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Da Ruggero Pierantoni: Monologo sulle stelle, Bollati Boringhieri 1994Sopra di te, certo, le stelle: quel punto solo nel buio che ti parla ... Attorno non emette raggi, non ha altra forma che quella di un punto, non illumina altro da sé: esiste nel minimo assoluto... finisci per ignorare la tenebra che gli permette di esistere... quella strana materia che forse è nera e che ti appare tutta eguale. Perfettamente vuota, come il punto ti appare pieno..... Dallaereo abbassando lo sguardo dal cielo verso terra i punti cominciano a riunirsi .... a divenire più mossi e articolati. Attorno ad alcuni si apre una corolla di petali gialli, altri invece filano dal loro cuore sottilissimi arcobaleni. E poi molto in fretta quei punti assoluti non esistono più ma vedi forme luminose. E appaiono subito oggetti che intuisci non emettono luce ma la ricevono. Oggetti illuminati che divengono presto volumi, mentre le luci che li illuminano tendono a mantenere una loro forma semplice, a punto, a stella, a globo, a sottile segmento. Un attimo prima di toccar terra ci accorgiamo che tutti quei raggi, quegli arcobaleni tessuti stavano in realtà dentro il vetro del finestrino. Bastava muovere la testa e differenti ti apparivano le geometrie e le aureole che li avvolgono....... Sei sceso a terra Di ogni cosa esistono infinite facce, proiezioni senza limite. Il punto non ammetteva che un unico punto di vista. Sei circondato adesso solo da luce deviata. Luce che avrebbe continuato il suo cammino se non avesse urtato qualcosa... cose inaccessibili, che mai sapremo cosa in realtà "furono". La vertigine che ti prende....ti riporta indietro verso il punto originario. Verso quelle condizioni apparentemente semplici e sorgive della luce ... prima che essa urtasse la materia e le desse la sua storia. Due elementi ti possono aiutare, due postulati semplici su cui tentare di costruire: la sorgente "puntiforme" e il fatto che la luce si propaghi in linea retta. Tutte quelle luci nel deserto non potevano che essere "sorgenti puntiformi". Quelle dei libri. Da quei punti, raggi rettilinei avevano tratto origine e dopo un volo rettilineo hanno raggiunto la mia pupilla. Lhanno attraversata e poi, in qualche modo, ho "veduto". |