La vita di moltissimi animali (escludendo quelli
che stanno sempre attaccati a un substrato in attesa di ricevere
l’alimento dall’ambiente che li circonda), consiste nel camminare
non sempre in piano ma spesso su oggetti acuminati, nel dover
evitare mille ostacoli, nel nascondersi rapidamente per evitare
di essere mangiati quando ci si imbatte in un predatore, ecc….
In origine si può immaginare che tutti i viventi dovevano
avere contatti “fisici” con gli oggetti prima di “capire“
di cosa si trattasse: enormi benefici hanno conseguito gli
animali che sono stati in grado di sviluppare via via sistemi
sensori per la percezione a distanza.
Essere consapevoli di un oggetto “prima” di toccarlo, prima
di arrivare in contatto con lui ha costituito indubbiamente
un enorme vantaggio.
Si stima che l’evoluzione di un occhio sia avvenuta dalle
40 alle 60 volte in modo indipendente lungo la scala evolutiva
degli animali, il che significa che questo delicato ed efficientissimo
organo sembra quanto di meglio sia possibile sviluppare per
interagire con il mondo circostante.
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