Eric (5
A.): nel cielo ci sono anche i pianeti.
A.: cosa
sono?
Nicolò
(4 A.): massi di sasso sospesi nell’aria.
Silvio:
sono dei sassi che ruotano nel cielo.
Stefania e
Silvio portano dei libri che parlano del sistema solare.
Riccardo
(5 A.): ma è più vicino alla Terra Marte o Plutone?
Gabriele
(5 A.): Marte è rosso perché è arrugginito.
Omar (5
A.): Plutone è blu perché è freddo.
Sara (5
A.): perché non li disegnamo e li mettiamo tutti intorno al Sole?
Poiché
l’interesse permane, l’educatrice propone ai bambini di trasformare la
classe in un piccolo universo, lasciando spazio alla loro creatività.
DAL DIARIO DI BORDO
6 marzo 2001.
Questa mattina la mamma di Silvio mi ha chiesto se
stiamo parlando dei pianeti; alla mia risposta affermativa, racconta che
la sera precedente il bambino a chiesto ai genitori di denominarli
giocando a: “comincia per Sa… per Te… per Ma…”.
Quando il padre ha detto “Ur…anio” il bambino
lo ha corretto ridendo: “No è Urano!”
L’interesse nei bambini è grande.
Oggi con il gruppo dei cinque anni, prima di
riprodurre il Sistema solare, studiamo le dimensioni e le caratteristiche
dei pianeti.
Cominciamo a realizzarli con varie tecniche:
acquarelli, cartoni, fili, plastica, pongo e ferro.
I bambini sono assorti e prima di scegliere il
materiale si informano, chiedendo di leggere loro i libri a disposizione
ed osservando le figure.
12 marzo 2001
Oggi Silvio ha portato un libro con bellissime
illustrazioni riguardanti l’origine dell’Universo; lo guardiamo
insieme.
Gabriele ha disegnato a casa la Galassia, abbiamo
appeso il suo lavoro in classe ed i bambini continuano a chiedere i nomi
dei pianeti.
Mentre i grandi producono pianeti con materiali di
ogni tipo, i bambini di quattro anni si dedicano a produzioni che
rappresentano il giorno e la notte.
13 marzo 2001
L’interesse sembra non esaurirsi: Massimiliano con
il pongo costruisce il “pianeta con gli anelli” e Vittoria porta da
casa un suo disegno che rappresenta Plutone, Saturno e Mercurio.
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