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Le idee dei ragazzi (e degli insegnanti)

Come ormai una amplissima letteratura didattica, pedagogica e psicologica ha sottolineato, qualunque percorso di costruzione di conoscenza (come quello che proponiamo noi) parte dall’esperienza e dalle conoscenze che gli allievi già possiedono (chiamate spesso pre-concezioni, misconcezioni, rappresentazioni mentali alternative ecc.).

È quindi importante all’inizio cercare di raccogliere informazioni, indicazioni su questi modi di vedere, su queste idee che i nostri studenti già hanno. Si può fare in tanti modi, i questionari (i cosiddetti test di ingresso) sono un possibile strumento di indagine. Accanto a questo (o in alternativa) però noi ne consigliamo anche altri ad esempio: un lavoro (individuale o di gruppo), fatto per iscritto, su domande di tipo aperto; una discussione libera tra i ragazzi, un’uscita sul campo (nel giardino della scuola) sulla quale scrivere poi una relazione che con parole e disegni illustri cosa i ragazzi hanno visto ecc. (vedi allegato 3)

Vi invitiamo a lasciare inizialmente i ragazzi molto liberi sia di osservare che di descrivere quello che "vedono" e di cercare di cogliere dalle loro parole e dalle loro espressioni, oltre che dai testi scritti, i loro punti di vista.

Dopo la raccolta, le idee iniziali dei ragazzi vanno analizzate.

La raccolta e l’analisi hanno almeno questi scopi :

costringere i ragazzi a riflettere INDIVIDUALMENTE e poi collettivamente sul problema tirando fuori quello che già pensano al riguardo
cercare di capire noi insegnanti quello che i ragazzi già sanno in quanto a contenuto specifico,
cercare di capire l’atteggiamento dei ragazzi rispetto a problemi generali . Cosa intendono i ragazzi per "capire" , per "scienza", per "fare scienze" ecc.
avere registrato un punto di partenza che si potrà poi durante il percorso ogni ragazzo potrà confrontare con le sue nuove conoscenze ed atteggiamenti prendendo coscienza della sua crescita, dei suoi apprendimenti (e di come sono avvenuti).

Nel lavoro preparatorio che facciamo insieme proveremo a partire innanzitutto dalle nostre idee per renderci conto che anche noi adulti abbiamo molte idee che usiamo come base per costruire nuova conoscenza, ma che nello stesso tempo possono costituire un ostacolo all’apprendimento di nuovi concetti non coincidenti con quelli già presenti (alcuni sono già emersi nel lavoro sul campo).

Quindi potremo lavorare su idee dei ragazzi che abbiamo raccolto in precedenti sperimentazioni.