettatori i piccolini di tre anni della Classe Blu, che seduti comodamente in fila sulle seggioline, ci hanno tenuto compagnia coi loro commenti facendoci anche sorridere quando Mavi ha spiegato alla sua amica Claudia che quella che stava appendendo non era un’astronave ma una “gongolfiera”.

 

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CHI SONO GLI EXTRATERRESTRI

 

Educatrice: chi sono gli extraterrestri?

Serena (5 anni): sono degli estranei, perché non li abbiamo mai visti; forse dei robot o forse no.

Arianna (5 anni): sono gli abitanti della luna, esseri che vivono negli altri pianeti.

Mariko (5 anni): delle genti spaziali, sono degli omini che vivono nello spazio dove va la luna la mattina.

Priscilla (5 anni): sono delle cose che vivono negli altri mondi, come il giove e quelle cose lì.

 

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DIFFERENZE TRA UMANI ED EXTRATERRESTRI

 

Educatrice: come pensate che siano gli extraterrestri?

Valerio (5 anni): non so come sono fatti gli extraterrestri, non li ho mai visti, ma li conosco con la fantasia.

Davide (5 anni): sono fatti di cose brillanti.

Sara (5 anni): sono fatti di un liquido che hanno creato gli scienziati.

Nicol (3 anni): sono come gomma.

Arianna (5 anni): sono lucidi come pelle di serpente.

Edoardo (3 anni): hanno gli occhi, la bocca, il naso ma non so se hanno le orecchie.

Mariko (5 anni): sono degli E.T. hanno quattro dita, noi cinque. Non hanno capelli e neanche le orecchie, sentono con tutto il loro corpo.

Serena (5 anni): hanno le dita lunghe e la testa grossa.

 

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COSA FANNO GLI EXTRATERRESTRI

 

Andrea (5 anni): stanno sempre svegli, passeggiano con la loro astronave sullo stesso pianeta; il tempo lo passano vicino al sole e sudano…

Gabriele (5 anni): non vanno al lavoro, fanno dei giri con l’astronave da un pianeta all’altro.

Sara (5 anni): mangiano in piedi, non dormono, camminano di notte e non hanno vestiti.

Alessia (5 anni): vanno a fare passeggiate in cielo.

Arianna (5 anni):dormono senza letto, sdraiati nel cielo; il cielo non cambia mai, è sempre blu.

Le stelle e la luna ci sono sempre.

Serena (5 anni): dove vivono non ci sono pericoli, non ci sono cattivi, ladri e macchine, ci sono solo le astronavi, ci sono solo impronte dei piedi. Quando la luce viene puoi vedere Gesù.

 

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DIVENTIAMO EXTRATERRESTRI

 

Valerio(5 anni): perché non facciamo una scherzo a Lucilla e diventiamo extraterrestri?

I bambini si entusiasmano a questa proposta.

Educatrice: va bene ma come facciamo?

Valerio (5 anni): facciamo maschere e vestiti per tutti.

Gabriele (5 anni): quando viene Lucilla le diciamo; “siamo tutti extraterrestri”, poi le corriamo dietro.

Gabrielito (3 anni): e se ha paura?

Ilaria (5 anni): le diciamo che è uno scherzo.

Valerio (5 anni): si, poi ad un certo punto ci fermiamo e ci leviamo le maschere e così ci riconosce.

 

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