I colori delle tinte

I colori secondari
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Supporto didattico ALL'ESPERIENZA 2

Arte Fisica

   CHE COSA FAR NOTARE

Nei rettangoli centrali dalla mescolanza dei due primari ottengo:

Ciano + magenta = viola

Magenta + giallo = arancione
Giallo + ciano = verde

Nei rettangoli intermedi ottengo vari verdi, viola od arancioni con gradazioni diverse a seconda della quantità di colore prevalente.

   CHE COSA SUCCEDE

Il colore secondario, che si ottiene nel rettangolo centrale, è dato dalla mescolanza in quantità uguali di due primari. Il disegno rappresenta, nella parte libera dei cerchi, i tre colori primari: giallo, magenta e ciano; nelle parti  dove si sovrappongono giallo e ciano vedo il verde, dove si sovrappongono ciano e magenta,  il blu/viola e nella parte dove si sovrappongono giallo e magenta,  rosso/arancione.

I colori secondari delle tinte sono i colori primari delle luci.

Al centro, dove si mescolano in parti uguali i tre primari, vediamo un colore bruno-grigio quasi nero.

Il disegno presenta diversi colori in quanto abbiamo mescolato in vario modo le tinte, le abbiamo aggiunte le une alle altre; in effetti ciò che vediamo non è dovuto ad una somma di colori ma ad una sottrazione di bande di luce che viene definita sintesi sottrattiva.
Infatti ogni zona ci appare di un dato colore perché queste, se colpite da luce bianca, ne assorbono alcune componenti e diffondono nello spazio circostante solo quella componente che verrà percepita dai nostri occhi.
Ad esempio il ciano assorbe il rosso, il magenta assorbe il verde e noi vediamo un blu-violetto; il giallo assorbe il blu, il ciano assorbe il rosso e vediamo verde; infine vediamo un colore rosso-arancio dove si mescolano magenta e giallo che assorbono rispettivamente il verde e il blu.
Al centro vediamo un colore scuro tendente al nero perché ciascuna tinta primaria sottrae allo spettro determinate bande di luce; la mescolanza di tali tinte assorbe tutte le componenti della luce bianca e nessuna viene rimandata. Si ha quindi una totale assenza di luce diffusa che equivale al nero.
I colori ciano, giallo e magenta sono pertanto detti colori primari sottrattivi delle tinte.
Le tinte, rispetto alla luce che le colpisce, si comportano come filtri colorati (vedi unità colori della luce..)  che sottraggono luce  alla luce. 
Gli oggetti  si comportano come le tinte: ciascun oggetto  assorbe parte della luce che lo colpisce sottraendole quindi dei colori e riflette/diffonde o trasmette (se è trasparente) in diversa percentuale le radiazioni monocromatiche di diversa
lunghezza d’onda di cui è composta la radiazione solare; il nostro occhio somma le bande di luce che riceve secondo le regole della sintesi additiva.
La sintesi sottrattiva interviene nella comune esperienza di osservazione dei colori, nelle  arti grafiche e nella fotografia a colori .Nelle arti grafiche si ricorre di necessità ad una terna di primari che comprende il giallo , perché con  mescolanza sottrattiva è impossibile ottenere questo colore. Se è vero infatti che una mescolanza additiva di luce rossa più luce verde produce una sensazione di giallo, nel mescolare i rispettivi pigmenti coloranti , che operano sottrattivamente si arriva al marrone

Quando prevale uno dei due primari ottengo colori con tonalità  intermedie in relazione alle percentuali/quantità di colore presenti in ciascuna mescolanza.
Tono di un colore
: la gradazione o sfumatura di colore; è una variazione qualitativa, dipende dall’aggiunta di altri colori al colore saturo.

  • La cornice bianca attorno ad ogni rettangolo di colore permette di percepire i colori senza  l’influenza dello sfondo.

  • Nell’osservazione delle tavole accade di vedere, agli incroci dei margini bianchi lasciati, delle zone grigie. Ciò è dovuto al fatto che il nostro occhio percepisce il bianco più luminoso per contrasto con le zone di colore, e al centro della zona bianca viene percepito come più scuro per contrasto con il bianco circostante.

   PER APPROFONDIRE

  • Far disegnare il cerchio cromatico di Itten in modo da consolidare  l’acquisizione dei concetti di colore primario e di colore secondario.
    Nel cerchio cromatico vengono proposti 12 colori che dovrebbero essere sempre ben presenti nei ragazzi.
    Nel triangolo centrale vi sono i colori primari ( ciano, giallo e magenta ).
    Nell’esagono compaiono i colori secondari che si ricavano dalla mescolanza di due primari in rapporto 1:1.
    Nella corona circolare, divisa in 12 spazi, vi sono in corrispondenza dei vertici del triangolo i colori primari, in corrispondenza degli altri tre vertici dell’esagono i secondari.
    Negli altri sei spazi si collocano le tonalità intermedie.

Ittencerchio.gif (44975 byte)

  • Si possono preparare altre tavole, con altri piccoli gruppi che lavorano  contemporaneamente ai primi, usando il rosso , il verde e il blu (primari della luce). Si otterranno tavole con colori più scuri in diverse tonalità di bruni, viola e blu prussia.

 

ULTERIORI APPROFONDIMENTI

  • C. Kandinskij   associa i colori  alle forme. Kandiskij indica per ogni primario una forma in rapporto alla luminosità: per il magenta il quadrato, per il giallo il triangolo, per il ciano il cerchio.
    La mescolanza tra i primari diventa  anche una mescolanza di forme.

  • Colori terziari: dalla mescolanza di tutti e tre i colori primari in diverse quantità si  ottengono colori che sono pastosi, morbidi delicati o spenti.
    Mescolando i colori primari   in uguale quantità si ottiene il nero.

 

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