Come primo passo vogliamo visualizzare, attraverso
delle semplici esperienze di carattere qualitativo, la realtà
tridimensionale della “figura della luce”. Si analizzano i solidi di
luce e le corrispondenti sezioni piane, e si cercano, in maniera
approssimativa, le loro relazioni con l’intensità luminosa e con la
distanza dalla sorgente.
Abbiamo capito che all’aumentare
della distanza da una sorgente di luce, diminuisce
l’intensità luminosa. Ci possiamo chiedere: è possibile stabilire
una dipendenza più stretta tra le due grandezze “distanza” e
“intensità luminosa”? Per esempio: raddoppio la distanza,
l’intensità si dimezza; triplico la distanza, l’intensità diventa un
terzo; ecc. (cioè la legge di proporzionalità inversa, che ben conosci)?
Oppure la legge è un’altra?
Non ci resta che andare
in laboratorio, organizzare un esperimento che ci permetta di raccogliere
dati, che sono misure di distanza e le misure corrispondenti di intensità
luminosa; cercare, se esiste, una relazione tra i due insiemi di numeri,
anche attraverso lo studio dell’andamento del grafico che li
rappresenta.