Obiettivo
Interpretazione delle
figure e degli spazi di luce prodotti nelle più diverse situazioni
attraverso i modelli di sorgente puntiforme, sorgente estesa, raggio di
luce.
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Materiale
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Quattro lampadine
a piccolo filamento con sostegno (possibilmente luci da lettura)
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Una lampadina a
filamento esteso visibile attraverso il bulbo, con sostegno
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Lumino, candela
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Colapasta metallico
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Talco, gesso, …..
cancellino, piumino da talco
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Fogli di carta e
cartoncino bianchi
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Schermi di legno,
metallo o cartoncino spesso con fori di varie forme e dimensioni (ad
esempio fermalibri in metallo già traforati o tavolette di legno
sottile o cartoncino da intagliare
con piccoli attrezzi)
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Spilli, chiodini
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Come
procedere
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In un ambiente oscurato porre la lampadina o il
lumino, accesi, sotto un colapasta di metallo.
Esplorare lo spazio circostante con fogli di cartoncino bianco,
lasciando cadere gesso o talco.
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In un ambiente oscurato porre la lampadina
accesa su un tavolo su cui sia appoggiato uno schermo forato, con
dimensioni del foro di qualche cm. Esplorare lo spazio posto dietro
lo schermo con fogli di cartoncino bianco; variare la posizione
della sorgente rispetto al foro. Ripetere l’esperienza con fori di
forma diversa.
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Ripetere le esperienze del punto 2 utilizzando
successivamente due, tre, quattro lampadine a piccolo filamento e
infine la lampadina a filamento esteso. Utilizzare fori di
dimensioni superiori alla massima distanza fra le sorgenti
utilizzate.
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Ripetere le esperienze del punto 3 utilizzando
fori di piccole dimensioni (da un centimetro a un foro di ago) e di
forme diverse.
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Ripetere l’esperienza del punto 1 con la
lampadina a filamento esteso e con la candela.
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Cosa
si vede
- Sui fogli si vedono macchie
di luce di forma circolare o ellittica. Allontanando i fogli le
dimensioni delle macchie aumentano e la loro intensità diminuisce.
Riempiendo lo spazio circostante di particelle di varia natura si ha
la percezione di fascetti conici di luce che escono a raggiera dai
buchi del colapasta.
- Sul foglio
bianco si vede una macchia di luce, di forma e dimensione
variabile al variare della posizione del foglio. In particolare:
- mettendo la lampadina in posizione centrale rispetto al foro,
disponendo il foglio parallelamente allo schermo forato e allontanandolo
dalla sorgente, si vede la macchia di luce allargarsi progressivamente
mantenendo la stessa forma del foro
- spostando la lampadina più in alto (più in basso)
la macchia che si vede sul foglio si sposta più in basso (più in alto)
rispetto al caso precedente
- spostando la lampadina verso destra (sinistra) la
macchia si sposta verso sinistra (destra).
- Con due lampadine affiancate, uno schermo con foro
grande e un foglio disposto parallelamente allo schermo, si vedono
due macchie di luce che hanno forma corrispondente a quella del
foro. Al variare della distanza tra le sorgenti varia la distanza
tra le macchie di luce che per piccole distanze possono sovrapporsi
in misura più o meno grande, dando origine a zone di diversa
intensità luminosa. Se il foglio si avvicina molto al foro le due
macchie luminose si sovrappongono quasi completamente.
All’aumentare
del numero delle sorgenti aumenta il numero delle figure luminose,
producendo una macchia che ha forma corrispondente a quella del foro e
presenta, intorno ad una zona centrale più intensamente illuminata,
“cornici” di illuminazione decrescente. Le “cornici” hanno una
maggiore estensione nella direzione parallela a quella in cui sono
disposte le sorgenti.
Utilizzando la lampadina a filamento
esteso, la macchia di luce risulta formata da una parte centrale
fortemente illuminata di forma corrispondente a quella del foro
contornata da una zona di intensità digradante verso l’esterno che
rende la macchia di luce “sfocata” (a contorni non netti). La figura
appare netta solo se il foglio è molto vicino al foro.
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Utilizzando più lampadine e fori piccoli, la disposizione
spaziale delle macchie di luce riproduce “invertita” (alto-basso;
destra-sinistra) quella delle sorgenti, come appare particolarmente
evidente nel caso di una disposizione asimmetrica (ad esempio a L).
Utilizzando la lampadina a filamento esteso
e un foro più piccolo del filamento, la forma della figura luminosa
corrisponde alla forma del foro solo se il foglio è molto vicino al
foro. Allontanandolo si vede invece una macchia luminosa di forma
corrispondente a quella del filamento invertito.Osservando attentamente
le figure invertite prodotte dagli schermi con foro di piccole
dimensioni e forme diverse, si può notare che la forma del filamento
risulta dalla giustapposizione/sovrapposizione di più macchie a forma
del foro.
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Utilizzando il colapasta si riproduce, per ogni foro, la
situazione già vista al punto 4. Quando la sorgente è la candela si
nota che le macchie a forma di fiamma sono capovolte.
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Conclusioni
e interpretazione
I
conetti di luce che si “vedono” uscire dai buchi del colapasta
suggeriscono che la luce emessa da una piccola lampadina si possa
immaginare costituita da fascetti contigui, disposti a raggiera intorno
al filamento, visualizzabile come un punto (sorgente
puntiforme), che riempiono lo spazio circostante.
Si può parlare di “raggi”
intendendo conetti così stretti da ridursi praticamente al loro asse.
Attraverso il foro passa un fascio di luce
delimitato dai raggi che “sfiorano” il contorno del foro; le figure
luminose si possono immaginare come
il risultato dell’intersezione tra piano del foglio e spazio
occupato dalla luce.
Quando vi sono più
lampadine a piccolo filamento nella stessa porzione di spazio, si
possono incontrare “senza disturbarsi” i fasci provenienti da due o
più di esse. In questo caso la forma della macchia corrisponde
all’insieme delle macchie prodotte dall’intersezione di ognuno dei
fasci col piano del foglio. La macchia appare divisa in zone di
differente luminosità a seconda del numero di fasci che vi si
sovrappongono.
Le normali lampadine
utilizzate nelle lampade da tavolo o nei lampadari emettono luce da un
filamento incandescente molto più lungo, che si può immaginare formato
da una distribuzione continua di punti-sorgente (sorgente
estesa). Utilizzando un foro di dimensioni maggiori
dell’estensione del filamento, al di là di esso c’è sempre una
zona di sovrapposizione dei fasci provenienti da tutti i punti del
filamento. L’intersezione di questa zona con il piano del foglio dà
origine alla parte centrale fortemente illuminata della macchia.
Utilizzando un foro di
dimensioni minori dell’estensione del filamento la zona di
sovrapposizione dei fasci provenienti da tutti i punti del filamento va
progressivamente restringendosi dietro il foro. Al di là di questa zona
i fascetti provenienti da singole porzioni del filamento si separano,
dando origine sul foglio alle piccole macchie di luce
giustapposte/sovrapposte, ciascuna di forma corrispondente alla forma
del foro, che nel loro insieme riproducono invertita la forma del
filamento. Questo fenomeno è alla base del funzionamento dell’occhio e della
camera oscura (vedi l'esperienza
2 di "L’occhio: funzionamento e visione",
nel sito del progetto SET "Luce, colore ed energia").
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Foro circolare |
Foro quadrato |
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